Fenomeno da prendere in seria considerazione
Uno studio condotto da NPD Group mostra che, nel Regno Unito, il consumo di pasti “food-to-go“, ovvero fuori dal punto vendita in cui è stato acquistato il cibo, è in fortissima crescita, mentre il consumo nei punti vendita si sta riducendo (da questo studio sono stati esclusi i consumi tramite delivery e tramite drive-thorugh!).
A luglio 2018, sempre nel Regno Unito, si è registrato un calo del -3,5% rispetto all’anno precedente di “coperti” nei ristoranti e, di contro, un incremento del + 2% rispetto allo stesso periodo del 2017 di clienti “food-to-go“. Questo è il cambiamento in un solo anno! Se consideriamo i tre anni precedenti scopriamo che i clienti “food-to-go” sono aumentati del 4,0%. Per gli operatori della ristorazione si tratta di un business ricco di opportunità: il mercato è aumentato tre volte più velocemente di quello del consumo nel punto vendita.
Opportunità per tutti
Mangiare cibo “in movimento” pare essere così l’ennesima manifestazione del cliente metropolitano, ma anche, come anticipato, un’opportunità: per il cliente stesso e per gli operatori. Per il cliente mangiare e bere in movimento è conveniente economicamente: le offerte di “combo” per questo tipo di consumo si stanno moltiplicando. Per gli operatori, d’altro canto, il costo per offrire un pasto “food-to-go” è in genere inferiore a quello da sostenere per un cliente che si ferma nel punto vendita. Infatti, sempre nel Regno Unito, il “food-to-go” rappresenta il 48% delle visite totali, ma solo il 29% dei costi food e personale!
Questo fenomeno dirompente riflette il modo in cui i clienti metropolitani – quantomeno quelli britannici – cercano di risparmiare tempo e denaro mentre corrono dal posto di lavoro alla pausa pranzo… E viceversa.