La velocità di risposta delle aziende è sempre più diventata criterio di valutazione da parte dei consumatori e, in particolare, del consumatore metropolitano (leggi qui).
Insieme a qualità e libertà di scelta, la velocità definisce, quindi, le aspettative di clienti B2C ma anche B2B, riorganizzando il modo in cui le aziende, nello specifico dei suoi singoli reparti e dipartimenti, devono essere in grado di anticipare, rispondere e soddisfare le sue esigenze.
Con la tecnologia e l’accorciarsi delle distanze, i flussi informativi hanno tempi sempre più stretti, sottoponendo consumatori e aziende a stimoli provenienti da ogni dove e in ogni istante. Smartphone e Social Network amplificano il tutto, obbligando a risposte altrettanto sollecite.
In questo caso, parliamo del Marketing che, negli ultimi mesi, ha dato prova di sapersi perfettamente adeguare a questo nuovo trend. Che si tratti di agenzie esterne o di dipartimenti interni, diverse aziende – italiane e non – hanno creato una nuova “corrente” di settore, definita Real Marketing, capace di cavalcare l’onda dell’attualità (gossip, politica, società o cronaca) con scioltezza ed efficace ironia.
Che si tratti di una strategia ben definita, o di un’occasione estemporanea e non organizzata, il Real Marketing è la risposta necessaria che i dipartimenti dedicati devono fornire ai propri “follower”. D’altra parte, si tratta di una soluzione in grado di generare un forte engagement all’interno della propria community e di sfruttarla in modo virale per attirare audience sempre più ampie e per generare un passaparola fonte di quella pubblicità gratuita tanto importante per le aziende.
Vediamone qui qualche esempio esilarante che, probabilmente, vi sarà già capitato di incontrare sulle pagine dei vostri profili social nei mesi scorsi.
Un anno (leggi qui) fa vi abbiamo raccontato di Tempo, la nota azienda produttrice di fazzoletti di carta, che, inserendosi nel grande interesse suscitato dal tour italiano di Adele, famosa cantante britannica, è stata in grado di “sfruttarlo” in modo molto divertente creando dei contenuti social che hanno spopolato in rete.
Grandi discussioni sono nate poi all’indomani della notizia della separazione di una delle coppie più amate e invidiate di Hollywood (leggi qui): Angelina Jolie e Brad Pitt. Tra chi dava ragione a una e chi si schierava dalla parte dell’altro, magari anche chiamando in causa la ex dell’attore, Jeniffer Aniston, tradita e lasciata proprio per la Lara Croft del cinema, la Norwegian Air Shuttle ha lanciato una pubblicità sui giornali nazionali promuovendo tariffe convenienti per Los Angeles all’urlo di “Brad is single”. Una pubblicità fotografata e ripresa sul web dove ha fatto il giro del mondo, addirittura tirandosi dietro una serie lunghissime di risposte di supporto da altre aziende.
Ceres, marca di birra olandese, ha sdrammatizzato attraverso le sue pagine ufficiali sui social network diversi momenti delicati della recente cronaca italiana: dalle polemiche sul lavoro del sindaco di Roma Virginia Raggi, allo spiacevole episodio che ha visto coinvolto Lapo Elkann, delfino di casa Agnelli, nel suo inscenato rapimento in terra a stelle e strisce.
E di Lapo Elkann si è occupato anche il noto gruppo social “Il Milanese Imbuttito”, stilando la classifica de “I dieci migliori commenti imbruttiti all’arresto di Lapo Elkann a New York” (leggi qui).
Lato politica, invece, anche PoltroneSofà ha voluto dire la sua e l’occasione è stata quella della creazione del nuovo governo dopo l’ultimo Referendum, sfruttando l’analogia tra la “poltrona” dei ministri e il suo prodotto di punta. Il tutto confezionando anche un divertente siparietto con l’Onorevole Verdini, deputato rimasto fuori dalla squadra organizzata da Gentiloni.
Qualche tempo più addietro, invece, Barilla lanciò una campagna lungo tutti i Mondiali di Calcio in Brasile. Campagna che risultò divertente, centrata e molto condivisa in rete.
Incredibile è stata la reazione di Oreo, famosa marca di biscotti americana, durante il XLVII Super Bowl nel Febbraio del 2013, quando, lo stadio di New Orleans rimane quasi totalmente al buio a causa di un blackout. I Baltimore Ravens stavano conducendo il match sui San Francisco 49ers 28 a 6 quando le 73.000 persone presenti rimasero totalmente al buio, e totalmente al buio rimasero anche gli schermi di tutti gli spettatori che da una costa all’altra degli States stavano seguendo l’evento. In men che non si dica, Oreo lancia un tweet e una replica su Facebook: “Black Out? No problem: anche al buio puoi inzuppare (il tuo biscotto nel latte, ndr)”. La reazione della rete è stata entusiasta.
All’indomani dell’evento, intervistata sull’argomento, Sarah Hofstetter, presidente di i360, agenzia pubblicitaria che supporta Oreo nelle sue iniziative comunicative, commenta: “Quando è iniziato il blackout, lo abbiamo tutti visto come un’opportunità… Il brand è stato coraggioso ad approvare il contenuto così velocemente. Quando tutti gli stakeholder si trovano d’accordo così velocemente, allora nasce la magia”.