34 MILIONI DI BUONE NOTIZIE PER I BRAND FAST CASUAL

Giovedì 18 gennaio è stato presentato l’annuale e autorevole Rapporto FIPE, redatto con le informazioni raccolte e studiate dalla Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi sino al 31 dicembre 2017.

Il quadro che emerge si attesta nel trend di crescita degli ultimi anni nei consumi alimentari fuori casa: la spesa delle famiglie in servizi di ristorazione è stata nel 2016 di 80.254 milioni di euro, mentre la stima per il 2017 è di 83 miliardi.

Sono oltre 39 milioni le persone che in Italia consumano pasti fuori casa con regolarità così segmentate nello studio:

  • 13 milioni di heavy consumer, coloro che consumano 4-5 pasti fuori casa a settimana. Per lo più uomini di età compresa tra i 35 e i 44 anni e residenti al Nord Ovest;
  • 9,7 milioni di average consumer, quelli che consumano almeno 2-3 pasti fuori casa a settimana. In prevalenza uomini di età compresa tra i 18 e i 24 anni e residenti nel Centro Italia;
  • 16,5 milioni di low consumer, che consumano pasti fuori casa 2-3 volte al mese. Sono in prevalenza donne di età superiore ai 64 anni, residenti nelle regioni del Nord Italia.

Il Rapporto Fipe 2017 ha anche analizzato la suddivisione dei consumi alimentari fuori casa durante l’arco della giornata. Per quanto riguarda la colazione, il 63,8% degli italiani consuma, con frequenza diversa, la colazione fuori casa: 5,8 milioni almeno 3 o 4 volte alla settimana, mentre per oltre 5 milioni è un rito quotidiano. Il bar/caffè è il punto vendita “tipo” designato per la colazione nella maggioranza dei casi, senza alcuna distinzione di genere, età e area geografica. Segue il bar pasticceria, preferito dalle donne (64,1% contro il 58,2% degli uomini) e nel Nord Est (64,9%). Le alternative restano esigue, come ad esempio i distributori automatici, preferiti dal 16,4% dei consumatori. La spesa media per la colazione fuori casa è tra i 2 e i 3 euro. Solo l’1,3% spende meno di un euro, e nel caso si tratta quasi sempre di quegli heavy consumer che, abbiamo visto, consumano 4-5 pasti fuori casa settimanalmente.

Interessantissime anche le notizie emerse nell’analisi del comportamento nella fascia del pranzo: al 67,1% degli italiani, pari a poco meno di 34 milioni, capita di consumare il pranzo fuori casa durante la settimana. Per 12,7 milioni si tratta di un’occasione abituale, almeno 3-4 volte alla settimana. La spesa durante la settimana è prevalentemente concentrata nella fascia 5-10 euro (il 48,7%). Un aspetto particolarmente interessante riguarda la percezione del pranzo fuori casa da parte del consumatore metropolitano durante la settimana lavorativa: per un lavoratore su due è la qualità del cibo il punto di forza del pubblico esercizio dove consumare il pranzo. Sono molto importanti poi la vicinanza al luogo di lavoro, la rapidità del servizio e l’attenzione al portafogli.

Appare sempre più chiaro come i brand del segmento Fast Casual della ristorazione siano quelli che più di tutti stanno rispondendo alle nuove esigenze del consumatore metropolitano che “pretende”, al contempo, velocità, qualità, novità. Ciò che lo caratterizza è la sua tendenza a essere infedele al brand, prediligendo una grande libertà di scelta. Prova ne è la bolla della ristorazione a Milano che abbiamo documentato in questo studio: http://bit.ly/bollamilano

Proprio dedicato ai brand Fast Casual che desiderino intercettare il favore di questo moderno consumatore metropolitano italiano, partirà da febbraio il primo percorso di formazione e consulenza “Fast Casual & Customer Experience”. Cliccando l’immagine di seguito si avrà accesso ad informazioni utili e programma del percorso.

Manager consultant di Praxis Management e News & Customer Experience. Dal 2012 è impegnato nello studio del cliente del segmento Fast Casual e nell’applicazione pratica delle best practices di customer experience alla realtà organizzativa e quotidiana delle organizzazioni di ristorazione. Da 6 anni riporta la voce e l’esperienza del cliente in alcuni prestigiosi brand della ristorazione; per questi ultimi si occupa anche della progettazione e formalizzazione di mansionari e procedure per migliorare l'esperienza del cliente e della loro diffusione attraverso programmi didi formazione in e-learning e video. Esperto della mappatura dei touchpoint (punti di contatto cliente/brand), ne verifica la corrispondenza con le promesse del brand dal punto di vista del cliente, al fine di proporre significative innovazioni. gabriele.mancosu@praxismanagement.it