QUANDO E’ ORA DI CAMBIAR ARIA? TE LO DICE FYBRA…

Igiene dell’aria e delle superfici in tempi come questi

Negli ambienti chiusi e affollati, come nelle aule scolastiche, ma anche in uffici e abitazioni, l’aria che respiriamo si deteriora velocemente, e virus e batteri circolano più velocemente aumentando il rischio contagio. La start up di Milano FBP (Future is A Better Place) ha inventato e brevettato un modo ingegnoso di limitare questo fenomeno. Si tratta di Fybra ® (www.fybra.co), un sensore di qualità dell’aria basato su un algoritmo di machine learning. Questo, infatti, attraverso un’analisi dei parametri ambientali di uno specifico ambiente, impara nel tempo il comportamento della qualità dell’aria restituendo in via predittiva un segnale corrispondente ad un comportamento da attuare sulla ventilazione della stanza. Nelle classi di alcuni istituti di Milano e nel Varesotto è già attivo da mesi, così come in uffici pilota a Milano, Varese, Bolzano, Rimini, ed ha ottenuto risultati brillanti in termini di concentrazioni di inquinanti.

In pratica l’algoritmo, sulla base di una combinazione di calcoli termofisici e fluidodinamici, attiva una luce quando è il momento di aprire la finestra, e calcola il tempo ottimale di apertura, indicando poi il momento ottimo di chiusura (per evitare sprechi di calore ed energia).

Fybra è stato premiato lo scorso gennaio come migliore innovazione nel mondo dell’edilizia sostenibile alla Fiera Klimahouse 2020, dove ha anche ottenuto il premio speciale Casaclima (per la prima volta una azienda vince i due premi contemporaneamente). Il nome, Fybra, sta per “For Young Brains”, perché basato sugli studi che associano ad una migliore qualità dell’aria migliori performance di apprendimento e lavorative, oltre ad un minor tasso di assenteismo per minori problemi di salute legati alla trasmissione di malattie per via aerea.

E’ poi scattata l’emergenza Coronavirus, la chiusura di scuole e uffici ed il lockdown che stiamo vivendo.

A far fronte a tale situazione, il Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento indoor dell’Istituto Superiore di Sanità ha rilasciato una serie di raccomandazioni sull’igiene dell’aria e delle superfici negli ambienti chiusi, ed il ricambio dell’aria ottimizzato è la prima voce, perché considerata cruciale come buona prassi. Gli ideatori di Fybra si sono attivati ed hanno aggiunto svariate linee di calcolo all’algoritmo per potenziarlo, aggiungendo la possibilità di favorire un ricambio d’aria rafforzato finalizzato ad una superiore dispersione di inquinanti indoor, e quindi di batteri e virus. Si tratta in sostanza di una ridefinizione della relazione di equilibrio tra qualità dell’aria e comfort termoigrometrico (ad esempio la temperatura che raggiunge un ambiente). Il potenziamento dell’algoritmo ha privilegiato in maniera specifica la prima, riducendo i vincoli imposti dalla seconda.

I dati raccolti vengono poi messi a disposizione degli utenti: le scuole lo usano come strumento di didattica digitale nelle materie scientifiche per esperimenti, elaborazione dati, grafici e analisi di ogni genere. Gli uffici e le abitazioni monitorano la salubrità dei propri ambienti e attuano in maniera mirata pratiche ad oggi considerate essenziali per un corretto approccio all’ambiente chiuso, anche in epoca di nemici invisibili e pandemie.

Ultima nota interessante dal punto di vista della esperienza di utilizzo: Fybra non è venduto, ma concesso in comodato d’uso gratuito. Si paga solo la fee mensile per il monitoraggio dei dati, e quando ci si stanca, o se non si apprezzano miglioramenti, viene rimosso senza costo alcuno e senza penali. Un modello semplice e trasparente di economia circolare (un dispositivo, fatto tra l’altro tutto di materiale riciclato, ha una vita utile molto più lunga).

Complimenti agli ideatori, ulteriore spunto di creatività e stimolo per la ripartenza in questi momenti difficili. Se volete saperne di più visitate il sito www.fybra.co