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Italian Customer Intelligence - page 52

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KERRY BODINE A MILANO DA ITALIAN CUSTOMER INTELLIGENCE (FORSE)

Italian Customer Intelligence ha invitato a Milano Kerry Bodine, autrice, insieme a Harley Manning, del libro Outside In.

Dopo quattordici anni di ricerca, Kerry e i suoi colleghi hanno dato una vera e propria lezione a quelli – noi compresi – che pensavano di avere nel sangue l’orientamento al cliente.

In realtà abbiamo nel nostro DNA la nostra offerta e una grande attitudine a presentarla e a venderla bene, migliorando sempre più competenze di marketing e di comunicazione social. Ma sempre dalla “nostra” offerta partiamo…

outside in 5 agosto dentroOutside In dimostra, invece, come tutt’altra cosa sia partire dalla domanda, dalla crescente influenza che il cliente pretende di avere sulla nostra azienda, specialmente in mercati “stra saturi” come quelli del Made in Italy. Questo implica davvero conoscere l’esigenza del cliente e puntare sull’influenza che una customer experience convincente deve avere su tutto l’ecosistema della nostra impresa, imparando le sei discipline per mettere per davvero – questa volta – il cliente al centro: strategia, conoscenza del cliente, progettazione, misurazione, governance e cultura.

Un anno di dialogo e domande a Kerry, e ora l’abbiamo invitata per un incontro-evento memorabile a Milano dal titolo “Outside In telligence”.

ALBERTO PEDRALI: RI-CONOSCERE IL BELLO

Incontriamo Alberto Pedrali in una delle riunioni creative proposte dall’imprenditrice Paola Chesani. Dove c’è lei, c’è sempre aria di progetti nuovi, di un lusso tutto da scoprire e sempre progettato per qualcuno “su misura”.

Si tratti di borse, di design, di interni di nautica, di abiti o di tutto questo insieme, Paola è una delle espressioni più originali di quella creatività “immedesimata” che è uno dei valori portanti di Italian Customer Intelligence: “Things tell about buyers, makers respond to them”.

Oggi, con lei, nel retro di un famoso showroom, ha riunito Alberto Pedrali e alcuni altri attorno a un’idea, a un sogno che vogliono diventi un progetto e che è ancora troppo presto per rivelare.

Pedrali

Fa impressione incontrare quest’uomo che sa ascoltare, discreto, e che, mentre sorride, valorizza tutto. Finché si alza e basta vedere come tocca una borsa fatta con le vele della Vespucci o un cuscino da inserire in una scatola fatta a mano oppure come parla dei motoscafi Riva.

Allora sono gli altri – pur chiassosi – che si fermano all’istante e lo ascoltano e lo guardano in silenzio.

L’artista del lusso sembra lui, invece lui è quello che lo racconta su Shopping for You (www.shoppingforyou.net) o con le foto mozzafiato nel suo sito personale (www.pedrali.com).

Bisogna essere ri-conoscenti a quest’uomo che, con il suo lavoro, ti aiuta, appunto, a guardare e a “ri-conoscere” il bello.

Dal 1° gennaio in USA ogni giorno 2 milioni di dollari di mobili made in Italy

Bruno Montesano, partner americano di Italian Customer Intelligence e co-owner di Instant Market, è intervenuto a un seminario organizzato da Federlegno sul mercato USA.

3 luglio fuori 2Montesano ha, tra l’altro, commentato i più recenti dati dell’US Department of Commerce, che segnalano che le esportazioni italiane di arredamento negli USA ammontano a circa 890 milioni di dollari, con un incremento del 14,3% rispetto all’anno scorso. Nel primo quadrimestre 2014, ogni giorno, sono entrati negli Stati Uniti ben 2 milioni di dollari di mobili Made in Italy. Il mercato statunitense è terreno fertile per le esportazioni del Made in Italy che da sempre viene visto come sinonimo di credibilità, qualità e bellezza. Il settore arredamento, in particolare, complice una costante ripresa economica in generale e, più nello specifico, grazie al rilancio dei settori edilizio e immobiliare, lascia ampio spazio a prodotti di qualità.

Nel corso del seminario è stata ribadita la necessità di conoscere il mercato statunitense, così diverso da quello europeo e così sfaccettato al suo interno: bisogna capirne le dinamiche, comprendere le esigenze dei consumatori e le caratteristiche dei competitors locali e stranieri, bisogna andare, spostarsi, visitare fiere, intervistare esperti di settore.

I vari relatori intervenuti, da Italian Trade Commission, a esperti del calibro di Alessi e Natuzzi ricordano sempre che gli Stati Uniti accolgono il Made in Italy a braccia aperte.

Montesano ha infine sottolineato sinteticamente ed efficacemente l’importanza di avere un piano di marketing nell’occasione di un attacco al mercato degli Stati Uniti. Ha inoltre dato suggerimenti utili e molto pratici affrontando tematiche quali il prodotto, la filiera, la distribuzione, il packaging, il servizio, la comunicazione.

Per ascoltare l’interessante intervento di Montesano, guarda il video:

LTA PORTA L’AGROALIMENTARE ITALIANO IN CINA

shanghai container terminal at duskNel corso della prima edizione di Matching-China, svoltasi a Shanghai nel 2012, LTA (Legal Tax Accounting) ha iniziato una collaborazione con un primario gruppo cinese della logistica – P&T Group – volta a promuovere la realizzazione di un polo logistico-commerciale sito ad Haining, nei pressi di Shanghai, incentrato sull’importazione e la commercializzazione di prodotti agroalimentari, tra i quali spiccano le eccellenze del Made in Italy.

Il centro ricopre un’area di 34 ettari e 16 città distanti fino a due ore da Haining e aprirà ufficialmente nella seconda metà del 2015. La commercializzazione può avvenire sia attraverso distributori locali che direttamente da parte di produttori europei – singolarmente o associati in consorzi o reti.

Il progetto prevede sia l’organizzazione e gestione dell’intera catena della logistica (operazioni nei paesi europei di origine dei prodotti food&beverage, trasporto e sdoganamento in Cina, stoccaggio, rifornimento nei punti vendita locali) che la fornitura di servizi ausiliari in loco soprattutto in caso di produttori che scelgono la via della gestione diretta della commercializzazione in Cina (a esempio: registrazione di marchi, servizi finanziari, reclutamento del personale, allestimento degli spazi, servizi amministrativi, contabili e consulenze diverse).

LTA Studio ha contribuito alla nascita di questo progetto attraverso la consulenza specialistica fornita nella fase embrionale dello stesso e ora ne segue lo sviluppo soprattutto attraverso l’individuazione di produttori agroalimentari interessati al progetto.

Promoter: conquistare chi è già tuo… per conquistare tutti!

Nell’esperienza di un grande amore ci si “conquista” vicendevolmente ogni giorno, non dando mai niente per scontato. L’analogia vale anche per i vostri clienti, sono quelli più affezionati che vanno davvero ascoltati! Si chiamano “promoter” e sono quei clienti che parlano sempre bene di voi, che consigliano i vostri prodotti e servizi ad amici e colleghi. In una parola, sono i vostri fan. Sono loro, già conquistati, che vi possono fornire preziosissime informazioni sui vostri punti di forza e sulle vostre debolezze. Le loro informazioni sono affidabili perché vi conoscono bene e vi amano. I promoter sono decisivi per conquistare nuovi clienti e su di loro occorre focalizzarsi.

Chi “corre dietro” agli insoddisfatti rischia di aggiungere complessità e costi al proprio modello di business con il risultato che l’insoddisfatto spesso continua a rimanere tale.

Net Promoter Score: che cosa è?

Attraverso il Net Promoter Score è possibile calcolare il tasso di “passaparola” che i nostri clienti innescano, identificando i nostri promoter e distinguendoli dai “passive” e dai “detractor”.

P.I.N. (Praxis Intelligence Network) – brand di Italian Customer Intelligence – ha appena concluso un’indagine per una famosa insegna della ristorazione milanese che desiderava conoscere come fosse percepito il valore del marchio dai clienti. P.I.N. ha così intervistato oltre 3000 clienti in meno di una settimana.

Promoter e l’indagine di P.I.N

I risultati sono sorprendenti: molti di quelli che, da parte dell’azienda, si credeva fossero i motivi per i quali i clienti si recano nei punti vendita, non sono emersi dalle risposte degli intervistati! Questi, (parole loro!), amano frequentare i locali in questione semplicemente per un motivo principale e uno più marginale. Proprio sulla base di queste preziosissime indicazioni, il marketing aziendale ha ora a disposizione le indicazioni per conquistare sempre di più i suoi promoter, fidelizzandoli, così come i loro amici e colleghi.

Grazie al CHECK VOICE da poco concluso, la nota insegna della ristorazione milanese ha ora a disposizione un migliaio di indirizzi mail di clienti promoter. Con loro potrà così iniziare un dialogo più approfondito, conoscerli uno a uno per un’offerta sempre più mirata e particolare e, ultimo ma non ultimo, sviluppare un rapporto di fiducia sempre maggiore che inevitabilmente porterà i promoter a promuovere i locali, i prodotti e il brand in generale.

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