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Willy Wonka

UNA FABBRICA DI CIOCCOLATO TUTTA ITALIANA

A tutti sarà capitato, prima o poi, di vedere La fabbrica di Cioccolato, il famosissimo film in cui Johnny Depp veste i panni di Willy Wonka, il proprietario della omonima Wonka Chocolate Factory, un laboratorio magico e coloratissimo al centro della città in cui vengono prodotti dolciumi. Nella storia, ad un certo punto, si sente il Sig. Wonka dire “Questi sono confetti senza confini”, riferendosi a una delle sue specialità. Bene, anche quella che sto per raccontarvi è la storia di alcuni confetti dalle possibilità illimitate.

“Questi sono confetti senza confini”

Un po’ come nel film, nel labirinto di stradine e viuzze che è il centro storico di Andria, città del nord- barese, si nasconde una vera e propria fabbrica del cioccolato: la confetteria e cioccolateria Giovanni Mucci. Sì, perchè, entrando nella sede storica della confetteria, l’impressione che si ha è proprio quella di aprire una porta per un’altra dimensione e mi è capitato spesso di paragonare quel magico negozietto alla fabbrica di cioccolato del film, o, per lo meno, le sensazioni, il “vibe“, come si suol dire oggi, è lo stesso: un tripudio di colori in decine di anfore di vetro piene di confetti di tutti i tipi, una piacevole fragranza di cioccolato (complice la piccola fontana posizionata all’ingresso in cui scorre, indovinate un po’, cioccolato), un soffitto affrescato con immagini del Castel del Monte e di una dea della fortuna che custodisce confetti nella sua cornucopia.

La sola visita del negozio-museo regala un piacere non indifferente per gli occhi e il naso. Ma aspettate di assaggiare le prelibatezze proposte. Non a caso, la dea della fortuna dell’affresco conserva confetti nel suo corno dell’abbondanza: questi sono, infatti, qualcosa di prezioso, una tradizione e un sapere che si tramandano dal 1894, l’anno in cui Nicola Mucci apre la prima fabbrica nel centro storico di Andria. Nella sua fabbrica, il Signor Mucci, proprio come il Signor Wonka, produce cioccolato, caramelle e confetti ed è proprio a partire da questi ultimi che negli anni 30 verrà inventato qualcosa di unico: il “Tenerello”, un confetto lavorato con Mandorle di Toritto (BA) e “Nocciole del Piemonte IGP”, ricoperte da cioccolato fondente, bianco e da un leggero strato di confettura colorata. Di generazione in generazione, i figli e i nipoti del Sig. Nicola hanno poi portato avanti la tradizione di famiglia fino ad affermarsi come leader del settore.

L’Easter Egg: cos’è che rende i famosi confetti così speciali?

Quanto all’alta qualità del prodotto nessuno ha ormai più dubbi. Gli ingredienti utilizzati per i dolciumi sono eccezionali (tra questi, il pistacchio verde di Bronte Dop, la “Mandorla Pizzuta” di Avola, la nocciola Piemonte IGP, la mandorla di Toritto, la fava di cacao) e l’inimitabilità del gusto è data da una lavorazione che prevede l’utilizzo solo di aromi e coloranti naturali, proprio per conservare quel sapore ricco che solo una preparazione curata artigianalmente può dare. Niente conservanti, glutine o ogm.

Anche la varietà è indubbiamente un secondo punto forte. Le anfore piene di confetti dai più svariati colori e forme e i tanti sacchettini posti sul bancone del negozio ci fanno già intuire che probabilmente gli unici problemi in cui potremmo incappare sono l’imbarazzo della scelta e un po’ di spaesamento dato da tutta questa abbondanza, come quando, dopo aver annusato troppi profumi, si rimane un pò storditi e non si sa più quale scegliere. Ma niente panico, i collaboratori sapranno consigliare ciò che fa per voi. Ci sono, infatti, confetti i cui colori e forme sono pensati e studiati per determinate occasioni, come matrimoni, lauree, battesimi e comunioni.

Ma veniamo al dunque: oltre all’indubbia alta qualità del prodotto e alla sua varietà, cosa fa di questi confetti qualcosa di così speciale?

Credo di aver perso il conto di tutte le occasioni in cui i Confetti siano stati presenti sulla tavola della mia famiglia. Non solo perché per ogni festa e occasione particolare esiste un apposito confetto dalla forma e dal colore ben definiti, o, al contrario, perché è possibile sfidare le tradizioni ed esprimere, piuttosto, se stessi, magari presentando per una laurea, al posto del tradizionale confetto rosso, uno giallo canarino. Entrambe le cose vanno bene e sicuramente l’estrema possibilità di personalizzazione è un terzo punto di forza. Oltre alle caratteristiche più note e apprezzate dei confetti c’è n’è un’altra, meno scontata, ma che racchiude la loro preziosità: i confetti Mucci sono l’easter egg presente in ogni occasione. Si, avete capito bene: i confetti sono un easter egg. Per chi non ha idea di cosa stia parlando, l’easter egg può essere un’immagine, un messaggio, un riferimento nascosto, una sorpresa per così dire, presente in un software, in un film, in un videogioco. Il film in questione è magari spettacolare, ma l’easter egg non sfugge all’occhio di un fan, che conosce bene quel particolare. Ecco, i confetti Mucci sono l’equivalente culinario degli easter egg: come in un film pieno di effetti speciali, durante una festa possono essere serviti diversi piatti, oppure, la tavola di Pasqua può essere ricca di tremila portate, ma eccoli lì. Che siano gialli, verdi, allungati o tondi, la presenza dei Confetti non sfugge all’occhio dell’cliente che, proprio come un vero fan, li riconosce immediatamente e magari spiegherà la loro origine a coloro che li vedono per la prima volta. Trovare i Confetti Mucci sulla tavola è per me trovare quel particolare noto che, in mezzo al tutto, ti riconduce a casa.

Qualità, eleganza e quella piacevole sensazione che ti pervade quando ti sembra di aver ritrovato un piccolo tesoro: questa è l’esperienza racchiusa in qualcosa di così piccolo come un confetto. Forse era questo che voleva fare il Sig. Nicola, Willie Wonka andriese, con la sua prima fabbrica: come le perle che possono impreziosire il collo di una signora in modo raffinato, arrivare a creare dei confetti che impreziosiscano elegantemente la tavola, in modo discreto, mai pacchiano, e che siano punto di riferimento, per ritrovarsi. In base ai gusti diversi, ogni confetto parla ad ognuno in maniera differente, ma, allo stesso modo, fa centro, probabilmente perché prima di arrivare allo stomaco passa dal cuore.

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