21 STELLE MICHELIN DALLA PARTE DEL CLIENTE

Un’intervista al grande chef Alain Ducasse lascia presagire una “svolta cliente-centrica” anche tra le star della ristorazione

Fino a poco tempo fa, solo i piccoli ristoratori o gli chef meno conosciuti al grande pubblico, sopperivano la loro mancanza di notorietà con una capacità straordinaria di prestare attenzione verso i propri clienti. Oggi, invece, anche le star della ristorazione mondiale sembrano aver capito che non sono più loro al centro del proprio successo, ma il mantenimento di quest’ultimo è il frutto di una strategia che si forma e cambia in relazione alla capacità di sapersi confrontare con il proprio Cliente.
A dimostrarlo è questa intervista  (clicca qui) rilasciata recentemente sul più importante giornale francese, Le Figarò, da un fuoriclasse del settore, Alain Ducasse (21 Stelle Michelin in carriera!), che ha deciso di accettare la sfida di cambiare il paradigma con il quale ha fatto la sua fortuna. Infatti, nei suoi quattro bistrot parigini, ha scelto di rendere più accessibili i grandi vini francesi, scegliendo di ridurre il suo margine di profitto sulla vendita del prodotto e venire incontro, così, a un messaggio tacito della clientela che sceglieva, anche quando poteva permetterselo, di non acquistare le etichette più blasonate. Per di più, nella stessa intervista, lo stesso Ducasse afferma che i grandi Chateaux francesi saranno pronti a seguirlo.

Il messaggio di Ducasse, come quello di altri grandi nomi del settore che hanno scelto di cambiare il loro paradigma, tanto per intenderci, deve farci capire che mettere il Cliente al centro, non significa adularlo e adescarlo, ma significa invece, ascoltarlo e renderlo padrone dei propri acquisti, condividere con lui gli stessi fini, ovvero profitto e soddisfazione per entrambe le parti.

La soddisfazione del Cliente è l’arma più potente per combattere i competitor. Il sorriso del Cliente è l’indicatore del successo.

Business angel seriale dal 2009, dopo aver lasciato la direzione del prestigioso Caffè Pedroccchi di Padova. Investe in ogni situazione intraveda una storia vera. Per lui raccontare è un dovere, condividere una esigenza e coinvolgere un valore da cui fa partire ogni suo business. Scoprirete conoscendolo che probabilmente il suo lavoro è una scusa o un trucco, probabilmente l'ennesimo stratagemma per coprire un vizio, un lussurioso modo di vivere e di conoscere: il vino, i territori, i ristoranti, gli chef, la cucina... di anticipare quel Paradiso che brama.