Dimmi come deleghi e ti dirò chi sei! /2

La delega è un principio:

  • organizzativo perché rende più efficienti i processi lavorativi.
  • Formativo perché fa crescere professionalmente i collaboratori.
  • Innovativo perché spinge le persone a trovare, proporre, realizzare soluzioni dando fondo alla propria creatività.
  • Imprenditoriale perché “obbliga” a raggiungere obiettivi con risorse limitate utilizzando tutta la propria intraprendenza.

Teniamo a mente questa definizione per rispondere ad una ad una alle ragioni della non-delega confidate da alcuni imprenditori e manager che vi avevamo mostrato nella prima parte dell’articolo.

  1. “Non delego perché non ho collaboratori all’altezza dei compiti, degli obiettivi e delle responsabilità che mi competono!”

La delega è proprio l’operazione aziendale che più fa crescere i collaboratori.

  1. “Non delego perché la parte dei compiti e degli obiettivi che vorrei delegare è cosi connessa al resto dei miei compiti ed obiettivi che non è separabile ed affidabile ad altri”.

Occorre semplicemente che il collaboratore cui delegare si immedesimi con la totalità degli obiettivi/responsabilità/compiti del delegante, cosicché egli potrà gestire parte di compiti connessi ad altri che gestiscono altre persone.

  1. “Non delego perché serve troppo tempo a spiegare e faccio io che faccio prima, perché non ho tempo”.

Non c’è tempo perché non si delega e quindi c’è ancora meno tempo. È un circolo vizioso…

  1. “Non delego perché sono io che devo rispondere (al mio capo, al mio CdA, ai miei soci…) dei compiti, degli obiettivi e delle responsabilità specifiche che mi hanno assegnato e quindi di certo non posso perdere il controllo”.

Delegare non significa perdere il controllo.

DEFINIZIONE DI DELEGA: La delega è il processo attraverso il quale assegni ad altre persone l’incarico di svolgere delle attività e/o di raggiungere degli obiettivi e/o di assumere delle responsabilità specifiche. Il delegante mantiene la responsabilità ultima di tale attività, obiettivi, responsabilità specifiche (se il «delegato» fallisce, non potrai semplicemente dire «è colpa sua»).

  1. “Non delego perché se poi quello a cui delego fallisce, ne vanno di mezzo tutti”.

Presto ne andranno di mezzo tutti proprio se non si delega, perché i collaboratori non cresceranno e non potranno gestire complessità crescenti garantendo il futuro dell’azienda; il tempo – risorsa costosissima e sempre scarsa – si esaurirà in fretta e né capo né collaboratore potranno esercitare fino in fondo la propria responsabilità rendendosi così complici del fallimento che tanto preoccupa chi per questo motivo non delega.

  1. “Non delego perché se poi quello a cui delego diventa più bravo e veloce e più a buon mercato di me, io che farò?”.

Nessun allenatore vincente viene mai licenziato, ogni manager bravo a delegare fa carriera e viene riconosciuto da molti come maestro e leader, anche da quelli “più bravi” di lui.

  1. “Non delego perché i miei collaboratori non si immedesimeranno mai come me negli obiettivi aziendali”.

Una delle maggiori cause per le quali le persone non si immedesimano negli obiettivi aziendali è perché non partecipano al loro raggiungimento secondo compiti e responsabilità crescenti… In una parola: non ricevono deleghe impegnative.

  1. “Non delego perché sono vent’anni che guido io e star nel sedile di destra mi fa venir l’ansia e sto male…”.

Il fatto che non si sia mai delegato efficacemente per anni e anni, non è un buon motivo per continuare a non delegare.

 

2 CONTINUA

 

Partner di Praxis Management, società di consulenza milanese. Da oltre vent’anni anni è impegnato nel retail dei migliori brand del lifestyle nei settori della moda, del food e del design. L’attenzione crescente per i temi relativi al Cliente ha generato in lui un interesse approfondito sul tema della Customer Experience, che lo ha portato a costituire Italian Customer Intelligence e a sviluppare importanti relazioni internazionali sul tema. Il brand, che raduna partner con diverse competenze, sostiene le aziende a progettare, offrire e portare in tutto il mondo una Customer Experience superiore: in una parola, a entrare davvero “nell’Era del Cliente”. mario.sala@praxismanagement.it