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CUSTOMER EXPERIENCE: BREVE GUIDA PER NON CONFONDERSI

Anche nelle migliori aziende a volte il concetto di “customer experience” viene equivocato. O ridotto. C’è chi lo confonde (o lo relega) con la shopping experience (come abbiamo già visto qui), c’è chi pensa che abbia a che fare con la nozione stretta di marketing, intesa come l’arte di vendere bene e con argomenti sempre più affascinanti il proprio prodotto… Ma la customer experience è molto di più.

Per capirlo meglio, seguiamo il suggerimento di Kerry Bodine in Outside In, il best seller pubblicato dalla Forrester Research che insegna l’importanza di mettere davvero il cliente al centro della nostra organizzazione. Partiamo quindi dal dire cosa NON è la customer experience.

Customer experience: che cosa non è

Abbiamo detto che non è la shopping experience. Sarebbe troppo riduttivo, per quanto l’esperienza del cliente nel nostro negozio possa essere superba. E non è nemmeno il customer service, che in genere viene contattato quando c’è qualche problema. Anche in questo caso, per quanto possa essere efficiente e risolutivo, rimane comunque riduttivo. Non si tratta nemmeno dell’usabilità… Aziende come la Apple o Google hanno fatto del concetto di “user friendly” la caratteristica fondamentale dei loro prodotti e servizi. Ma non è comunque sufficiente. Non è neanche “customer marketing”, inteso come attività di comunicazione e promozione per attirare clienti nuovi o per mantenere i vecchi.

Tutti questi fattori – e tanti altri – tutti insieme, costituiscono la customer experience, “l’unico fattore veramente importante per il successo di un business”, per dirla con le parole di Don Peppers e Martha Rogers nel loro “Return on Customer”.

customer experience: che cosa è

La customer experience è “il modo in cui i clienti percepiscono l’interazione con la vostra azienda”. L’insieme di tutte queste interazioni (chiamate anche “touch point”) costituiscono le tappe del “viaggio del cliente”, sintetizzabile nell’immagine sotto.

Viaggio del cliente
Fonte: K.Bodine, H.Manning – “Clienti al centro” – Forrester Research.

Sintetizzabile, perché in realtà i touch point nei quali il cliente si relaziona e quindi matura giudizi su un prodotto o un brand sono moltissimi, spesso trascurati dall’azienda e molte volte anche sconosciuti (leggi qui). Per questo è fondamentale riconoscerli tutti e analizzarli, in modo da poter preparare in ognuno di essi una customer experience che davvero soddisfi il cliente che ci passa.

Italian Customer Intelligence ti aiuta a tracciare il viaggio dei tuoi clienti nella relazione con la tua azienda, per scoprire quale sia la loro esperienza attuale e per potergli così offrire una customer experience davvero superiore. Scrivi a info@italiancustomerintelligence.it

IL VERO BOSS È IL CLIENTE

“There is only one boss – the customer. And he can fire everybody in the company from the chairman on down, simply by spending his money somewhere else.”

Sam Walton

Sam Walton, fondatore di Walmart, la catena di supermercati più famosa degli Stati Uniti, ci aveva visto decisamente giusto: infatti, il 70% dei consumatori che non sono soddisfatti dell’esperienza provata con un’azienda smettono di rivolgersi a lei, indirizzando, nel 64% dei casi, i propri acquisti successivi presso un competitor.

Ecco allora che tutti, ma proprio tutti, all’interno dell’ecosistema aziendale, se non vogliono correre il pericolo di “essere licenziati” dal vero boss dell’azienda, il cliente, devono impegnarsi nel costruire per lui una customer experience superiore, per la quale, oltretutto, egli è disposto addirittura, nell’81% dei casi, a pagare di più!

Per dirigere e coinvolgere l’intero ecosistema aziendale nella creazione di una customer experience che sia davvero soddisfacente per il cliente, è necessario costituire in azienda un Customer Experience Office.

Italian Customer Intelligence ti dice come: leggi qui.

L’ERA DEL CLIENTE

Siamo nell’Era del Cliente (clicca qui) e, fino a che non sviluppate un influente Customer Experience Office alle dirette dipendenze della Direzione Generale o dell’imprenditore, la customer experience rimarrà un banale argomento di marketing per vendere di più, mentre il vostro cliente sarà già altrove data l’ampia scelta che ha e che avrà sempre di più..

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FEDELTÀ E TRADIMENTI

Il Customer Experiece Office vi aiuterà a capire perchè il cliente vi tradisce, con chi, cosa trova e cosa vive con altri che non siete voi.

Nell’Era del Cliente, la cliente italiana, soprattutto, risulta essere la meno fedele (leggi qui), e il cliente italiano il più insoddisfatto ed esigente d’Europa (leggi qui).

 

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DATI, CRM E BIG DATA

Il Customer Experience Office vi aiuterà a utilizzare in modo intelligente i dati sui clienti, sul prodotto, sul servizio.

Finalmente i CRM verranno davvero sfruttati per la potenzialità che hanno.

E che sorprese con i big-data

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UNA CULTURA SOLIDA

Il Customer Experience Office vi aiuterà a sviluppare un’organizzazione cliente-centrica, destinata ad “asfaltare” i concorrenti prodotto-centrici, distributori-centrici, selling-centrici.

Il Customer Experience Office svilupperà in tutti una cultura del cliente non banale, affascinante, piena di prospettiva.

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CUSTOMER EXPERIENCE E RIDUZIONE DELLA COMPLESSITÀ AZIENDALE

Il Customer Experience office è capace di coinvolgere tutte le parti dell’azienda nell’offrire una Customer Experience superiore al cliente.

Come risultati “accessori”, porta:

Semplificazione;

Riduzione della complessità;

Cost saving;

Innovazione.

Italian Customer Intelligence “sa” come mettere in piedi in modo agile, veloce e influente il vostro Customer Experience Office! Ma a una condizione…

 

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CUSTOMER EXPERIENCE E NET PROMOTER SCORE

Il Net Promoter Score è l’indice internazionalmente riconosciuto che calcola il passaparola positivo che un brand è capace di innescare. Il Net Promoter Score è dato dalla percentuale dei promoter meno la percentuale di detractor.

Offrire una customer experience superiore aumenta i promoter e conquista i passive. Insomma, migliora il Net Promoter Score, che è il vero termometro della salute dell’azienda, il vero indicatore che dice quanto siano credibili le previsioni del budget ricavi che si fa ogni anno.

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IL PROTAGONISTA E LA RISORSA DELLA CUSTOMER EXPERIENCE

Pensare di sapere cosa vivono e cosa vogliono i clienti è davvero molto rischioso.

Occorre trovare il modo di conoscere davvero il cliente, aprire un dialogo serrato sull’esperienza che vive e che desidera, valutare in continuazione quanto la nostra offerta risponda al suo bisogno, quanto reputi facile “fare affari” con noi e quanto lo giudichi “piacevole”.

Occorre “far parlare” i promoter (i “fanatici” del nostro brand) e, attraverso di loro, capire come offrire una customer experience superiore.

La risorsa più importante per la customer experience è proprio il promoter!

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DA “ORIENTAMENTO AL CLIENTE” A “METTERE IL CLIENTE AL CENTRO”

Occorre coinvolgere tutto l’ecosistema aziendale nella customer experience perché tutto l’ecosistema influisce in qualcuno o in molti touch point del cliente con il brand.

Dall’addetto vendita a chi si occupa del prodotto, dai sistemi informativi alla logistica, dall’ufficio legale al marketing: tutti influenzano in positivo o in negativo l’esperienza del cliente. Occorre saper bene dove, come e quando.

Mettere il cliente al centro della propria mansione è assai diverso da un generico “orientamento al cliente”. Anzi, “orientarsi” al cliente significa ammettere che il punto di partenza non è il cliente, ma altro.

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