ESISTE FAST FASHION SENZA E-COMMERCE ?

La catena irlandese ha aperto, sabato 7 luglio, il nono store negli Stati Uniti, precisamente presso il King’s Plaza Mall a Brooklyn, New York.

Uomo, donna, bambino, oltre a cosmetica e prodotti per la casa in uno store davvero bello – definito dalla critica “contemporaneo e ottimista” –  con 56 camerini, accesso WiFi e quattro aree di ricarica per i clienti, dimostrano la sistematica ricerca dell’innovazione in Primark nella direzione della sua tradizionale promessa di essere la catena al contempo per le famiglie, di tendenza e low cost.

Primark, divisione di Associated British Foods PLC, non vende on-line, affermando che non è economicamente vantaggioso dato il livello basso dei suoi prezzi e di questa scelta ne fa addirittura un argomento di marketing anche negli USA.

Certo l’e-commerce è una leva fondamentale per la conoscenza del cliente anche off-line, ma Primark trova evidentemente altre vie per assicurare una esperienza low cost e al contempo sempre nuova e “contemporanea” ai propri clienti, alla luce anche dei risultati definiti “incoraggianti” nel mercato americano da George Weston, CEO di AB Foods che, fra l’altro annuncia l’apertura nell’anno corrente di altri due store in Usa sempre nella “East”.

“Low” è – in linea con quanto lui stesso raccomanda ai Suoi manager – il profilo che vuole tenere George, che dichiara solo “incoraggianti” gli ottimi risultati degli store in USA e si affretta ad aggiungere all’intervistatore dell’agenzia Reuters: “Continuiamo a imparare…Ma è ancora molto presto!“.