Oggi vi raccontiamo della bella esperienza che abbiamo vissuto nella fase dell’accoglienza da Panino Giusto, famosa catena della ristorazione milanese, con una ventina di locali tra Italia, Inghilterra, Giappone e (tra poco) Stati Uniti.
“Era l’8 febbraio del 1979 e in Corso Garibaldi apriva il primo Panino Giusto.” Così inizia Panino Giusto. Un sogno milanese alla conquista del mondo, scritto da Raffaele Panizza, che racconta con dovizia di particolari la nascita e lo sviluppo di questa catena che fa della qualità e dell’eccellenza delle materie prime, da una parte, e dell’ambiente informale ma curato nei dettagli, dall’altra, le sue parole d’ordine.
Ma non solo: Panino Giusto è uno dei primi rappresentanti italiani di quel segmento particolare della ristorazione chiamato Fast Casual. Velocità, qualità e attenzione al cliente: queste le caratteristiche di quei brand che a poco a poco si stanno riunendo sotto il nome di #italianfastcasual (leggi qui). Il locale “storico” di Corso Garibaldi quest’anno ha compiuto 36 anni, ma il suo animo si mantiene fresco e giovane. Ma andiamo con ordine…
La nostra esperienza
Raggiungiamo Panino Giusto dopo una vera e propria corsa a ostacoli tra le seduzioni dei numerosi locali che popolano il corso con vetrine e dehor degni dei migliori manuali del buon ristoratore. Bisogna ammetterlo: se non si ha una meta ben precisa in mente, è decisamente facile farsi distrarre. Ma lui… eccolo lì! Semplice e discreto, quasi a non volersela “tirare”, come si addice a un vero e proprio “locale storico”. Lo individuiamo per l’insegna ben visibile e per il colore delle sue vetrine, quel verde-Panino Giusto ormai davvero riconoscibile, soprattutto per chi frequenta le pause pranzo milanesi.
Non facciamo in tempo a varcare la soglia del locale che un tripudio di emozioni ci assale. Il profumo che si respira è quello di una grande tradizione: i tavoli di legno, il bancone bar e dei quadretti con foto in bianco e nero appese alle pareti dell’ingresso, i prosciutti esposti, infatti, ci riportano indietro in un tempo forse dimenticato. Un sonoro “buongiorno!” però, ci fa immediatamente tornare al 2015: davanti a noi, una giovane cameriera, un uomo, che probabilmente è lo store manager, e, dietro al bancone, un sorridente cuoco che sembra aver per un attimo dimenticato il suo lavoro per darci il benvenuto. Sono tutti e tre lì, come se ci stessero aspettando.
Avvisiamo la ragazza – la più vicina a noi – di essere in due e lei, sempre con un allegro sorriso stampato in faccia, con un cenno del capo, ci indirizza verso “Mauro”, l’uomo a fianco a lei, che, a sua volta, con gentilezza e delicatezza, ci chiede di seguirlo. Ci “consegna”, letteralmente – è il caso di dirlo, nelle mani di un’altra cameriera che, con un grandissimo sorriso, ci introduce nella saletta e ci illustra le possibilità di tavoli ancora liberi, chiedendoci dove preferiamo accomodarci.
Il sorriso è di casa, al Panino Giusto di Corso Garibaldi! Ed è quel genere di sorriso sincero, genuino e accogliente che ci fa davvero sentire i benvenuti. Insomma, sembrano davvero tutti entusiasti del nostro arrivo: incredibile!
Ma non è solo il sorriso: ci siamo seduti da poco, e, scorrendo il menu, notiamo che uno dei panini proposti ha un’evidenza particolare: curiosi, chiediamo delucidazioni alla nostra verace “cicerona” che, con un trasporto contagioso, ci spiega che il panino Milano 2015 è stato creato in occasione di Expo dal famoso chef stellato Sadler, con l’intenzione di creare un innovativo connubio di creatività e tradizione. Un panino che suscita tanto entusiasmo solo a parlarne non può che essere la nostra scelta!
Attendendo l’arrivo del nostro ordine, ci accorgiamo che, fino a quel momento, il contorno dell’arredamento del locale, che appena entrati ci aveva travolti con quel suo gusto di tradizione, era passato decisamente in secondo piano, “storditi” come eravamo da un’accoglienza tanto appassionata. Insomma, la sorpresa di essere accolti come graditi ospiti tanto attesi, invece che come “semplici” clienti, ha superato ogni nostro più audace desiderio, facendoci dimenticare di tutto il resto. Nel corso del nostro pasto, notiamo la cameriera “controllarci” a distanza, con il fare di chi vuole assicurarsi che tutto vada bene senza essere invadente. Finito il panino, la stessa ci si avvicina educatamente, chiedendoci, con tono sinceramente interessato, se tutto fosse stato di nostro gradimento. Abbiamo un po’ di tempo, quindi decidiamo di prendere con calma il caffè. In una profusione di sorrisi amichevoli, la cameriera sparecchia velocemente il tavolo arrivando subito dopo con una tazzina di caffè profumato, accompagnato da un “bocconcino dai dai” come delizioso omaggio.
Intorno a noi, l’atmosfera è estremamente rilassata e gioconda: anche gli altri avventori sembrano volersi concedere il lusso di godersi e assaporarsi la pausa pranzo con calma. Le cameriere, invece, si alternano destreggiandosi tra i tavoli veloci e delicate, non perdendo mai dal viso quel sorriso genuino che rende tutto più saporito.
Quando decidiamo di andare via, dopo aver raccolto i saluti festosi della cameriera che ci ha “curati” per tutto il tempo che ci siamo trattenuti, ci avviciniamo alla casa dove il signor Mauro ci accoglie accertandosi che tutto sia stato di nostro gradimento e salutandoci con un “arrivederci” dal gusto schietto, autentico e invitante.
Il Panino Giusto di Corso Garibaldi ti accoglie a braccia aperte, è il caso di dirlo! E lo fa con una trasparenza, una spontaneità e un’autenticità che è raro trovare e che va al di là di ogni possibile aspettativa. Un’accoglienza che da sola basta per invogliarti a tornare, sapendo che lì sei davvero atteso. Un’accoglienza che da sola basta a farti dimenticare di tutto il resto: dal locale, al panino, ai profumi, all’atmosfera… Un’accoglienza che da sola basta come condimento per rendere tutta l’esperienza nel ristorante un pizzico più gustosa e saporita.
Un’accoglienza che è un dettaglio di tutta l’esperienza proposta da Panino Giusto, ma che la dice lunga sulla natura della stessa: un’esperienza entusiasmante!