LA LEADERSHIP VALORIZZATIVA DI GOLOSARIA

Si è conclusa la prima edizione di Golosaria a Padova, esperimento di esportazione del format consolidato che si “esibisce” ogni anno con successo crescente a Milano.

I produttori di eccellenza che aderiscono alla manifestazione trovano un’opportunità rara e molto promettente per il moderno consumatore metropolitano, sempre alla spasmodica ricerca simultanea di velocità e qualità, come mostra autorevolmente un recente rapporto McKinsey (leggi qui).

La novità che portano Paolo Massobrio, ideatore della kermesse, e i suoi è presto detta, disarmante, semplice e clamorosamente in linea con la nuova Era del Cliente nella quale produttori di eccellenza e di piccole dimensioni possono sperare di diventare davvero brand internazionali:

MASSOBRIO NON “ASSORBE”, VALORIZZA!

Tutte le altre fiere e manifestazioni del Food Made in Italy tentano di “assorbire” le produzioni di eccellenza, costruire brand di “fiere” o di ristorazione, naturalmente con la scusa di… “fare sistema”, “tenendosi” così per sé il rapporto con il pubblico o con il cliente finale. Si sa, infatti, che nella filiera agroalimentare, come in tutte le filiere pregiate del Made in Italy, chi è più vicino al cliente è quello cui tocca il “margine” maggiore.

Non a caso le proposte per i produttori locali di eccellenze sono sempre e tristemente tre:

  • “Vieni alla nostra fiera per farti conoscere: siamo noi che portiamo i clienti!”;
  • Facciamo un consorzio di vendita (che si terrà il rapporto con il cliente finale generalmente gestito da qualche società di consulenza);
  • Aderisci a una rete di impresa (per ottimizzare acquisti e/o per vendere) che ugualmente si terrà il rapporto con il cliente finale.

IL RAPPORTO CON IL CLIENTE E LA LEADERSHIP VALORIZZATIVA

La novità è che, nell’Era del Cliente, “di chi è il cliente” (clicca qui) non lo decide chi distribuisce o chi vende: è il cliente stesso che decide di chi vuole essere. Inutile dire che il cliente – ovviamente – vuole “essere del brand”! (Non di chi lo distribuisce o lo vende). Il cliente vuole avere un rapporto diretto con il brand e vuole dialogare con i suoi massimi rappresentanti in persona.

L’enorme possibilità che si apre per i produttori – anche per i più piccoli – delle nostre eccellenze è quella di diventare davvero brand e coltivare direttamente il rapporto con il singolo cliente (cosa che, oggi, ha costi assai ridotti, a differenza di un tempo).

La cosa incredibile di Massobrio, della sua guida ilGolosario e della sua Golosaria, è che desidera davvero non assorbire a sé i produttori, ma desidera valorizzarli, perché possano crescere da soli. Insomma, li stima davvero e vuole che loro (e non lui!) crescano nel mondo. Impossibile non “attaccarsi” a persone così! Ed ecco spiegato il suo crescente successo.

Massobrio è, dunque, uno dei rappresentanti e fautori della cosiddetta “leadership valorizzativa” (clicca qui), così studiata negli ecosistemi aziendali Customer Experience-oriented.

Ma come fanno, davvero, Massobrio e i suoi, a essere “così”? Perché questa scelta? Che ruolo avrà Golosaria nell’Era del Cliente che ha seppellito quella del Marketing?

Continua…

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