MITILLA, LA COZZA DI PELLESTRINA

Federico Menetto: “Un Brand destinato ad espandersi ed estendersi”.

All’avvicinarsi dell’estate emergono sempre più vividi nella mente (soprattutto di chi ancora lavora) profumi, colori, sapori ed emozioni che il mare ci regala.

E allora per anticipare l’appagamento, che speriamo diventi reale a breve, in quelle sensazioni così fresche e genuine abbiamo intervistato Federico Menetto, partner di Lorenzo Busetto, fondatore del Brand Mitilla, la cozza di Pellestrina.

Un brand nato da poco che ha fatto della qualità e della tracciabilità gli elementi di forza.

Perché lo sapevate che le cozze non sono tutte uguali?

Tantissimi prodotti hanno dei parametri certificati che ne definiscono la qualità, pensate al vino o al prosciutto o ancora al formaggio, così anche la cozza ha delle caratteristiche specifiche che la possono rendere “ancora più cozza”.

Bastano pochi minuti per scoprirne il segreto:

D. Ma le cozze sono diverse?

R. E’ una illusione pensare che tutte le cozze siano uguali e che non ci sia possibilità di migliorare il processo di accrescimento. Un lavoro di conoscenza e di approfondimento, di ossessione e di test che è stato fatto in tanti settori agricoli (pensate al vino!) ma non nelle cozze!

Questo è il lavoro che abbiamo fatto a Pellestrina, fino a registrare un marchio nel 2019: Mitilla, la cozza di Pellestrina. Da allora 2 tesi, un sacco di riconoscimenti e premi, e soprattutto abbiamo riportato la cozza a tavola.

D. Da commodity la cozza è diventata Brand. Qual è stata la road map che avete seguito?

R. Il prezzo era diventato insostenibile, complice una importazione dall’estero. Abbiamo puntato tutto sulla sostenibilità e tracciabilità, garantendo un prodotto selezionato, superiore e salubre, che rappresenta un territorio. Lavorando proprio sulle tre variabili della sostenibilità economica, sociale e ambientale, spesso ritenute fuffa, sono tre elementi che gli stakeholder riconoscono e premiano. Oggi Mitilla è leader del mercato con il prezzo più alto, accompagnato da un alto standard di qualità, logistica e salubrità. Il lavoro fatto per Mitilla ha costruito valore per tutta la comunità (nel turismo come è stato rilevato in una tesi della Bicocca) e per gli altri produttori.

D. Quali i prossimi step?

R. Perseguire la vision: vogliamo essere, in Italia e in Europa, punto di riferimento della cultura e dell’eccellenza della cozza in primis e degli altri frutti di mare locali, per diventare leader dell’alta gamma creando opportunità per il litorale di Pellestrina di comunicazione e valorizzazione dei micro-produttori locali che conservano tutti i segreti della pesca tradizionale dei molluschi tipici della laguna e del mare. Un brand che potrà estendersi nell’abbigliamento tecnico, nei prodotti trasformati, nel turismo locale. Molto dipenderà dai partner che incontreremo per la nostra strada che ci aiuteranno ad interpretare al meglio la nostra leadership.

Ed è proprio in questa direzione che Mitilla si sta facendo sempre più riconoscere, grazie al coinvolgimento e alla valorizzazione del suo territorio.

Ne è un esempio l’evento che ha riempito la piazza di Malamocco, a Venezia, sabato 22 luglio, dove si è tentato di superare il Guinness World Records della preparazione, cottura e gratinatura al forno di 20.000 cozze.

E quali sono state le cozze in oggetto? Proprio quelle di Mitilla: 20.000+1, record battuto!

 

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