FRANZISKA!

Prendete una donna, professionista determinata e decisionista: come è possibile farle cambiare idea in una manciata di ore? Se si chiama Franziska, è possibile!

Vorrei riprendere l’articolo (clicca qui) sull’esperienza vissuta da Francesca con il brand Adidas a New York per sottolinearne un aspetto davvero emblematico!

La vivacissima Francesca afferma di non essere stata affatto ispirata ed entusiasmata alla vista dell’intero piano dello store Adidas gremito di molteplici modelli delle nuove sneakers “supercourt” ma, in un secondo tempo, quando -tornata in hotel – ha preso contatto con la promessa che Adidas rivolge a chi utilizzerà queste nuove scarpe, ha completamente ri-visto (il trattino è voluto!) il suo giudizio. Il tutto in poche ore!

Made with care, worn without – fatte con cura, indossate senza – è una promessa davvero potente e identifica chi “consuma” la vita perché di strada ne deve e vuole fare tanta, è sempre in movimento e non si risparmia in nulla, mette tutto se stesso dentro cose e incontri di cui appunto la vita è fatta, fino a segnarsi. E per questo occorre allora essere fatti, cioè cresciuti, con personalità e grande cura, proprio come quella che – metaforicamente – Adidas mette per costruire il veicolo con cui ci si butta dentro la strada della vita: le scarpe!

Si tratta di una promessa che mi ha reso di nuovo presente un dialogo che ho avuto in passato la fortuna di avere col grande regista Pupi Avati che, con ironia bonaria, mi ha detto che le persone si dividono in due: quelle che si danno, si spendono, comunicano tanto di sé e quelle che si “tengono”, che trattengono per sé, che prendono.

Ecco che la promessa di Adidas sembra voler tifare per il primo genere di persone, quelle che si danno e si consumano e che, per una dinamica umana meravigliosa e mai fino in fondo compresa, invece che impoverirsi in questo “dare” diventano sempre più belle come, metaforicamente, diventano sempre più belle le sneackers…iper-usate!

Che cosa ha quindi davvero comprato Francesca riprecipitandosi a comprare le supercourt che fino al giorno prima disdegnava?

Ha comprato la promessa di esperienza che le ha proposto Adidas! Esperienza che, ovviamente, non farà Adidas ma farà lei stessa: Francesca ha quindi comprato per 90 dollari qualcosa che è già suo da sempre e che Adidas ha valorizzato. Non compriamo prodotti, ma l’esperienza che con essi viviamo: esperienza che è già tutta nostra! Ma tanto più ci viene proposta una esperienza che riguarda la nostra identità, le nostre autentiche caratteristiche distintive per le quali amiamo riconoscerci e farci riconoscere, quanto più quella promessa e il prodotto che la suscita produce un apPREZZamento e.…non badiamo a spese!

Non è quindi vero che “la pubblicità” ti ha condizionato – cara super Francesca – ma ti ha fatto vedere meglio ciò che a prima vista non si coglie. Quelle sneakers son proprio belle e quando le hai ri-viste, hai notato la bellezza proprio perché la promessa di esperienza ha gettato un faro di luce su ciò che in un primo momento appariva sfocato: con la luce si notano un sacco di cose! La promessa di esperienza – quando la “sentiamo” desiderabile, ci mostra la realtà come con una lente di ingrandimento e ci fa notare cose che non tutti vedono! Forse a un “prenditore” quelle scarpe non dicono nulla, ma chi si butta con intensità su tutto…non può farne a meno.

Il bellissimo articolo di Francesca ci fa quindi riflettere sulla capacità di Adidas di ascoltare, seguire, conoscere e frequentare i clienti e il loro mondo.

Per questo, per tutte le nostre aziende, è importante definire le “personas”, ovvero gli archetipi di riferimento con i quali “clusterizzare” i nostri clienti finalmente non per età o categoria di spesa, ma per fattori dell’esperienza che desiderano vivere.

Per far familiarizzare tutto l’ecosistema aziendale con le personas per le quali i collaboratori lavorano è importante dare proprio un nome a ogni personas che rappresenta l’archetipo di una “categoria” di clienti.

Non mi stupirei se la personas di riferimento per le sneakers, in Adidas, l’abbiano chiamata Franziska.

Partner di Praxis Management, società di consulenza milanese. Da oltre vent’anni anni è impegnato nel retail dei migliori brand del lifestyle nei settori della moda, del food e del design. L’attenzione crescente per i temi relativi al Cliente ha generato in lui un interesse approfondito sul tema della Customer Experience, che lo ha portato a costituire Italian Customer Intelligence e a sviluppare importanti relazioni internazionali sul tema. Il brand, che raduna partner con diverse competenze, sostiene le aziende a progettare, offrire e portare in tutto il mondo una Customer Experience superiore: in una parola, a entrare davvero “nell’Era del Cliente”. mario.sala@praxismanagement.it