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2021

LE 3 COSE CHE HO IMPARATO QUEST’ANNO

1) SEI UN DEMOLITORE ACCIDENTALE?

Si cresce solo per l’entusiasmo dei nostri clienti verso la nostra impresa: non ci sono alternative a questa evidenza, per quanto sia difficile accettarla. L’ entusiasmo dei nostri clienti ha molto a che fare con l’entusiasmo delle persone che lavorano con noi, che li raggiunge – come un’onda arriva sulla spiaggia – nella forma di prodotti, servizi, idee, qualità delle relazioni, atmosfere e novità che lasciano a bocca aperta. Ma questo… lo sapevo già! Quello che ho imparato quest’anno è che, se vai a intervistare tutti questi “entusiasti”, scopri che sono diventati leader grazie ad altri leader! Se vuoi entusiasmare i tuoi clienti, quindi, fai in modo che i leader della tua azienda creino altri leader (e metti premi per questo!): persone che sanno allestire il palco per lanciare altri, invece che esibircisi sopra sempre e solo loro.

Ho visto imprenditori e manager cambiare stile di leadership in questa direzione suscitando entusiasmo fra le proprie persone… fino al cliente: grandissimi! (Leggi qui: “Leader che creano leader”).

Ma ho anche visto i demolitori accidentali: super leader preparatissimi e che davvero “sanno tutto” che, mentre si impegnano con intensità commovente a “salvare l’azienda” (per loro ogni fatto è gravissimo) e ad aver ragione ad ogni costo, fanno macerie dappertutto intorno a loro.


2) PER CREARE RICCHEZZA, SII GRATUITO

Encarta voleva fare l’enciclopedia più consultata al mondo e per questo ha investito somme da capogiro e coinvolto manager di primissimo ordine. È stata clamorosamente battuta da Wikipedia, ovvero da volontari. Contro i volontari, quelli che stanno su di notte per coltivare la loro passione, non c’è niente da fare: si perde sempre.

Non sto parlando di dilettanti, ma di volontari, che sono ben altra cosa. Coi volontari si vince sempre! Il volontario, nel seguire la sua passione, spesso diventa imprenditore carico di iniziativa, forza, genialità, efficienza e resistenza. Quando parti da ciò che alle tue persone piace fare e riesci a collegare questo a progetti e obiettivi (ovviamente non sempre ci si riesce ma… hai mai provato?), prendi un’altra velocità e un’altra forza. Il lavoro “gratis” vince sempre. Per esempio, penso a quanto e immenso lavoro gratis fanno certe persone per creare, nei loro gruppi, un’aria che si respira positiva, stimolante e divertente: quante attenzioni, quante iniziative nascoste e viste da nessuno, quanta intelligenza, quanto realismo, quanta conoscenza! Nessuno è pagato per il lavoro di tenere buona l’aria che si respira in azienda, ma senza questa aria non si raggiunge nessun obiettivo significativo. È un lavoro nel lavoro, è un’impresa nell’impresa. Cioè: senza questo lavoro gratis non esisterebbe nemmeno il lavoro pagato, perché il primo sostiene in tutto il secondo.

Se andiamo all’istante iniziale in cui l’imprenditore immagina la sua impresa non troveremo mai (ne ho intervistati a centinaia) un calcolo (questo viene dopo), ma sempre un istante “gratis” fatto di stupore, bellezza, meraviglia e prospettiva. È questo che mobilita tutto il resto. Questo vale per i Del Vecchio, gli Armani e i Ferrero così come per il fruttivendolo sotto casa, noi compresi. Molti imprenditori di successo si prodigano nel sostenere opere di carità: è il riconoscimento che essi fanno a quell’istante di gratuità che per tutti loro c’è stato all’inizio della loro impresa. E, affinché la loro impresa vada avanti, c’è bisogno come il pane anche nel presente di… volontari! Il volontario, nei confronti della sua passione, è un amante esagerato perché, come fa ben capire niente di meno che sant’Agostino, chi ama esagera.


3) COME I SALMONI, NUOTA CONTROCORRENTE

Occorre fare come i salmoni e risalire la corrente. Perché la corrente che scorre tutti i giorni fuori dalla nostra impresa, e che tanto la influenza, va in senso assai sfavorevole. Si respira – anche nelle nostre imprese – aria di disimpegno, di paura e di rifiuto a rischiare ad alzare la mano e dire “lo faccio io!” con entusiasmo.

È una corrente che parte da lontano e da ben prima della pandemia, ma che ci sta portando il fenomeno delle Grandi Dimissioni (fenomeno esploso negli Stati Uniti, e in vertiginosa crescita anche da noi, chiamato Great Resignation o Big Quit e che porta a un numero crescente di dimissioni senza avere in tasca alternative). Le Grandi Dimissioni sono il fenomeno – cito testualmente – “contro la cultura tossica del lavoro che lacera l’esistenza e deteriora la salute di milioni di persone”. Altri parlano di “mutate priorità personali”. Imprenditori e manager ovviamente non possono indugiare in critiche e in indignazioni (spesso perché proprio non possono permetterselo) ma occorre tagliar corto e saper suscitare entusiasmo fra i propri collaboratori, spesso attraverso una nuova proposta di lavoro, nuovi obiettivi, nuovi progetti, nuove carriere e nuove forme di coinvolgimento e di leadership. E naturalmente combattendo con intelligenza, e, perché no, a volte anche con ironia, la frase killer del momento: “Chi me lo fa fare?”.

Ma, naturalmente, a nulla valgono le rispostacce, occorre essere davvero bravi e non perdere la calma quando questa corrente negativa si fa scudo di parole belle e importanti – strumentalizzandole – come Sostenibilità, Work-life balance, Smart Working…

2020: ANNO DELLO SMART WORKING 2021: UN AUGURIO E UN COMPITO

Pubblichiamo come augurio per il 2021 e al contempo come compito per gli imprenditori, i manager e gli appassionati che seguono il nostro magazine, questo monito “carpito”, in occasione di un recente convegno on line, ad Andrea Prosperi manager della formazione del gruppo Teddy (fast fashion).

Lo stagista inaspettato, Robert De Niro e Anne Hathaway.

“In questo momento occorre preoccuparsi di salvaguardare la sacralità del luogo di lavoro come zona del valore, ovvero come posto dove maggiormente si produce un valore percepibile dal cliente.

Si rischia di lasciarsi andare ad una deriva subdola che lentamente diluisce questo valore lasciando l’azienda priva, come direbbe Simon Sinek, del suo big why”

MI SCUSI, POSSO ORDINARE?

L’innovazione salverà la ristorazione

“Rendere le persone felici diffondendo lo stile di vita mediterraneo

È questa la promessa del brand Miscusi, il cui sogno è quello di unire il mondo attorno al piatto che il mondo ama di più: la pasta!

L’atmosfera di casa, piatti colorati, materie prime di qualità; cucine e laboratori a vista dove le mamme pastaie mostrano il procedimento artigiano della pasta fresca.

@miscusi.family

Qui ci sono tutti gli ingredienti per offrire un’esperienza felice. E non è un’illusione!

Miscusi, “che prende il nome dall’abitudine italiana di richiamare l’attenzione del cameriere con questa frase”, non è il classico brand che punta sul monoprodotto in tutte le salse, ma si pone l’obiettivo di coinvolgere i clienti mostrando loro il dietro le quinte e i valori determinanti le loro scelte.

Tutti possiamo cucinare un piatto di pasta, ma ne conosciamo proprietà e possibili varietà? E sappiamo da dove proviene il grano? E l’olio con cui la condiamo? E come è stato coltivato il pomodoro con cui viene preparata la salsa? A queste domande, il team Miscusi desidera voler rispondere sempre “sì” ed è qui che arriva l’innovazione.

Cosa c’è dietro un piatto di pasta?

L’azienda si distingue per un’innovazione costante e coerente con la sua promessa nel tentativo di rispondere ad un interrogativo Cosa daremo da mangiare a 10 miliardi di persone nel 2050 senza compromettere il futuro del nostro Pianeta?

Un grande quesito che trova una concreta risposta nella proposta di uno stile di vita alimentare basato sulla dieta mediterranea e la creazione della MISCUSI Farm: una cascina immersa in 1400 ettari di terra dove la natura è stata riportata alla biodiversità dell’anno 1000, un luogo che diventerà, nella primavera del 2021, il centro di ricerca e sviluppo aziendale, una nuova dimensione di contatto ancora più stretto con i produttori e spazio dove si svolgeranno seminari, lezioni e incontri.  

L’innovazione, oltre ad essere la chiave per un futuro migliore, consente di costruire nuove opportunità e risposte per reagire ai cambiamenti del mercato, come quelli derivanti dall’ emergenza sanitaria degli ultimi mesi, alla quale MISCUSI ha risposto attraverso il lancio della MISCUSI Bottega, uno shop online dove poter acquistare tutte le bontà normalmente servite ai tavoli, riuscendo così a trasformare la chiusura di tutti i ristoranti in un’occasione di crescita e di evoluzione del business.

Da un paio di mesi la Bottega è diventata anche uno spazio fisico, comportandosi come un vero alimentari di quartiere, alimentando l’atmosfera familiare all’interno dei punti vendita Miscusi.

@miscusi.family

Due iniziative che contribuiscono a rafforzare il rapporto di fiducia con i propri clienti divenuti, oggi più che mai, consapevoli e attenti a ciò che mangiano e alla provenienza delle materie prime, offrendo un importante insegnamento di cui ogni brand che opera nel mercato della ristorazione dovrebbe far tesoro: varietà delle proposte e qualità delle materie prime non sono più sufficienti per essere competitivi nell’affollato mondo della ristorazione attuale. I clienti vogliono sapere “Cosa c’è dietro al prodotto” e le aziende devono essere in grado di raccontarlo.

Il cambiamento non deve far paura. È necessario assecondarlo e trasformarlo in opportunità per innovare e, in questo modo, crescere!

*Fonte immagini: https://www.instagram.com/miscusi.family/

PERCHE’ PANTONE HA SCELTO DUE COLORI DELL’ANNO PER IL 2021?

PANTONE 13-0647 ILLUMINATING

E’ un giallo brillante e allegro che risplende di vivacità, una tonalità calda intrisa del potere del sole. Evoca il caldo di una giornata estiva, il morso di una torta al limone, l’allegria dei girasoli, la promessa di qualcosa di solare e amabile.

Giallo Illuminating è un colore ambizioso che accende la speranza. In un momento storico in cui le persone cercano, a qualunque costo, di ritrovare energia, lucidità e speranza per rinvigorirsi, questa tonalità infonde grinta e coraggio rispondendo al nostro bisogno di vitalità.

PANTONE 17-5104 ULTIMATE GRAY

E’ un richiamo a elementi saldi e affidabili, che durano nel tempo e offrono solide basi. E’ il colore dei ciottoli sulla spiaggia, l’elemento portante di elementi naturali che resistono al passare del tempo.

Ultimate Gray rassicura con discrezione, favorendo sensazioni di compostezza, fermezza e resilienza. E’ il fondamento pratico di cui abbiamo bisogno per affrontare questa continua fase di incertezza.

La decisione dell’istituto di unire due tonalità apparentemente non correlate come colore del 2021 è un tentativo di risposta ad un anno senza precedenti.

Dopo un anno, dove l’allontanamento sociale è diventato la norma, dove le persone si sono organizzate in massa in tutti gli Stati Uniti per chiedere giustizia razziale, dove la Nazione è sempre più divisa politicamente; i valori di unione, solidarietà e connessione sono ricercati e desiderati da moltissime persone.

Il team PANTONE sposa due colori indipendenti per dimostrare che elementi differenti si uniscono per supportarsi a vicenda.  Concreta e solida ma allo stesso tempo calorosa e ottimistica, l’unione di PANTONE Ultimate Gray + PANTONE Illuminating è un’infusione di forza e positività. Una storia di colore che racchiude una più profonda consapevolezza che abbiamo bisogno l`uno dell`altro. La promessa che la solidarietà e l`unione sono la combinazione vincente per affrontare il futuro.

 

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