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FOODSCOVERY: I DUE LATI DELLA CUSTOMER EXPERIENCE

A chi non è mai capitato, andando all’estero, di sentire la mancanza della cucina di casa?

Quella Italiana, poi, si sa, manca un po’ a tutti, Italiani e non, tanto che spesso viene copiata, imitata, richiamata in diversi prodotti (un fenomeno che si chiama Italian Sounding) ma anche in diversi format di ristorazione (Vapiano è la più estesa catena di ristoranti italiani – sono 150 in 30 Paesi – tutta.. Made in Germany!).

Oltretutto, l’Italia è caratterizzata da una varietà incredibile di prodotti eccellenti, che a volte rimangono sconosciuti agli stessi italiani. Non solo – tra gli altri –  mozzarella di bufala, parmigiano reggiano o barolo, ma anche la marmellata mandarella, il torrone aelion, la crema di lumache e ceci alla cantalupese o il tè verde al limone verdello di giarre..

Dopo aver vissuto all’estero sentendo spesso la mancanza di un vero pasto italiano, dopo aver sviluppato una piattaforma di e-commerce in oriente e dopo aver “scoperto” un mondo di produttori unici ed eccellenti, Mario Sorbo e Fabio di Gioia si mettono al lavoro con lo scopo di portare al consumatore italiano, prima, e di tutto il mondo, poi, i prodotti di quelle piccole realtà come pasticcerie, torrefazioni, aziende agricole, botteghe che popolano l’Italia.

Così nasce Foodscovery, un marketplace che riunisce prodotti pregiati che vengono spediti al cliente direttamente dal produttore. Una sorta di Km Zero virtuale, in grado – addirittura – di far arrivare in Germania dei cannoli siciliani freschi di giornata.

Foodscovery non è solo uno strumento di relazione acquisto/vendita tra compratore e venditore, Foodscovery racconta la storia del prodotto e del produttore, facendo scoprire allo stesso cliente italiano “pezzi” del proprio Paese che lui stesso non conosceva.

Il lavoro scrupoloso e attento, dalla selezione dei produttori e dei loro prodotti (all’ultima edizione del Pitti Taste, gran parte dei produttori partecipanti erano presenti sulla piattaforma), alle modalità di spedizione (che adottano all’occasione un packaging isotermico refrigerante studiato e creato ad hoc), fino al customer care (che spesso anticipa i problemi legati al ritardo delle spedizioni), stanno largamente ripagando Foodscovery che, a poco più di un anno dal lancio ufficiale del 7 Ottobre 2014, è arrivato ad avere una percentuale di riacquisto dai suoi clienti (ad oggi in larga parte italiani) del 30%, un aumento dello scontrino medio da 40 a 55/60 euro, ben 4000 recensioni sul proprio sito e un’offerta di 1.200 prodotti da 150 produttori diversi.

Ma il successo di tutto questo? Sta nell’approccio e nell’esperienza che Mario Sorbo e Fabio Di Gioia offrono ai loro clienti: l’acquirente e il produttore. Un approccio ritagliato sulle loro caratteristiche e le loro esigenze, un approccio che parla – da una parte –  il linguaggio di un superconsumatore attento e alla ricerca di novità di qualità e sempre più connesso online, che non si accontenta di acquistare prodotti, ma che vuole conoscerne la storia e poterli ricevere freschi anche se arrivano da lontano. Dall’altra il linguaggio di piccole realtà produttive, che, spesso, sono noti solo nel loro territorio e non hanno la forza di farsi conoscere oltre, realtà che – a volte – non sono ancora use alle novità tecnologiche che gli ultimi anni ci stanno imponendo, tanto che Foodscovery ha creato per loro la possibilità di risposta agli ordini via sms.

Un approccio del genere ha generato fin dall’inizio un ottimo passaparola, sia tra i produttori stessi (che, come ci spiega Mario Sorbo “all’interno di una certa nicchia di settore, si conoscono tutti”), che tra gli utenti della piattaforma, consegnando a Foodscovery le chiavi per un lungo successo.

Nel frattempo, potete gustarvi una deliziosa anteprima guardando questo video!

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