VIRGIN MEDIA E IL TOUCHPOINT CHE NON TI ASPETTI!

Si sa, quando si cercano nuove figure da inserire nella propria realtà lavorativa, alcuni profili si adattano meglio di altri. Dopo un accurato lavoro di selezione dei curricula, un altrettanto accurato lavoro di interviste e colloqui, si procede a trattenere alcune persone e a rifiutarne delle altre. Perfetto. La dinamica è questa. Ma che ci crediate o no, le persone rifiutate possono avere delle pesanti ripercussioni sullo sviluppo del vostro business. Ma come? Quale potere potranno mai avere, se nemmeno sono autorizzati a entrare nell’azienda?

Vediamo a questo proposito cosa ha scoperto Graeme Johnson qualche anno fa, quando era responsabile dei Servizi del Personale in Virgin Media. Nel 2014 ha utilizzato il NPS per vedere se una cattiva esperienza in fase di reclutamento avesse una ripercussione sull’azienda. Quando ha guardato le cifre, ha visto con grande sconforto e stupore che delle 140.000 candidature ricevute ogni anno, un numero significativo di persone, rifiutate durante il processo di selezione, sentivano di avere avuto una cattiva esperienza con il brand, tanto da abbassare il punteggio del NPS a -29%!

Johnson ha dunque verificato quanti dei candidati rifiutati erano clienti di Virgin Media ed è stato in grado di attribuire un valore economico a quello che stava accadendo, in base al fatto che questi candidati/clienti stavano per lasciare Virgin Media. Numeri alla mano, questo il calcolo: considerando 123.000 candidati rifiutati ogni anno, di cui il 6% annulla l’abbonamento mensile a Virgin Media, in seguito a una brutta esperienza in fase di reclutamento, si avrebbero circa 7.500 cancellazioni che, moltiplicate per la tassa di abbonamento di £ 50 (€ 58) per 12 mesi, danno come risultato che Virgin Media stava perdendo 4,4 milioni di sterline all’anno, l’equivalente di 5,1 milioni di euro (Fonte: LinkedIn). Davanti a tutto questo, Virgin Media ha investito per sviluppare Volt (Clicca qui), un nuovo Portale dedicato non solo a migliorare l’esperienza dei candidati rifiutati, ma a offrire un’esperienza migliore a tutte le persone che si coinvolgono nel processo di reclutamento.

We wanted to get a reputation in the industry for not just being the listening telecom business, but a business that listens and acts. And that evolved into how we can support and help people throughout the recruitment process. Even if they don’t get a job at Virgin Media, they’ve invested a lot of time and effort into the recruiting process, and the last thing we want them to do is leave with a bad taste in their mouth.”– Neil Chivers, Virgin Media

Volt aiuta i candidati rifiutati a identificare le lacune di profilo e a suggerire le modalità per colmarle, dà consigli su come ottenere il lavoro per cui ci si candida, insomma, pur non essendo consulente del lavoro, Virgin Media si pone come partner per i suoi candidati rifiutati dicendo: “Vogliamo davvero che troviate lavoro”. Grazie a tutto questo processo di approfondimento, osservazione e attenzione all’esperienza, Virgin Media ha trovato un altro (inaspettato) touchpoint strategico per fidelizzare i suoi clienti. Mai abbassare la guardia, ma tener conto di tutti i fattori.

Every single person has a direct impact on how people feel and think about the candidate experience, which then has a direct impact on how they feel about the Brand.”Dave Hazlehurst, Ph. Creative