PIANO 35: UNA FOOD EXPERIENCE AL TOP

renzoHa aperto da poco a Torino il più alto ristorante d’Italia: Piano 35, a indicare che si trova al 35° piano (166 metri di altezza) del nuovissimo grattacielo Intesa San Paolo in acciaio e cristallo progettato da Renzo Piano.

Inaugurato a fine maggio, ma aperto al pubblico solo un mese dopo (il 28 giugno), un ristorante così speciale ha come mission di proporre ai propri clienti un’esperienza unica e accogliente, come ha ricordato lo chef Ivan Milani, responsabile del locale.

Per “provare” questa esperienza “al top”, ci siamo cimentati nel tracciare una veloce mappa del viaggio che gli avventori fanno in questo nuovo ed esclusivo locale.

La prenotazione: avviene on line, in modo che, da una parte, per il cliente il processo sia più veloce e sempre disponibile, dall’altra, che il ristorante possa conoscerne nome ed e-mail.

Ingresso nella hall del grattacielo: gli spazi sono ampi e luminosi, gli ambienti sono circondati da vetrate e le scale mobili conducono ai diversi locali (auditorium, spazio mostre, lounge, etc.).

Primo desk di accoglienza: una hostess saluta cordialmente per cognome, in quanto, avendo prenotato per una determinata ora, è in grado di sapere chi sta arrivando.

La salita: la hostess appena incontrata accompagna un già piuttosto sorpreso cliente verso l’ascensore dedicato che collega direttamente al ristorante.

Secondo desk: anche qui si viene accolti direttamente per nome e invitati a visitare la terrazza panoramica che sovrasta la città.

piano35Sala ristorante: ampi spazi interni, tavoli di dimensioni generose e distanziati gli uni dagli altri consentendo comfort e la dovuta privacy. Il numero massimo di coperti è 60, quindi non è mai troppo affolato. Tutt’intorno, una serra bioclimatica, godibile tutto l’anno, con vista sulla città e sulle montagne olimpiche: uno spettacolo unico!

Un tocco di classe: indicato il tavolo e accomodati al proprio posto, il cameriere porge con garbo un elegante tavolinetto sul quale le signore possono deporre la propria borsetta, risolvendo così un problema tipico di queste situazioni.

La consegna del menù: doppia copia all’apparenza uguali. Ma non è così: quella consegnata alla signora riporta i diversi menù, ma non il prezzo. Questo viene indicato solamente sulla copia consegnata all’accompagnatore.

Pasto: menù curato con attenzione, camerieri che presentano le diverse portate, maitre de table che si assicura che tutto proceda secondo copione, chef stellato che passa con discrezione fra i tavoli.

Conto: questo elemento passa in secondo piano, perché l’esperienza vissuta lo rende davvero secondario. Comunque siamo su livelli medio alti, ma assolutamente abbordabili, segno che la qualità ha, sì, un costo, ma al cliente interessa maggiormente l’esperienza che vive.

Per un assaggio di questa splendida esperienza, vi consigliamo di dare un’occhiata a questo video

Italian Customer Intelligence studia l’esperienza dei clienti nel processo d’acquisto: organizzare coerentemente i diversi touchpoint secondo le promesse del brand è fondamentale per generare una esperienza positiva in grado di favorire il passaparola positivo del cliente, senza dubbio la migliore garanzia di successo!