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FERRERO LANCIA “FACE OF KINDER”

A Natale tutti i bambini possono essere il volto di Kinder Cioccolato

È il 1968 quando il primo prodotto Kinder fa la sua comparsa tra gli scaffali delle botteghe, degli spacci e degli appena nati supermercati italiani. Si tratta di una barretta di latte e buonissimo cioccolato, semplice e di piccole dimensioni, come piccoli sono i consumatori a cui il prodotto è destinato. Questo dolce snack, difatti, è stato pensato da Michele Ferrero – un intraprendente pasticcere del Piemontese – per essere in tutto e per tutto a misura di bambino. A tal proposito, su www.kinder.com possiamo leggere: «la barretta di Kinder Cioccolato […] ha la dimensione ideale per la mano di un bambino permettendo ai genitori di fornire ai propri figli una piccola porzione di cioccolato».

Da sempre, uno dei tratti più distintivi di questo prodotto sta nel packaging. Fin dalle prime edizioni, infatti, sulla scatola delle barrette appare la foto di un bambino, occhi brillanti e sorriso vispo. Ciò per dare forza all’idea che il target per cui è stato ideato lo snack con «più latte e meno cacao» sono proprio i piccoli. Del resto, come dimenticare Günter Euringer? È questo il nome del bambino tedesco che per 35 anni è stato il testimonial del Kinder Cioccolato. Un particolare degno di nota è che Ferrero aveva scelto un volto della Baviera poiché “kinder” è la traduzione in lingua tedesca della parola “bambino”. Recentemente, però, il viso di Günter Euringer è stato sostituito da quello di un piccolo italiano: Matteo Farneti.

Tuttavia, in questi giorni, in occasione delle festività natalizie, sta accadendo qualcosa di eccezionale. Fino all’8 gennaio, grazie alla campagna “Face of Kinder”, tutti bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni possono essere i protagonisti del packaging delle barrette più famose d’Italia.

Per personalizzare la scatola di Kinder Cioccolato saranno necessarie poche e semplici mosse: dopo aver effettuato la registrazione al sito www.kinder.it basterà selezionare una foto del bambino o della bambina, adattandola ad uno dei frame disponibili sul portale. Una volta fatto ciò, riceveremo una mail contenente il file personalizzato da stampare e le istruzioni utili ad applicare la speciale etichetta sul pack di Kinder Cioccolato.

In occasione delle feste, “Face of Kinder” è sicuramente un modo che il noto marchio ha trovato per restare il più vicino possibile ai suoi piccoli clienti. Tanto vicino da farli sentire non soltanto parte del packaging dei loro prodotti preferiti, bensì parte di una grande famiglia: quella di Ferrero.

Calandosi nei panni dei bambini, bisogna poi tener conto come “Face of Kinder” possa far sentire loro delle vere e proprie star o, se vogliamo, degli eroi. Partendo da tale pensiero, ciò che colpisce è come Kinder sia riuscita ad andare oltre il concetto del “We can be heroes, just for one day” cantato da David Bowie o l’idea dei 15 minuti di celebrità pronosticati da Andy Warhol. Sì, perché i piccoli dopo aver trovato sotto l’albero le barrette di Kinder Cioccolato firmate con il loro sorriso, potranno, certamente, conservare la speciale scatola nelle loro camerette per tutto il tempo che vorranno.

Che dire ancora: un bellissimo regalo di Natale, degli auguri molto particolari che Kinder ha fatto ai suoi piccoli clienti italiani e non solo. L’iniziativa Face of Kinder, infatti, ideata in Italia, è stata a diversi paesi dell’Est Europa, come Slovenia e Croazia.

LINEAVERDE A NATALE: TRA FAVOLA E MAGIA

In provincia di Bergamo – proprio vicino ad uno dei più importanti scali aeroportuali italiani – esiste un negozio che ogni anno si trasforma in un incantato villaggio di Natale: per i bergamaschi (ma non solo per loro) visitarlo ogni Dicembre è ormai una vera e propria tradizione natalizia!

LineaVerde (questo è il nome di questo piccolo angolo di Lapponia) nel periodo che precede le festività stupisce i suoi clienti con allestimenti sfarzosissimi che cambiano di anno in anno e vende addobbi di ogni genere e per ogni gusto.

Durante il resto del tempo invece vengono esposti articoli di arredo per il giardino.

Naturalmente, da bergamasca DOC anche quest’anno non ho saltato il mio appuntamento e al primo giorno libero mi ci sono fiondata piena di curiosità per quello che mi avrebbe atteso questa volta… ammetto che le mie aspettative, anche a questo giro, non sono state deluse!

Entrando ci immergiamo in una nuvola, o meglio in un tunnel pieno di morbide nuvole di cotone e alberi bianchi in cui un candido Babbo Natale ci accoglie in compagnia di una serie di orsacchiotti in viaggio su una slitta dorata. Superato il tunnel, tre enormi orsacchiotti di peluche immersi da cascate di lucine ci danno il benvenuto nella zona espositiva.

Lo spazio è suddiviso in ambienti diversi caratterizzati da un colore e un tema dominante: all’inizio troviamo l’ala per i bambini con lucine colorate, tende da indiani, e alberi di natale decorati con colori pastello e soggetti come dinosauri, renne, ballerine (rigorosamente glitterate) e giostre che, difficile da credere per come l’ho descritto, ci appaiono decisamente natalizie! Quello che più mi colpisce maggiormente però è una enorme mezzaluna argentata, che, con i suoi cristalli cangianti la fa da padrona nella sala, dandoci davvero la sensazione di essere dentro una favola… magari quella dello schiaccianoci che vedo in lontananza?

Mi dirigo proprio in direzione di un grande schiaccianoci quando il mio occhio viene colpito da un ambiente questa volta prevalentemente rosso: in un angolo Babbo Natale è seduto accanto al camino e legge le letterine che i bambini gli hanno lasciato, alle sue spalle una enorme ghirlanda piena di lucine fa da sfondo ad un folto gruppo di elfi intenti ad aiutare il grande signore barbuto. Il clima qui è quello del Natale più classico, più familiare e forse anche più retrò, il calore dell’atmosfera ci fa sentire a casa e risveglia i miei ricordi di bambina: rivedo i Natali passati dalla mia nonna e le tradizioni da lei tramandate.

Improvvisamente, svoltando l’angolo, ci ritroviamo in una foresta: il colore dominante è il marrone caldo, gli alberi di Natale sono addobbati con decorazioni boschive come foglie e ghiande brillantinate che fanno da cornice ad una serie di casette di legno contornate da cervi fatti di legnetti ed altri elfi. Questo ambiente è sicuramente frutto di un’idea molto originale e, per quanto bizzarra, davvero d’effetto perché evoca la bellezza della natura.

Cambiando sala dal caldo del marrone passiamo ad un bianco ghiaccio: un ponte giapponese circondato da orsetti polari ci conduce ad un gazebo in ferro battuto bianco in cui ruota un enorme Babbo Natale. Indovinate? Ovviamente anche lui bianco. Cascate di palline simili a fiocchi di neve e lucine dalle tonalità freddissime danno quel tocco in più che ci fa davvero sentire in mezzo ai ghiacci!

In ultimo, non dimentichiamo di essere a Bergamo, l’albero di Natale dell’Atalanta (seppur discutibile, ammettiamolo) ovviamente non può mancare!

A fine tour ho il cuore pieno e gli occhi luccicanti, naturalmente tra le mani reggo anche un sacchettino con qualche decorazione nuova che non mi sono lasciata sfuggire nonostante la mia mente, in quel momento, fosse tutto fuorché concentrata sullo shopping.

LineaVerde è quel posto in cui assaporare la magia del Natale a tutte le età!

NATALE ITALIANO A PARIGI

Quest’anno, il Natale, sarà un «Nuovo Natale»

Lo abbiamo capito tutti, da mesi.

Eppure, abbiamo proprio bisogno, tra tutto quello che il «Nuovo» ci sta insegnando, che certi oggetti, certi colori, certe dolcezze, certi profumi, rimangano identici a «quel prima»…

Parigi lo ha fatto! Per festeggiare questo «Nuovo Natale» non privandoci di Sognare all’Italiana, i Grandi Magazzini BHV di Parigi, in collaborazione con l’agenzia Italian Trade Agency, promuovono i prodotti italiani attraverso una selezione di iniziative, gastronomiche e culturali, che ci consentono di immergerci nelle delizie di sempre, passato, presente e futuro…

Presso la loro sede, nel cuore di Parigi, è stata creata un’area magnificamente dedicata ad un Osservatorio… dove viene festeggiato il Cinema Italiano!

Dal 12 Novembre al 31 Dicembre, in una grande sala, meravigliosa, dove i divani sono tutti colorati e gli alberi di Natale riscaldano i Cuori, si alterna la proiezione di films che hanno fatto la gloria del Bel Paese Italia. Si può riservare sul sito del BHV il proprio posto, e il film che si vuole vedere.

Quei Films, con i titoli incorniciati ed esposti come preziose tele in una galleria, «spalancano veramente i nostri occhi…ci proiettano in una «Nuova Nostalgia».

Anche se non si è ancora riservato il biglietto, e si passa per caso davanti all’entrata dell’Osservatorio con la testa piena di pensieri, non è possibile non fermarsi e non sentirsi immediatamente trasportati in quella parte di Noi, che tanto ci ha fatto vivere e ci fa ri-vivere…il Sogno Italiano. E così, ci si sente un Italiano a Parigi, proprio come nella commedia musicale del 1951, Un Americano a Parigi…

Tra i tanti films proiettati, Cinema Paradiso, il bellissimo film di Giuseppe Tornatore, del 1988, ci attende…con la musica di Ennio Morricone che incornicia quelle molteplici e belle emozioni che ci catturano per tutta la durata del film, come la prima volta che lo vedemmo.

Ma non solo…al BHV è stato disposto il servizio «garderie féerique» per i bambini… così le nonne (che potere immenso ha il nome «Nonna»!) possono occuparsi dei bambini, mentre i genitori fanno le loro compere.

C’è tanta Italia in questi Grandi Magazzini BHV Parigi, che si apprestano a vivere il loro primo «Nuovo Natale». I Panettoni, che fanno la corte dappertutto nel BHV, in tutti i piani, loro non cambiano mai! I Panettoni! Così come tutte quelle prelibatezze che compongono la selezione gastronomica…. e subito, un’illuminazione ci scuote!

La Cucina, e i suoi ingredienti, non cambiano. Che sollievo. I profumi sono tutti presenti. Tra panini ricchi di tutto quello che si può sperare da lontano (la mia mortadella non ha uguali), e i prodotti da bottega elegante disposti con provocante occhiolino… Mamma Mia…

Siamo talmente invasi da tutti questi colori e profumi italiani al BHV, che una domanda sorge spontanea: “Ma allora, per andare dove dobbiamo andare, da dove dobbiamo passare?!… Comparirà mica un vigile milanese ora!?

Eh sì! Perché tra Passato e Presente, c’è solo un passo da intraprendere…lasciamoci guidare da quello che stiamo vivendo.

«Non serve mica gridare per avere più attenzione. Le stelle stanno in silenzio, eppure c’è chi le guarda per ore».
Lascia che la vita accada.

E’ ORA DI PENSARE AL NATALE!

Come brand e catene si “devono” preparare…

Chain Store Age, l’autorevole rivista americana punto di riferimento per i retailers di tutto il mondo si sente di offrire 5 consigli per prepararsi alla stagione dello shopping natalizio. 

Consigli certo utili per tutti, ma addirittura decisivi per coloro che realizzano la maggior parte delle entrate nel periodo natalizio

Le esigenze di cui tener conto sono fra loro contrastanti: ottimizzare le vendite, ridurre al minimo i contatti con le superfici, garantire i distanziamenti.

Il primo consiglio è quello di replicare altrove l’esperienza del negozio installando tende nei parcheggi o in altre sedi aziendali o allo scopo rinvenute e affittate per il breve periodo. Condizione perchè questa soluzione sia vincente è avvertire i clienti in anticipo e disporre di POS mobili e affidabili.

Il secondo consiglio invita a concentrarsi sull’efficienza in negozio in modo da rendere la visita di ciascun cliente il più possibile utile. Viene suggerito in particolare di offrire assistenza ai clienti in coda, aiutandoli con informazioni chiare sull’ubicazione degli articoli o, addirittura, portare la merce al cliente senza farlo entrare in negozio. Anche lo shopping su appuntamento è utile, efficiente e può diventare un’esperienza unica per il cliente che ha tutte le attenzioni e si sente “aspettato”. Certo, occorre pianificare per tempo il tutto motivando il cliente con vantaggi nell’aderire all’opzione-appuntamento.  

Il terzo suggerimento non poteva che riguardare l’efficienza alle casse. Creare un’area di ritiro dei prodotti, favorire al massimo l’opzione “compro online e ritiro in negozio”, assistenti al pagamento con casse veloci in forma di auto-check out, snelliscono la coda, creano un un più veloce ingresso dei clienti in attesa e conferiscono all’aria che si respira in negozio un’atmosfera “smart”.

Il quarto suggerimento consiste nell’assecondare il cliente nel non provare la merce (ad esempio, provare i vestiti), assicurandogli un processo di restituzione veloce ed efficiente. Questo tranquillizza il cliente che “osa” acquisti con più facilità e meno pensieri.

Il quinto consiglio è davvero prezioso. Come fare per rendere personale la relazione col cliente in clima di distanziamento, mascherine e tutto ciò che scoraggia “avvicinamento” e “contatto umano”? Ecco alcuni possibili soluzioni per contrastare queste inevitabili situazioni “impersonali”:

  1. Utilizzare scontrini, ricevute, messaggi di testo, insegne di benvenuto, display, per creare un clima e un’atmosfera in linea coi valori del brand, dell’insegna e del “vecchio” modello di servizio.
  2. comunicazioni post-acquisto “intelligenti”. Non solo la “solita” comunicazione sulla soddisfazione dell’acquisto, ma ulteriori informazioni sul prodotto acquistato, approfondimenti, notizie utili e, naturalmente, altri articoli corredati all’acquisto effettuato.
  3. molte manifestazioni tradizionali delle festività natalizie saranno quest’anno negate (spettacoli, musica, concerti, manifestazioni, articoli tipici del Natale che si comprano per strada oppure ai mercatini) e i retailer potranno riprodurne – almeno in parte – negli store per far vivere l’atmosfera natalizia.
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