Oltre la capsule collection
Le prime capsule collection le ha pensate HM per rendere più “democratico” il Fashion: le hanno firmate nomi molto altisonanti come Moschino, Karl Lagerfeld, Balman, compreso Gianbattista Valli, in negozio in questi giorni, con abiti da sera.
Il genio di IKEA va oltre facendo disegnare allo stilista fashion più cool del momento una capsule di mobili e oggetti per la casa.
“Virgil porta il design moderno in un contesto contemporaneo. Reinterpretando la storia e la tradizione in un modo del tutto personale, crea oggetti di design in sintonia con i nostri tempi.”
Henrik Most, Creative Leader di IKEA
Virgil Abloh ne aveva già firmata una per Louis Vuitton, diventandone poi il nuovo direttore creativo. Anche in questo caso era fashion per fashion. Coin casa ha fatto firmare una capsule a noti designer (Bottoni, Biasi e Meda); Chiara Ferragni presenta dei cosmetici, il menu della pizzeria milanese Dry è firmato dallo chef stellato Berton.
La novità di quest’ultima sfida di IKEA è che Virgil Abloh, artista-stilista, per ingaggiare i millennials, ha reinterpretato alcuni prodotti di arredamento (sedia, tavolo, specchio ecc), ma anche la iconica borsa Ikea e, per la prima volta nella storia, è stato aggiornato il logo.
“L’obiettivo è nobilitare l’anonimo, gli oggetti iconici della vita quotidiana che usiamo senza notarli. Quando applichiamo un fermaporta a una gamba di una normale sedia creiamo qualcosa di inaspettato, un’interruzione.”
Virgil Abloh
I prodotti sono stati messi in vendita solo in alcuni negozi selezionati e si sono formate lunghe file; prevedendo grandi folle, IKEA ha creato quella che chiama la “fila più comoda del mondo”, completa di divani e coperte.
Terminati quelli negli store fisici, i prodotti sono stati resi disponibili sull’e-commerce ed il traffico online è subito aumentato in modo considerevole!
Un esperimento di grande successo.