Il punto è che, ed è duro digerirlo, i veri clienti di un brand sono solo i promoter e tutti gli altri sono clienti…transeunti! (Clicca qui l’articolo precedente)
Perché?
Lo dice bene Simon Sinek (Clicca qui) nel suo modello The Golden Circle: i clienti comprano ciò in cui le aziende (ovvero i loro protagonisti) credono. Solo in un secondo tempo paragoneranno il grado di coerenza fra ciò che le aziende fanno e come lo fanno con ciò in cui dicono di credere.
Quello che davvero attrae il cliente è quindi ciò in cui autenticamente le aziende credono, cioè se i valori che spesso campeggiano nei loro siti sono veri, vissuti, realizzati proponendo sorprendenti novità e innovazioni proprio nella direzione del loro “credo”.
Se i veri clienti e, fra essi, i fan di un brand sono coloro che si entusiasmano per i valori promessi dai protagonisti del brand stesso, ne deriva che i fan di un brand sono attratti dalla stessa cultura che l’azienda promuove.
Ecco perché una cultura aziendale autentica, forte, vissuta in prima persona da chi la offre e capace coraggiosamente di comunicarsi pubblicamente in promesse attira clienti potenzialmente fan. Viceversa promesse e valori comunicati genericamente per la paura che troppa “nettezza” escluda fasce di clienti ha proprio il risultato opposto.
Che fare concretamente allora?
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