LA BRACE DEGLI DEI

Valhalla, il primo ristorante “vichingo” a Milano, ci (ri)porta dritti al punto: trova la tua “mattonella” e diventane un campione!

PUNTA ALLA SPECIALIZZAZIONE

Ne abbiamo a lungo parlato, la specializzazione, nel campo della ristorazione, è oggi questione di “vita o di morte”. Ne abbiamo addiritura fatto il primo dei dieci consigli del decalogo del nostro “Aspettando Starbucks” (clicca qui per il libro intero). Far prosperare un brand, soprattutto nel segmento Fast Casual, è una grossa sfida per un “ristoratore”. Talvolta la tentazione è forte: allargare l’offerta a dismisura, cercare di soddisfare tutti… E’ finito il tempo dell’offerta omnicomprensivaIl cliente chiede specializzazione: vuole vivere col brand quell’esperienza sincera, unica e genuina che solo “lì” potrà trovare. Dicevamo: “punta alla Tua specializzazione e, in quella, cerca di essere il numero uno al mondo; è davvero vincente che il brand scelga la “mattonella” di esperienza del cliente oggetto della propria leadership e su questa dovrà essere capace di proporre una vera e propria immersione”.

I VICHINGHI SBARCANO IN DARSENA A MILANO

Dal 900 D.C. i Vichinghi divennero tristemente famosi per le loro razzie in tutta Europa: monasteri e città intere si abituarono presto a riconoscere il tipico profilo affusolato delle imbarcazioni nordiche, capaci sia di navigare negli oceani, sia di risalire i fiumi, così che, al primo avvistamento, tutta la popolazione veniva allarmata e ci si preparava alla devastazione.

Fortunatamente, ai giorni nostri, rimane la grande curiosità per questa civiltà, molto meno “barbara” di quanto le cronache “continentali” ci abbiano tramandato. La riscoperta e la curiosità che destano oggi le saghe norrene e le cronache di quei tempi la si deve anche a fortunati show televisivi, come Vikings.

Forse sull’onda di questa “Vikingmania” due giovani imprenditori, Milena Vio e Igor Iavicoli, hanno avuto l’idea (e l’hanno realizzata) di aprire a Milano il primo ristorante vichingo: Valhalla.

Nella mitologia vichinga il Valhalla è il paradiso dei guerrieri caduti in battaglia, una “destinazione” cui ambire per gli irrequieti uomini del nord. Anche il Valhalla milanese è, in questi giorni, una meta ambita, ma da appassionati foodiescuriosi e turisti che popolano la città meneghina in questi giorni di ferie e annesse abbuffate.

MENU E AMBIENTE VICHINGHI

Nel menu di Valhalla è possibile trovare proposte davvero ricercate e coerenti con la tradizione vichinga: tanta selvaggina, come cervo, capriolo, cinghiale, quaglia e così via. Ma anche proposte vegetariane e vegane: non dimentichiamoci che i vichinghi furono, oltre che esploratori, fenomenali contadini capaci di far fruttare le terre più inospitali. Non mancano naturalmente proposte “moderne”, come il burger di daino.

L’atmosfera che si respira nel ristorante è altresì coerente: come nella mitologia norrena, anche il Valhalla milanese offre ai suoi visitatori un ambiente ricco di scudi, elmi, pelli, coppe di birra e asce da guerra.

OPPORTUNITÀ CONTINUE

Mi ha davvero incuriosito il caso di questo, per ora unico, punto vendita: Milano e il suo cliente metropolitano (molto molto simile a quello che popola le grandi città mondiali) dimostrano ancora una volta di essere un vivissimo “campo di battaglia” per iniziative audaci e ben studiare. Grazie proprio alla specializzazione aumentano esponenzialmente le possibilità per gli imprenditori, nuovi e «storici», di poter dare vita a nuove imprese, consci del fatto che il cliente si aspetta un’offerta specializzata e che dovranno e potranno concentrare i loro sforzi nel «fare bene» una cosa e non più offrire una gamma vastissima di item all’interno del loro menu.

Manager consultant di Praxis Management e News & Customer Experience. Dal 2012 è impegnato nello studio del cliente del segmento Fast Casual e nell’applicazione pratica delle best practices di customer experience alla realtà organizzativa e quotidiana delle organizzazioni di ristorazione. Da 6 anni riporta la voce e l’esperienza del cliente in alcuni prestigiosi brand della ristorazione; per questi ultimi si occupa anche della progettazione e formalizzazione di mansionari e procedure per migliorare l'esperienza del cliente e della loro diffusione attraverso programmi didi formazione in e-learning e video. Esperto della mappatura dei touchpoint (punti di contatto cliente/brand), ne verifica la corrispondenza con le promesse del brand dal punto di vista del cliente, al fine di proporre significative innovazioni. gabriele.mancosu@praxismanagement.it