IL CLIENTE, IL RE DELL’OLIMPO

Non so quanti di voi, vent’anni fa, avrebbero creduto alla promessa di un supporto audio video con cui poter comunicare da un capo all’altro del pianeta, senza bisogno di fili o prese di corrente, stabilendo un contatto audio o video con l’altra persona, il tutto per una cifra accessibile a tutti. Oppure, avreste mai pensato di poter applicare a questo stesso supporto una maschera che consente di immergersi in una realtà virtuale talmente definita da sembrare vera?

Non stiamo parlando di un’epoca lontana, ma degli anni Novanta: i cellulari già esistevano e stavano per diventare uno strumento di massa. Eppure, pensare a un dispositivo come un qualsiasi smartphone odierno richiedeva uno sforzo immaginativo immenso.

È a partire da questo concetto che Samsung ha sviluppato la sua campagna pubblicitaria lanciando lo slogan: “Do what you can’t”, fai ciò che non puoi.

 

Samsung sussurra all’orecchio del cliente il vero segreto del suo successo: il cliente stesso. Non solo il cliente è messo al centro, ma viene innalzato nell’olimpo del mercato: egli ha la capacità, il potere di fare ciò che normalmente la sua natura non gli consentirebbe di fare.

La promessa del Brand sudcoreano racchiude in sé la tensione primordiale dell’uomo di infrangere i suoi limiti, varcarli, oltrepassarli come Ulisse con le Colonne d’Ercole. Partendo da un’esigenza così radicale, Samsung guida il suo cliente a un percorso di continua evoluzione, continua ricerca, “quello che sembra impossibile a una generazione è già la normalità per le prossime generazioni”: “Do what you can’t! Oltrepassa i limiti – sembra dirci – non fermarti a ciò che hai, desidera di più perché questo “di più” puoi averlo.

Il cliente è stimolato a chiedere tutto ai Brand a cui si affida e questi devono tentare non solo di soddisfare le sue esigenze ma di prevederle. Si viene a creare un legame: da una parte il cliente viene sollecitato dal Brand a desiderare di più, dall’altra il Brand viene incitato a soddisfare e superare le promesse fatte al cliente.

Se negli anni Novanta ci riusciva difficile immaginare un futuro come il nostro, oggi i Brand ci chiedono di fantasticare su un altro futuro, quello che loro promettono di offrirci. Come diceva George Clooney in uno spot di Fastweb: “Immagina, puoi”.