NASHI ARGAN E LA LEGGEREZZA CHE VIENE DA LONTANO

Notizie da una fan … dei propri capelli

È necessario partire da una premessa fondamentale: io adoro i capelli. Mi piace curare i miei, averli sempre in ordine e sentirmeli belli. Ma mi appassionano anche quelli delle altre donne: li osservo, li valuto, li ammiro e spesso li critico; in ogni caso, quando vado in giro, i miei occhi cadono sempre lì. Ma non solo. Una buona parte della mia esistenza (preferisco non svelare quanto tempo al giorno, altrimenti rischio il ricovero coatto) la passo a guardare siti, app, social, qualsiasi mezzo tecnologico che proponga pettinature, tinte, tendenze. Chissà perché ho questa fissa. Ho proprio l’idea che, per una donna, la cura dei capelli debba essere il primo aspetto della propria bellezza. Ho letto su riviste specializzate che, attraverso i nostri capelli, in qualche modo parliamo a noi stessi e agli altri: beh, se questo corrisponde al vero, io ho un dialogo intensissimo sia con me stessa che con il resto del mondo femminile! Affermano che ogni scelta su taglio, colore, pettinatura, fornisca segnali inconsci sulla personalità e sugli stati d’animo di ciascuno di noi. Quanto ci sarebbe da indagare su di me allora!

Sono poi, inevitabilmente, fanatica di prodotti per capelli: sono sempre alla ricerca di nuovi shampoo e balsami che me li rendano belli, morbidi, facili da pettinare e durevoli. Sono molto esigente, e rimango entusiasta se trovo prodotti in grado di farmi apparire il più a lungo possibile come se fossi appena uscita dal parrucchiere.

Bene, svelata questa mia intima debolezza, ora vi racconto l’esperienza meravigliosa che ho vissuto.

Era un sabato e giravo a Milano per i negozi di City Life Shopping District. Casualmente (l’avverbio è ironico!), sono rimasta attratta da un Salone di Parrucchieri, il “Nashi Salon” e mi ha pervaso una voglia irresistibile di entrare.

Si è subito avvicinato un ragazzo, che con fare affabile si è offerto di presentarmi i prodotti Nashi Argan. Mi ha illustrato in modo affascinante le potenzialità dei loro prodotti per capelli, realizzati con ingredienti esclusivamente naturali, quali l’olio di argan e quello di lino. A suo dire, se avessi provato i loro prodotti, non avrei potuto più farne a meno. E così, con una mossa assolutamente strategica, mi ha regalato i campioncini di shampoo e balsamo.

La sera stessa, a casa, li ho provati. Da subito, mi ha colpito il profumo, divino. Incredibile poi il risultato dopo averli asciugati: leggeri e morbidi come seta. Da non trascurare anche la facilità con la quale mi sono fatta la piega, al termine della quale avevo i capelli più sani, più belli e più soffici che mai. È proprio l’olio di Argan che conferisce queste caratteristiche di morbidezza impareggiabile: esso è estratto infatti dai semi della pianta di Argania Spinosa, nota e valorizzata per le sue proprietà nutritive, cosmetiche e medicamentose… Le foreste di Argania si estendono per circa 800.000 ettari a sud del Marocco e l’UNESCO ha dichiarato l’area riserva della biosfera: ammetto che mi dà una certa soddisfazione, seppur per via mediata, sapere che anche l’UNESCO è scesa in campo per difendere i miei capelli!

So che è difficile da capire, ma il portare in giro dei capelli morbidi e soffici conferisce una esperienza di leggerezza che si rivela un potente antidoto alle pesantezze inevitabili del quotidiano.

Ho anche scoperto che non sono la sola ad essere “ghiotta” di prodotti a base di olio di Argan: anche le capre, note per essere sveglie forti e scattanti (come Vittorio Sgarbi ricorda spesso…) si arrampicano sui rami della Argania Spinosa per cibarsi dei suoi preziosi frutti e semi. Insomma, quando un prodotto è di alta qualità, viene da lontano: la coltivazione di questa pianta è infatti secolare, racchiusa in questa area di mondo che produce ben 4000 tonnellate di olio di Argan, praticamente tutte esportate.

Promoter convinta quindi di Nashi Argan, faccio volentieri il mio lavoro di passaparola gratuito a cominciare dalle lettrici di News and Customer Experience!

La disciplina della customer experience è nata e si è sviluppata negli Stati Uniti dove la concezione del cliente è sostanzialmente di tipo giuridico. Occorre promettere ex ante al cliente uno standard e realizzarlo davvero in ogni "touchpoint" pena: immediato rimborso! Francesca unisce la dimensione dei suoi studi giuridici con quella di appassionata osservatrice del lifestyle in molte sue espressioni: questo mix fa di lei un'esigente e al contempo entusiasta storyteller del customer journey.