RH INTERIOR DESIGN: LA RIVOLUZIONE NEL RETAIL D’ARREDAMENTO

Una visita alla nuova Gallery di RH Interior Design a New York

Nel distretto Meatpacking, a Lower Manhattan, è stato inaugurato da qualche mese il concept di RH Interior Design, che ridefinisce completamente i parametri del negozio di mobili e d’arredamento per la casa. Friedman, CEO di RH, lo ha definito come “la nuova esperienza di retail più innovativa del mondo” ed ha un solo obiettivo per il suo brand: diventare leader innovativo del mercato d’arredamento luxury per la casa.

LA GALLERY

L’edificio che ospita il gigantesco negozio di più di 8 mila metri quadrati si presenta dall’esterno come una moderna struttura di sei piani in acciaio e vetro che incornicia l’originale facciata di mattoni. Lo showroom vende elementi di arredo per abitazioni di lusso e i piani sono dedicati agli arredamenti d’interni e outdoor, con sezioni anche per bambini e teenager.

Entrando nell’atrio si resta colpiti dall’avvolgente eleganza dell’ambiente, creata da bellissimi lampadari pendenti, specchi dorati, sculture in marmo… Ogni tanto si intravedono dei minuscoli cartellini con un prezzo ed è allora che ti ricordi che sei in un negozio ed è tutto in vendita!

È possibile raggiungere i piani superiori attraverso un ascensore di vetro o una grande doppia scala che ospita al suo interno un’installazione artistica dal titolo “New York Night” della designer Alison Berger, un lampadario composto da 120 pendenti di cristallo a goccia che parte dall’ultimo piano e arriva fino al pianoterra evocando l’idea del temporale notturno a New York.

Per il Brand di design RH si tratta dell’85esimo negozio, o meglio, Gallery, come loro stessi sono soliti chiamare i propri spazi espositivi. Ed hanno ragione! Una volta entrati non sembra affatto di essere in un negozio di arredamento, ma tutto ricorda la hall di un bellissimo hotel di lusso! Non a caso l’anno prossimo è prevista l’apertura del primo boutique hotel, RH GuestHouse, sempre nel distretto Meatpacking di Manhattan, che porterà a compimento la visione del brand e consentirà una esperienza ancora più immersive nell’estetica e nel design dei prodotti in vendita.

È proprio questa “immersione” che ispira la Gallery: all’interno gli oggetti non sono esposti come semplici articoli da vendere ma in modo da renderli vivibili ed ammirabili nella loro dimensione e per la loro utilità quotidiana. I cinque piani espositivi diventano, così, un luogo d’incontro per newyorkesi e per turisti curiosi, una bellissima location “di design” per bere un tè, un caffè o semplicemente rilassarsi su uno dei tantissimi divani in esposizione.

L’HOSPITALITY PER RH

Un altro interessante aspetto è il ruolo dell’Hospitality nella Gallery. Al suo interno troviamo un bar/caffè per una semplice pausa ma anche un ristorante panoramico in terrazza al sesto piano da cui è possibile ammirare una vista stupenda sul centro di Manhattan. Friedman ha dichiarato: “Se dai alle persone qualcosa da mangiare e da bere, si fermeranno più tempo” e la strategia sembra assolutamente verificabile dalla quantità di persone che quotidianamente affolla la Gallery.

UN’AZIENDA DI DESIGN NELLO STORE

RH ha integrato i suoi servizi di Interior Design all’interno del format retail introducendo al secondo piano gli uffici dei designer, spazi chiusi da vetrate dove poter accogliere i clienti privati. È la prima volta che RH sperimenta questo layout che probabilmente sarà la configurazione futura adottata da tutte le Gallery; come ha spiegato Friedman ai suoi investitori prima dell’inaugurazione: “Avere i propri designer d’interni è una cosa, mettere un’intera azienda di design nello store è completamente un’altra cosa”.

Dopo aver visitato questo enorme spazio espositivo, oltre agli innumerevoli spunti e idee innovative, rimane la certezza che RH Interior Design con la Gallery del Meatpacking District abbia alzato lo standard del retail nel suo settore ma anche nell’intero mercato. Innanzitutto, gli arredatori che desiderano fare concorrenza a RH dovranno affiancare ai loro prodotti un’esperienza almeno paragonabile a quella proposta da Friedman; secondariamente, uno spazio del genere suscita nel consumatore il desiderio di vedere qualsiasi prodotto in modo nuovo, diverso, “quotidiano”, rendendo la dimensione esperienziale prioritaria ad altre valutazioni nel processo di decision making che precede l’acquisto.

Consultant di Praxis Management e News & Customer Experience. Si laurea in "Management" presso l'Università Bocconi nella primavera 2018, con la tesi "Oltre la misura della soddisfazione del cliente: introduzione del Net Promoter Score in Panino Giusto". Dal settembre 2017 è impegnata nel coordinamento di diverse indagini sui clienti finali e la determinazione del Net Promoter Score in prestigiosi brand della ristorazione e del fashion. Esperta di piattaforme e-learning e social network aziendali che "accorciano" le distanze tra headquarter e punti vendita nel retail. valeria.sabbioni@praxismanagement.it