#IO RESTO ALL’ESSELUNGA

Quando la quarantena sarà finita, rimarrò fedele al brand

Stiamo vivendo in un periodo senza strette di mano… molti clienti si sentono in difficoltà, specialmente nei centri che generano assembramenti. Oggi le nuove agorà sono i supermercati, che accolgono masse di clienti schivi e nervosi che si muovono disorientati. Sono nate alcune app per poter contare il numero di persone in coda. Ma questo non diminuisce la diffidenza e la difficoltà di chi si imbatte nella spesa settimanale. Quindi, in che modo la Shopping Experience può aiutare in un momento di difficoltà? Molte catene di supermercati si stanno domandando in che modo possono aiutare i propri consumatori a vivere la spesa in modo efficiente e sereno.

Ormai anche le leggi ci impongono di adottare delle misure di sicurezza che ci obbligano ad attendere, mettendoci in coda, fuori dal supermercato alla distanza di un metro l’uno dall’altro. Ma avete notato quello che ci sta accadendo intorno, sono solo norme di sicurezza? Oppure esiste anche un’attenzione da parte delle grandi catene su come offrire un’esperienza sicura ed efficiente?

Sono stato a fare la mia spesa settimanale all’Esselunga, la nota ed insostituibile catena di supermercati lombarda. Mi trovo in coda, in attesa di poter entrare nel supermercato e resto davvero sorpreso dell’attenzione da parte dello staff della security e del personale dello store.

Una volta superato il momento della coda, finalmente sono entrato nello store. Mi dirigo immediatamente verso la zona dei carrelli e lì trovo il primo segno di attenzione nei miei confronti… Di fianco ai carrelli si trova immediatamente un distributore con il disinfettante per le mani ed una scatola con i guanti di plastica da poter indossare per prendere il carrello.

Subito un addetto della security mi ha indirizzato verso la fila, accompagnandomi con gesti e sguardi verso la direzione giusta.

Mentre attendo in fila mi trovo accanto al desk delle casse, lì un ragazzo sta per iniziare il proprio turno e gli danno un camice pulito, ancora imbustato, con indicazioni precise su come indossare la mascherina e disinfettare le proprie mani, prima di iniziare il proprio turno… forse non è un caso che abbiano deciso di compiere questa operazione di fronte alle persone in fila… alla debita distanza ovviamente, ma ho avuto la percezione di essere al sicuro, di essere nel posto giusto, dove poter effettuare la mia spesa. Ho subito pensato… sono in buone mani.

Nel frattempo, quasi come un vigile, un altro addetto alla security limita l’ingresso all’interno dello store, rassicurando e scambiando battute con chi si trova in coda.

Una volta dentro lo store, mi capita un’altra cosa inaspettata, un’addetto, nel corridoio principale, indica alle persone dove poter trovare ciò che cercano… è davvero una banalità, ma questa figura, preparatissima… consente di ridurre il tempo di permanenza all’interno dello store, velocizzando, così, ulteriormente l’acquisto.

Non mi sono mai sentito così guidato e soprattutto al sicuro, in uno spazio così affollato e “potenzialmente” pericoloso. È un’esperienza che supera le mie aspettative, mi ha fatto tornare a casa più sereno, certo di non essere da solo, con qualcuno che pensa a me, alla mia salute e al mio tempo. Questa esperienza mi fa desiderare di tornare all’Esselunga, perché la percepisco come un luogo sicuro, affidabile ed efficiente. Non credo che mi dimenticherò di te, cara Esselunga, tornerò da te anche dopo la pandemia, perché mi hai dimostrato, ancora una volta, di saperti prendere cura di me oltre le mie aspettative.

Consultant di Praxis Management e Contributor di News & Customer Experience. Studia l’applicazione della Customer Experience nel settore dell’Arte, della Cultura e della Comunicazione. Nasce a Venezia nel 1994, frequenta il Liceo Classico, si laurea nel 2016 presso l’Università Bocconi in Economia. Affronta il mondo della comunicazione e del marketing con esperienze trasversali in diversi media (Web TV, Radio, Giornalismo). Inoltre, fonda una delle associazioni studentesche più attive in università: “BFood-Bocconi Students Food Association”. Prosegue gli studi magistrali in Storia dell’Arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ottenendo il massimo dei voti con lode con una tesi intitolata: “Arte Contemporanea Africana, nelle mostre internazionali e nei mercati dell’Arte: il ruolo del critico Okwui Enwezor e l’opera di El Anatsui”. Si avvicina al mondo dei mercati dell’Arte grazie ad una breve esperienza di formazione presso il Sotheby’s Institute of Art di Londra ed in seguito presso la sede milanese della Casa d’Aste Wannenes. mail: andrea.telesca@praxismanagement.it