Come lo sport agonistico influenza il life-style degli atleti?
Chi pratica sport agonistico – tanto più chi lo fa con genuina passione e spesso con sacrifici – è per molti brand una “personas” (spesso trascurata, a parte da quelli che vendono materiali tecnici). La dimensione genuinamente agonistica sviluppa un life-style che emerge a sorpresa in molte situazioni.
Con questa rubrica, vogliamo presentarvi Micol e Valentina, che attraverso le loro esperienze di gusto (in termini di fashion food &design), di viaggi (durante le trasferte), di cultura (film, musica, teatro, mostre & letture), di curiosità varie … ci permetteranno di conoscere la loro way of life, allineata alla dimensione generata dalla passione per lo sport – agonismo – sfida.
Valentina e Micol sono un team di due atlete, impegnate in tornei internazionali e nazionali di Beach Volley da diversi anni, e si sono lasciate coinvolgere, diventando contributor del nostro Magazine, per farci scoprire come il loro stile di vita emerga e orienti il loro giudizio sulle loro customer experience.
In questa prima puntata ve le presentiamo, raccontandovi brevemente come sono arrivate a questo meraviglioso sport e ascoltando da loro una esperienza gratificante di acquisto MEMORABILE.
D: Micol, qual è la tua formazione e di cosa ti occupi?
Sono laureata in economia e lavoro come buyer (di prodotti, materiali e servizi) per commesse e impianti di vario tipo nel settore energetico.
D: Come sei arrivata al Beach-volley?
Ho sempre praticato molto sport fin da piccola, perché mi fa sentire bene. Il Beach è arrivato grazie all’invito di una compagna di squadra e mi ha subito conquistato. La sfida di essere solo in 2 in campo, imparare a giocare per sé stessi, essendo sempre in campo insieme, aiutare ed aiutarsi per vincere e conoscere gente nuova sono cose che ancora oggi mi spingono a continuare a praticare questo bellissimo sport.
D: Valentina, qual è la tua formazione e di cosa ti occupi?
R: Ho fatto ragioneria ma lavoro come responsabile Back office commerciale e tecnico per un’azienda di risanamento post-incendio e allagamento (una delle poche in Italia).
D: Come sei arrivata al Beach-volley?
R: In questi anni ho sempre praticato sport. Il beach volley è arrivato un po’ per caso ma mi ha subito affascinato perché, rispetto alla pallavolo, si è molto più protagonisti nel gioco e nell’allenamento e i momenti di aggregazione durante e dopo i tornei sono molto numerosi… Ormai sono 10 anni che ho iniziato beach e non intendo lasciarlo.
L’acquisto memorabile di cui ci parla Valentina è un gioiello di Swarovski. L’acquisto memorabile di Micol invece è un paio di Converse All Star personalizzate.
Come hai scoperto Brand e luogo dove hai effettuato l’acquisto?
V:Stavo cercando un regalo per una collega che andava in pensione nel Centro Commerciale di fianco a cui lavoro, e sono entrata da Swarovski.
M:Ero in vacanza ad Alassio e per caso sono passata davanti a un negozio di scarpe con una vetrina piena di Converse All Star, Adidas, Stan Smith particolari, che non avevo mai visto in giro.
Nel decidere di acquistare quello specifico prodotto, lo hai confrontato con un altro o lo hai scelto perché ha catturato la tua attenzione all’improvviso?
V:Da Swarovski, ho iniziato a sfogliare il catalogo, sempre cercando il regalo per la collega, ma, la mia attenzione è stata subito catturata da una collanina con un ciondolo a forma di quadrifoglio, bellissima.
M:Ero molto di fretta, come sempre, e il prezzo non era proprio insignificante ma essendo il mio compleanno imminente, ho deciso di farmi un regalo. Erano proprio molto belle e potevo farle proprio a mio piacimento.
Quale tuo personale bisogno o quale tuo desiderio il prodotto che hai acquistato prometteva di soddisfare?
V:Una mia carissima amica stava passando un periodo difficile, pieno di cambiamenti e quella collanina mi è sembrata proprio pertinente e adeguata a quello che desideravo sapesse. Che volevo il meglio per lei e che ci sarei sempre stata.
M:Innanzitutto, adoro le scarpe. Sul lavoro metto scarpe eleganti ma appena esco uso solo quelle da ginnastica. Ne ho molte paia, ma me ne serviva uno che oltre che comodo fosse anche un po’ chic, casual chic. Spesso dopo i tornei di Beach-volley, organizzano delle serate e mi servivano delle scarpe da abbinare ai vestitini, un po’ più eleganti delle altre.
Quando e come hai acquistato il prodotto?
V:Ho subito chiesto a una commessa, ma la collanina in negozio non c’era. Mi hanno assicurato che avrei potuto ordinarla. A quel punto ho pensato che era identico comprarla on-line e il giorno dopo, in pausa pranzo, ho effettuato il mio acquisto sull’e-commerce di Swarovski.
M:Sono dunque entrata nel negozio e ho personalizzato con l’aiuto della commessa il mio paio di Converse.
Il prodotto che hai acquistato ha soddisfatto in pieno il bisogno iniziale per cui l’avevi comprato, magari superando ogni sua aspettativa?
V:Si! Il motivo per cui questo è il mio acquisto memorabile è che la mia amica lo porta sempre. Questo vuol dire primo che le piace e secondo che le è arrivato il messaggio e che lo tiene presente. Quindi, anche se non ci sentiamo spesso, so che mi ha in mente.
M:Assolutamente sì. Quando sono arrivate, visto che le avevo create io, ero curiosissima di vedere come fossero venute e sono fierissima delle mie scarpe.
Un motivo per cui rifaresti l’acquisto?
V:Identico a questo non potrei rifarlo. Quella collanina per me rimane unica come unica è la persona e il messaggio a essa legato.
M:Non c’è limite alla fantasia, sarebbe utilissimo un nuovo paio di scarpe per creare nuovi abbinamenti.
Se il prodotto che hai acquistato fosse una città, quale città sarebbe?
V:Sarebbe San Paolo, per i suoi colori vivaci e il suo caloroso fascino. Neanche a farlo apposta, l’amica, destinataria del regalo, ha vissuto proprio a San Paolo per finire l’Università…
M:Londra
Grazie a Valentina e Micol.
Da questa brevissima intervista si intuisce una grande pragmaticità, una necessità di sintesi che deriva probabilmente dal forte orientamento allo scopo, tipico di chi fa sport a livello agonistico. Gli oggetti acquistati sono scelti con un preciso significato e con una destinazione, non comprati perché semplicemente belli o sull’onda di un istinto compulsivo, ma valutati in un tempo breve e giudicati in nesso al loro significato e utilizzo.
Siamo molto curiosi di saperne di più, ancor più ora dopo aver iniziato a intuire qualcosa del loro tipo di gioco.
In bocca al lupo per la vostra stagione agonistica!! E a presto risentirci!
Un’ultima domanda. Quale articolo del nostro magazine ti ha colpito di più e perché?
Valentina: Mi ha colpito “Domino’s pizza sfida i clienti”:
Mi piace molto il fatto che vengano coinvolti i clienti per dimostrare in modo tangibile e immediato la promessa del Brand, cioè cosa ha Domino’s pizza che gli altri Brand non hanno. Qual è il vero why per cui i clienti sono innamorati di Domino’s pizza. Non lo hanno dedotto dall’interno della loro azienda, sono andati a cercarlo sul campo, a chiederlo direttamente ai propri clienti. Questa è una vera mossa di Customer Experience.
Micol: l’articolo che più mi ha colpito è stato “The abnormal beauty Company”:
Ammetto di non aver mai usato più di tanto creme o cosmetici particolari, non ho l’ansia di invecchiare o delle rughe, ma ovviamente uso anche io i cosmetici e so quanto costano. Sono prodotti per cui la qualità si paga, ma ripaga. Leggendolo mi è piaciuto l’approccio di questa compagnia, il gioco di contrasto tra la linea di prodotti “ordinary” ed il nome della società “abnormal” ed il fatto che al servizio clienti risponda in prima persona il fondatore. Chi meglio di lui che l’ha ideata e fondata può rispondere in maniera completa? È un esempio straordinario di customer care. Ovviamente non vedo l’ora che arrivi in Italia!