TUTTO È PIU’ FACILE CON DANNY

QUANDO IL VENDITORE FA CROLLARE LA CLIENTE-MAMMA. È SUCCESSO A VERONA, DA BIMBOSTORE.

Ci sono momenti, nella vita di una mamma, nei quali le certezze vacillano! È facile, in certe fasi della nostra vita, arrivare a dubitare perfino della matematica, della geometria e forse anche delle tabelline!

È sufficiente che in una giornata capitino, nell’ordine: una multa presa sotto casa perché la settimana prima hanno cambiato il giorno della pulizia notturna della strada, una mail importantissima mandata il giorno prima per un nuovo lavoro che oggi scopriamo essere tornata indietro chissaperchè, l’ennesimo avviso di pagamento con sanzione per il bollo di un motorino rottamato quattro anni fa, il nuovo latte per il bambino consigliato dal pediatra che provoca continui maldipancia (ovviamente notturni ), la discarica trovata chiusa per sciopero con la conseguenza che l’auto  rimane piena di cose da buttare e si aveva promesso ai nonni di passarli a prendere eoradovelimetto.

E’ sempre tutto così difficile … e quasi non si spera più che ci sia qualcosa di affidabile, certo, comodo … in una parola facile.

Si inizia così a dubitare anche della geometria e delle misure quando, in una giornata come quella descritta e trovato il modo di liberare l’auto, insieme coi nonni si va verso quel grande magazzino a comprare un, anzi il passeggino per la nuova creatura.

Ovviamente i nonni ci mettono il becco … questo va bene, questo no … finchè, Danny, giovane venditore di Bimbostore (personaggio che calca le corsie dello store come le avesse disegnate lui), dopo aver ascoltato e percepito, con sintonia fine, l’elettricità nell’aria mista a rassegnazione della mamma cliente, ne consiglia uno – davvero bello – che mette tutti d’accordo …

 

 

Ma c’è un problema: entra in ascensore?

È qui che la geometria corre in aiuto a tutti: il passeggino misura da aperto 89.0 X 56.0 e 31.0 X 56.0 cm da chiuso e l’ascensore – parola di nonno – misura 140 x 110 cm. Ovvio che ci sta!

Ci sono alcune persone, chissà come fanno, che “sentono” sulla propria pelle quello che “sentono” le persone a loro vicine, come se avessero uno sguardo – buono e vivace al contempo – che le “legge dentro”.

Danny è fra queste e si accorge immediatamente che qualsiasi rassicurazione geometrica e il richiamo alla formula dell’area del rettangolo non avrebbe rassicurato quella mamma già provata dal “tutto è difficile” quotidiano.

Senza esitare Danny taglia corto e la fa facile, ma che più facile non si può!

“Andiamo a provare se il passeggino entra nell’ascensore!” tuona Danny come un fiume in piena … così, aspetta la pausa pranzo, prende la sua auto e si presenta davanti all’ascensore della casa della signora come un atleta alle olimpiadi scruta con fiducia e forza l’asticella del salto da superare … entra!

E’ difficile descrivere un viso illuminato dal sollievo nel quale tutti i lineamenti si distendono, ma questo è proprio quello della mamma cliente, ex proprietaria di un motorino, alla ricerca di un nuovo lavoro, di un latte per bambini che non faccia venire mal di pancia e, suo malgrado, informata sulla vertenza degli operatori della discarica, con una multa presa perché hanno cambiato il giorno della pulizia notturna delle strade.

Autorevoli statistiche mostrano che uno dei motivi più frequenti per il quale una persona desidera cambiare impresa nella quale lavora è la spesso clamorosa incoerenza fra quello che la propria impresa proclama e promette e quello che davvero si vede come “aria che tira” nell’impresa stessa.

In effetti non sono mai le imprese che promettono … le imprese sono dei muri … sono invece le persone che ci lavorano che mantengono o non mantengono le promesse …

Insomma, occorre gente che ci crede … occorrono believers!

Sono loro che fanno grande e vera una impresa e sono loro che ci fanno “crollare” come clienti.

La cosa strana è che queste persone – che ovviamente lavorano con una intensità speciale – e che fanno più di quello che a loro è richiesto, sono piu liete, sorridenti e argute delle altre: vedono quello che gli altri non vedono!

Non a caso la brand promise dell’azienda dove lavora Danny è: con Bimbostore tutto è più facile! e con Danny – in mezzo a quei passeggini, liste nascita e omogeneizzati – chissà quanti altri come lui ce ne sono!

Allora … facciamo uscire il Danny che c’è in noi!

 

 

 

 

 

 

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