L’IMPRENDITORE E LA SCIARPA CHE CHIAMA

Senza imprenditorialità diffusa non si riesce a far entrare la propria azienda nell’era del cliente.

L’imprenditorialità è la caratteristica propria dell’imprenditore.

Il cuore dell’imprenditorialità è l’intraprendenza, ovvero, quella dimensione per la quale le cose suscitano nel soggetto, che in esse si imbatte, la necessità e/o il desiderio di prendere l’iniziativa. Vi sono alcune persone davvero ipersensibili a questa dimensione. Altre, molto meno. Altre ancora -almeno sembra- per nulla!

Tocco con mano questa differenza quando ho l’occasione di vedere imprenditori che “girano” fra i loro store, boutique, ristoranti e anche stabilimenti produttivi. Per loro è un tormento: ad ogni passo, si accorgono di qualcosa che non va, di qualcosa di gravemente sbagliato, di opportunità di miglioramento “lasciate lì senza che nessuno se ne accorga”. Questo loro “star male” è il motore delle loro aziende anche perché, spesso, mobilita tutti. E la dinamica è uguale anche per quelle persone che, pur non essendo formalmente imprenditori, è come se lo fossero, perché hanno una concezione “da imprenditori” del loro ruolo, qual esso sia. L’imprenditore vede ciò che altri non vedono, nonostante lo abbiano tutto il giorno sotto il naso: lui si sente chiamato all’azione in ogni circostanza il cui obiettivo, con impazienza, sembra quasi non sappia attendere che si realizzi, tanto lo ritiene sempre “decisivo”.

Un giorno sono entrato, con un noto imprenditore della moda, in una delle sue boutique e, appena oltrepassato l’ingresso dello splendido store, ha segnalato a tutti, come se fosse davanti a un pericoloso principio di incendio, una sciarpa inserita in uno scaffale inadeguatamente rispetto alle altre. Si trattava di uno scaffale laterale, lontano e appena visibile dall’ingresso. “Ma come hai fatto a vederlo appena entrato? Sei entrato apposta per verificare questo particolare?!” gli chiesi istintivamente. “Ma come?!”- mi rispose – “Tu non vedevi come quella sciarpa ci chiamava?!”.

L’imprenditore, nella sua costante fretta e impazienza, ha anche un’altra caratteristica: ha l’ansia di costruire, di ” mettere a posto ” le cose, di trovare, anche nelle situazioni più complesse e conflittuali, il lato su cui appoggiarsi per (ri)costruire. Non si attarda in lamentele perché sa che immobilizzano tutti e avvelenano il clima ma, soprattutto, sa molto bene che la lamentela è la più grande “succhia-energia” che sia mai stata inventata. Tuttavia, la caratteristica più entusiasmante degli imprenditori, ma questa riguarda solo una piccola parte di essi, sta nel fatto che sanno far emergere intraprendenza e imprenditorialità nelle persone che lavorano con loro.

Proprio qui sta il punto decisivo in questa “era del cliente”: occorre imprenditorialità diffusa, spirito di iniziativa, senso dell’urgenza, capacità di osservazione, ansia di costruzione per mettere al centro l’esperienza del cliente nella propria azienda. Uno o pochi illuminati -da soli- non ce la fanno.

Come si fa a suscitare e sviluppare lo spirito imprenditoriale negli altri? O, per dirla da ” consulenti: “come si fa a coinvolgere l’ecosistema aziendale nell’esperienza del cliente?! O, meglio ancora: come possiamo fare perché, anche nelle nostre aziende, le sciarpe parlino a tutti?

Continua –

Partner di Praxis Management, società di consulenza milanese. Da oltre vent’anni anni è impegnato nel retail dei migliori brand del lifestyle nei settori della moda, del food e del design. L’attenzione crescente per i temi relativi al Cliente ha generato in lui un interesse approfondito sul tema della Customer Experience, che lo ha portato a costituire Italian Customer Intelligence e a sviluppare importanti relazioni internazionali sul tema. Il brand, che raduna partner con diverse competenze, sostiene le aziende a progettare, offrire e portare in tutto il mondo una Customer Experience superiore: in una parola, a entrare davvero “nell’Era del Cliente”. mario.sala@praxismanagement.it