UNDER ARMOUR, UNA COMUNITÀ DIGITALE DI SALUTE E DI FITNESS

Il brand di abbigliamento sportivo Under Armour è stato fondato a Washington nel 1996 da Kevin Plank, allora ventitreenne, nel basement della nonna e da lì ha iniziato la sua espansione globale. Inizialmente produceva magliette traspiranti per i giocatori di football da indossare sotto le protezioni, ma oggi l’azienda ha ampliato la sua linea di prodotti sportivi includendo cappelli, pantaloni, scarpe, guanti, borse e tanto altro.

La sua mission è la seguente:

“To make all athletes better through passion, design and the relentless pursuit of innovation.” (Rendere tutti gli atleti migliori attraverso la passione, il design e l’incessante ricerca di innovazione).

Il profondo impegno per l’innovazione è tutto rivolto a fornire un’esperienza “incredibile” ai propri clienti atleti e per Under Armour incredibile significa “altamente personalizzata e memorabile”.

Il brand di abbigliamento sportivo ha sempre cercato partner sia nel panorama digitale, che fisico, che tecnologico, per aumentare le proprie capacità e crescere continuamente. Ha partnership importanti con grandi aziende che supportano la progettazione e lo sviluppo di abbigliamento e calzature e altre con cui innova nel retail e nella tecnologia.

Negli ultimi anni Under Armour ha acquisito le società MapMyFitness, EndoMondo e MyFitnessPal: tre app di sport e salute che aiutano a capire meglio gli atleti e facilitano il contatto con loro. Con queste acquisizioni strategiche l’azienda è diventata la più grande comunità digitale di salute e di fitness al mondo. Infatti, il fatto che 215 milioni di persone abbiano una di queste app, permette di produrre un’enorme quantità di dati: gli utenti dicono quanto dormono, quanto e cosa mangiano, quanto si allenano e il tipo di allenamento che fanno. Combinando i dati delle app insieme ai dati di interazione con il brand (acquisti in-store, visite e acquisti nel sito e-commerce, etc.), Under Armour ha a disposizione tantissimi elementi per comprendere le decisioni di acquisto e i comportamenti dietro queste decisioni.

Il libro “Il Genio Collettivo” (Clicca qui) parla proprio di questo aspetto come cruciale nel processo innovativo: basarsi su dati concreti (insieme ad avere una visione d’insieme e mettere tutto in discussione) è una regola base per favorire l’innovazione all’interno della comunità aziendale.

Ad esempio, Under Armour ha svolto negli ultimi anni una serie di studi e ricerche sul sonno, che insieme alle informazioni acquisite dalle app e ulteriori ricerche con famosi atleti professionisti come Tom Brady, hanno portato alla creazione di una nuova linea di abbigliamento per dormire chiamata UA Athlete Recovery Sleepwear. L’innovazione TB12 presente in questa linea è basata sulla tecnologia di stampa interna “a infrarossi lontani”. Il cosiddetto Far Infrared è un tipo di energia sullo spettro infrarosso che avvantaggia il corpo umano (vedi Video), consentendo alle persone di tracciare il loro sonno per migliorarne la qualità e recuperare più velocemente le energie.

Un’altra notizia molto recente è la partnership con FlexReceipts attraverso cui il brand sportivo ora consegnerà ai suoi clienti ricevute digitali in tutti i suoi punti vendita del Nord America. In questo modo, Under Armour ha un altro canale per acquisire indirizzi e-mail validi e aumentare le iscrizioni ai suoi canali di fidelizzazione per incentivare gli acquisti e migliorare l’esperienza di coinvolgimento post-vendita.

I clienti di Under Armour meritano la migliore esperienza di connessione e, con FlexReceipts, ora possiamo interagire con le ricevute digitali che offrono contenuti e suggerimenti di prodotto su misura per ciascun cliente“, ha dichiarato Brent Ott, Senior Manager del retail per atleti e squadre di Under Armour.

Possiamo concludere che il brand stia creando una vera e propria esperienza digitale personalizzata per “rendere migliori i suoi atleti”, combinando il fitness connesso, l’e-commerce e la piattaforma tecnologica globale.

Consultant di Praxis Management e News & Customer Experience. Si laurea in "Management" presso l'Università Bocconi nella primavera 2018, con la tesi "Oltre la misura della soddisfazione del cliente: introduzione del Net Promoter Score in Panino Giusto". Dal settembre 2017 è impegnata nel coordinamento di diverse indagini sui clienti finali e la determinazione del Net Promoter Score in prestigiosi brand della ristorazione e del fashion. Esperta di piattaforme e-learning e social network aziendali che "accorciano" le distanze tra headquarter e punti vendita nel retail. valeria.sabbioni@praxismanagement.it