LA FIDUCIA NEL BRAND VALE PIÙ DEL PRODOTTO

Gli acquisti: una nuova modalità per dire qualcosa

La parola fiducia richiama, nella nostra mente, dinamiche che riguardano l’ambito dei nostri rapporti personali: famiglia, amici e, se siamo fortunati, anche colleghi di lavoro. Ultimamente, la fiducia sta “invadendo” il campo degli acquisti. Mi vengono in mente due esempi di brand che, con le loro campagne, hanno preso posizione rispetto a temi sociali sensibili, cercando di guadagnarsi la fiducia dei propri consumatori: Pepsi e Nike.

Pepsi non ha ottenuto il risultato sperato: è stata costretta a ritirare il proprio spot (2017), perché i consumatori si sono sentiti offesi dalla strumentalizzazione, secondo loro operata, in un particolare momento storico, che vedeva continui cortei di protesta per le strade. Nella pubblicità, una modella offre una pepsi ad un poliziotto, per placare gli animi della rivolta.

Un altro esempio riguarda un notissimo brand di articoli sportivi. Da sempre lo sport, oltre ad essere una pratica motoria che ha come finalità il benessere e la salute della persona, è pratica umana, che permette la trasmissione e la promozione dei valori principali. Basti pensare a Jesse Owens che, vincendo 4 medaglie d’oro alle Olimpiadi di Berlino (1936), è rimasto nell’immaginario collettivo come il campione contro il razzismo e la dittatura. Oggi, oltre alle persone, ci sono i Brand.

Nike ha recentemente fatto uscire una campagna pubblicitaria in cui ha rischiato davvero molto. Il suo motto è da sempre “Just do it” – il tempo passa, non aspettare! Per lo spot di questa nuova campagna, Nike ha voluto il viso di un giocatore che ha “sfidato” l’America e l’opinione pubblica sul tema dell’immigrazione, durante l’inno nazionale in una partita di football. Nike ha deciso di farsi portavoce di questa azione, aggiungendo come claim: “Believe in something, even if it means sacrificing everything!” – Credi in qualcosa anche se questo significa sacrificare tutto! – (In questo caso la carriera del giocatore). Ovviamente, anche Nike ha ricevuto tante critiche negative, ma sono convinta che il messaggio sia arrivato a molti.

Da sportiva, io credo davvero in ciò che ha scritto e penso ci creda anche Nike. Questo sarà il mio driver per il prossimo acquisto per i tornei di beach volley: entrerò nel negozio con la sensazione che Nike sia “giusta” per me, che rispetta i valori che ho io e che non ha paura di perdere dei clienti, denunciando una situazione politica/sociale molto delicata.

Valentina é il riferimento tecnico del back office commerciale per un’azienda di risanamento post incendio e allagamento. Gioca a livello agonistico a Beachvolley da più di 10 anni, in tornei nazionali e internazionali.