Chi ancora non ha mai provato l’ebrezza di farsi portare il pranzo o la cena a domicilio, probabilmente prima o poi lo farà. Quello del Food Delivery è un settore in forte espansione, soprattutto nei grossi centri urbani, e si inserisce in un contesto socioeconomico dove la tecnologia ecommerce cerca di stare al passo delle sempre più insistenti esigenze di velocità, qualità e scelta del cliente metropolitano (leggi qui). Chi frequenta Milano o Roma sicuramente ha visto in giro un traffico sempre più consistente di giovani ragazzotti che trasportano scatole colorate con biciclette o motorini. Insegne come Foodora, Deliveroo o JustEat – solo per citarne alcune – in pochissimo tempo sono diventate parte integrante del panorama urbano. Chi non vive in queste due grandi città, probabilmente ne ha quanto meno sentito parlare, in tv o sui giornali.
Il 1° Osservatorio Nazionale sul Take Away effettuato da JustEat (uno dei primi operatori delle consegne a domicilio arrivati in Italia) in collaborazione con Eurisko lo scorso Giugno, ha segnalato l’apertura dei consumatori italiani a questa nuova tendenza, indicando comodità e mancanza di tempo come driver principali che spingono ad usufruire di questo tipo di servizio in occasione dei pasti.
I vari operatori del settore stanno lavorando in un mercato in forte espansione ma già molto esigente, tanto che – agli occhi più attenti – non sarà sfuggito che le diverse piattaforme quasi quotidianamente migliorano la user experience, adeguandosi di volta in volta alla novità del momento proposta dai concorrenti e cercando sempre di superarla. Facilità, velocità e omnicanalità nel momento dell’ordine sono le parole d’ordine imposte dal cliente e che decretano il successo di questo o quell’operatore.
A noi che da qualche mese “monitoriamo” la situazione, non è sfuggita una funzionalità davvero interessante proposta dalla app di Foodora, azienda di origine tedesca, in Italia a Milano e a Torino dall’estate del 2015. Una funzionalità che – speriamo – venga riproposta anche su altri sistemi di ecommerce perché va assolutamente nell’ordine di rispondere alla necessità di velocità e semplicità del cliente.
Dopo un acquisto online, arriva sempre il temuto momento in cui è necessario inserire i dati della propria carta di credito. Questa ingombrate “manovra” è stata presto resa più semplice da opzioni (ormai date per scontate) che permettono di memorizzare i codici per le operazioni successive, in modo da non doversi stortare gli occhi ogni volta nell’intento di non perdere alcun numerello. Ciò non toglie che il primo “inserimento” rimanga davvero fastidioso. Ecco, qui entra in gioco Foodora con un sistema che – in verità – è già diventato la norma fuori dai confini italiani ma che in casa nostra è ancora una piccola (entusiasmante) novità. Consentendo alla app di interagire con la fotocamera dello smartphone, la carta di credito viene fotografata con un semplicissimo e veloce clic, catturandone e memorizzandone automaticamente i dati necessari al pagamento. Basta, al momento di inserire i dati, cliccare sull’icona della fotocamera, consentire alla app di accedere alla fotocamera, calibrare il riquadro sui contorni della carta e schiacciare. Rapido e indolore.
Siamo pronti a scommettere che questa funzionalità a brevissimo verrà adottata non solo da altri operatori di delivery food, ma da chiunque sviluppi app dove sia possibile effettuare acquisti online.