Villa Sandi lancia un nuovo modo di vivere l’aperitivo
Ho avuto la possibilità di partecipare ad una visita guidata, culminata con un’ottima degustazione di vino, della nota cantina Villa Sandi. È un’eccellenza nel territorio veneto e produce uno dei vini frizzanti più famosi del mondo: il prosecco. Villa Sandi è innanzitutto un luogo meraviglioso immerso tra le colline della Marca Trevigiana. È anche un ammirevole edificio in stile palladiano che risale al 1622 ed ospita la sede dell’azienda, guidata da Giancarlo Moretti Polegato.
Ho potuto prenotare la visita telefonicamente, con una grande disponibilità da parte del personale. Raggiunta la sede, la guida (attenta a tutte le norme di sicurezza) ha condotto il gruppo nei luoghi sotterranei che conservano le bottiglie di vino. I corridoi che abbiamo percorso, oltre ad essere estremamente affascinanti, raccontano di una storia passata risalente alla Seconda Guerra Mondiale: erano utilizzati per trasportare i rifornimenti alle truppe, in modo tale da non essere rintracciati dai nemici durante gli spostamenti. Oggi quei corridoi vegliano su più di un milione di bottiglie.
Alla fine di un’esperienza così bella come si può vincere la nostalgia? Il luogo, il vino, la bellezza del territorio sono stati insuperabili, tanto che me li sarei voluti “portare a casa”.
Ecco allora la novità: Villa Sandi, a causa, o forse grazie al distanziamento sociale, ha pensato ad una nuova formula di degustazione #CondividiamoUnApe: l’aperitivo in diretta streaming che si può condividere con chi vuoi. Lo si può fare comodamente da casa ed è estremamente semplice, basta ordinare il Kit aperitivo composto da una bottiglia di Prosecco Superiore Millesimato DOCG e da due confezioni di “Pan Da Vin” (un pane da degustazione pensato dagli studenti della scuola professionale DIEFFE di Valdobbiadene) per “accompagnare il bicchiere”.
Tale proposta lancia una nuova modalità di gustare l’aperitivo, potendolo condividere con i propri amici e parenti anche lontani, non solo nel periodo della quarantena, ma sempre, avvicinando le persone con cui si desidera brindare, anche quando non è possibile incontrarsi. In tal modo passa la nostalgia, anche se la bellezza del luogo resta inestimabile e soprattutto insostituibile.