MATRIMONIO TRA COLOSSI

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Starbucks ed Ele.me, l’ente di distribuzione food di Alibaba, hanno stretto un accordo per un servizio di delivery di caffè e snack ai consumatori cinesi a partire da dicembre 2018. Contattato dalla CNBC, un portavoce di Alibaba ha dichiarato: “Alibaba e Starbucks stanno esplorando nuovi modi per approfondire la partnership a lungo termine in Cina”. Starbucks, invece, non ha risposto alla una richiesta di commenti.

Negli ultimi giorni Starbucks ha fatto segnare entrate e utili fiscali (terzo trimestre) che hanno superato le stime di Wall Street. La Cina è stata il principale motore di crescita dell’azienda, ma le vendite nello stesso paese sono diminuite del 2% durante l’ultimo trimestre, rispetto agli aumenti del 4% e 6% nei due periodi precedenti. Starbucks aveva così dichiarato che avrebbe iniziato a testare nuove opzioni di consegna a Pechino e Shanghai, a partire dal 2019, con l’obiettivo di aumentare le vendite degli store.

I segnali per questa nuova partnership erano nell’aria, annunciati da figure di spicco di Starbucks: “Permettetemi di assicurarvi che il nostro nuovo servizio di consegna rispetterà gli elevati standard che i nostri clienti in Cina si aspettano mentre espandiamo la nostra attività nel paese“, ha dichiarato Belinda Wong, CEO di Starbucks China. In effetti, anche il presidente esecutivo uscente di Starbucks, Howard Schultz, ha accennato a una potenziale partnership con Alibaba di Jack Ma all’inizio di luglio, che avrebbe aiutato l’azienda ad aumentare le sue vendite di caffè online in Cina.

Starbucks sta, nel frattempo, affrontando una crescente competizione in Cina, in particolare dalla start-up Luckin Coffee, che ha recentemente raccolto $200 milioni dagli investitori. La start-up ha iniziato la sua attività all’inizio di quest’anno e vende caffè on-demand attraverso la sua app, consegnandolo a casa o in ufficio dal cliente in 30 minuti o meno. Gli ordini che richiedono più di mezz’ora sono gratuiti! Luckin ha 660 punti vendita in 13 città cinesi, rispetto ai più di 3.300 negozi di Starbucks.

 

La battaglia del Fast Casual è iniziata anche in Cina e, come abbiamo approfondito in “Aspettando Starbucks“, si giocherà tutta nella conoscenza del cliente e nella progettazione, per lui, di un’esperienza superiore, che superi sempre le sue aspettative. Nel frattempo i colossi come Starbucks lanciano segnali di forza inequivocabili: dalla partnership con Starbucks in Cina, all’imminente apertura della prima Roastery a Milano.