2020: L’ ANNUS HORRIBILIS DEI CORNER SHOP

Quale prospettiva permette una ripartenza?

Ho tanti bei ricordi della mia infanzia ma dovendo scegliere il più bello tra tutti non avrei dubbi: i mercoledì pomeriggio con il nonno. Il mercoledì, infatti, era il giorno del rientro pomeridiano, perciò veniva il nonno a prendermi a scuola e prima di riaccompagnarmi a casa c’era una tappa fissa a metà del viaggio: il negozio di caramelle. L’entusiasmo partiva già dal mattino. Le ore di lezione letteralmente volavano e tutta la giornata era inebriata dal pensiero del dolce evento pomeridiano. Iniziavo fantasticando in classe su ogni momento che avrei sperimentato: l’ingresso nel negozio, il volto della commessa che mi porgeva il sacchettino che avevo l’onore di riempire, i recipienti strabordanti di ogni genere di leccornia multicolore e l’occhio che velocemente scandagliava gli scaffali alla ricerca delle novità non ancora provate…

Poi, ad un certo punto della giornata, la campanella della fine lezione suonava e ciò su cui avevo fantasticato, per le precedenti ore, iniziava a prendere forma: il nonno all’uscita, lo sbrigativo saluto ai compagni di classe, l’impazienza nel percorrere il breve tratto di strada che divideva la scuola dal negozio. Ecco, finalmente si arrivava al tanto agognato momento: l’ingresso nel negozio. Il profumo di cioccolata mi inebriava appena si apriva uno spiraglio della porta e poi la magia sognata, attesa, pregustata avveniva fino al più piccolo dei dettagli senza mai deludere…mai.

A questo punto vi starete chiedendo cosa c’entra questa mia memoria d’infanzia con il titolo di questo articolo?

Il 2020 verrà ricordato da tutti come l’anno della crisi sanitaria e del lockdown. Tra le tante ferite provocate dalla crisi sanitaria si annoverano anche i gravi problemi creati ai tanti negozi di quartiere (corner shop) che, non potendo alzare più le saracinesche, vedevano aggravarsi ulteriormente una situazione, magari già sofferente, a causa della pervasività dell’eCommerce. Ma quando finalmente potremmo lasciarci alle spalle la crisi sanitaria e si potrà ripartire? La vera domanda sarà: “Come?”. Magari le abitudini saranno cambiate e, o per paura o per pigrizia, le persone continueranno a comprare online. E quindi?

Qui entra in gioco la mai storia! Il primo ingresso in un negozio di caramelle o di giocattoli resta indimenticabile in ciascuno di noi. Per il bambino quell’emozione diventa unica e irripetibile, sperimentabile ogni volta che si varca quella soglia. I profumi, le immagini, il desiderio di scoprire cosa c’è sugli scaffali, questa emozione non è ricreabile tramite uno schermo e non lo sarà mai (indipendentemente dalla categoria merceologica venduta). Inoltre, è indiscutibile che per alcune tipologie di negozi sia più facile differenziarsi e rendere unica e indimenticabile la visita di ciascun cliente, ma bisogna ricordare che questa è una possibilità per tutti. È qui che sta la forza strutturale dei corner shop, ed è adottando questa prospettiva che si vede una possibilità di ripresa.

Ovviamente, con questa suggestione non ho la presunzione di avere risolto la vita a nessuno dei tanti commercianti che dovranno affrontare la grande sfida della ripartenza. Ritengo però che queste suggestioni possano aprire gli occhi dei tanti che vedono già i negozi tradizionali come una realtà anacronistica, dimenticando che qualcosa da dire ancora ce l’hanno, si tratta solo di schiarirsi la voce.

#see#you#soon

Cosimo Locatelli

 

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