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200 ANNI DI VUITTON

Un anniversario di esperienze!

Creativo, intraprendente, attento al cliente e con lo sguardo sempre rivolto al futuro: così viene raccontato Louis Vuitton, il fondatore di uno dei 6 marchi più famosi al mondo che il 4 agosto ha celebrato il suo duecentesimo compleanno.

Per l’occasione, il Brand Vuitton ha voluto celebrare in grande stile il suo fondatore mettendo a punto un programma dal nome “Louis 200”.

Louis 200 è costituito principalmente da cinque iniziative che si traducono in un viaggio esperienziale e multicanale che durerà fino al 2022 e avrà come protagonisti principali spettatori e collaboratori.

Le due iniziative con le quali Vuitton ha esordito sono state il “The Louis Game” e “The Visionaries”.

Grazie al “The Louis Game”, il Brand ha trovato un modo “nuovo” e divertente per raccontarsi anche alle generazioni più giovani, che si sa, sono sempre più legate al digitale.

Si tratta di un gioco online, scaricabile sia su app che Android, in cui il giocatore nei panni di Vivienne, la mascotte di Vuitton, intraprende un viaggio in 7 città diverse alla ricerca delle 200 candeline da soffiare sulla torta. Ogni candelina è legata a delle carte che conferiscono nuove skills al personaggio o svelano aneddoti sulla storia, le collaborazioni artistiche e le vicende del Brand nella storia. Oltre a queste, lungo il percorso, si potranno provare outfit esclusivi e accumulare nel portafogli online fino a 10 gettoni digitali, da consumare entro la fine dell’anno!

Se il gioco online di Louis parla alle generazioni presenti, “The Visionairies”, si rivolge a quelle future: l’iniziativa, che ha visto coinvolti 200 creativi dai più svariati settori, prevedeva la rivisitazione dell’iconico baule LV.

Le creazioni emerse da questo lavoro sono state esibite non solo nelle vetrine dei negozi offline, ma anche sul profilo Instagram dell’azienda e per ognuna di loro il Brand investirà 100.000 euro, che andranno a organizzazioni senza scopo di lucro impegnate nella scoperta di giovani creativi provenienti da Paesi svantaggiati.

Infine, gli altri tre punti del programma, dall’approccio più tradizionale, prevedono: un trittico di Louis, dipinto da Alex Katz, uno dei più importanti artisti degli Stati uniti, un romanzo e un Docufilm, che incuriosiranno lo spettatore e/o il lettore nelle vicende di Vuitton con aneddoti, fatti e vicende ancora sconosciuti.

Insomma: innovazione, ascolto al cliente, divertimento e anche qualcosa in più… il Brand “senza tempo” che mantiene saldi i principi del suo passato ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro, festeggerà un anniversario in grande stile, che vedrà al centro lo spettatore stesso e saprà coinvolgerlo, farlo divertire, entusiasmare e stupire!

LA TRIMESTRALE DEL CLIENTE

Qualcosa di semplice per portare davvero la cultura del cliente nella tua impresa

«Ho sempre desiderato dimostrare che nessun lavoro, nelle nostre imprese, è davvero a impatto zero per l’esperienza del cliente: o la migliora o la deteriora. Tutti rispondono: “Certo!”, ma sotto sotto pensano sia una esagerazione, un modo per dire che tutti devono essere orientati al cliente. La Trimestrale del Cliente invece mostra puntualmente dove, come e quanto i risultati del tuo “settore” influiscano sull’esperienza del cliente nel suo viaggio con la tua impresa, ovviamente al fine di migliorarla.

“Non c’è comunicazione adeguata fra settori e parti dell’azienda, mancano informazioni, obiettivi condivisi e confronto”. Davanti a questa ricorrente “denuncia”, a nulla servono le promesse di realizzare meeting di collegamento per comunicare fra uffici, settori, direzioni…: nessuno riesce a unire ciò che nasce diviso! In grado di “unire” i settori aziendali è proprio l’esperienza del cliente: la dashboard e il meeting trimestrale pongono questa unità come dimostrata “pretesa” del cliente.

Così come il cliente non è proprietà dei commerciali e dei venditori, ma di tutti coloro che influiscono sulla sua esperienza, ovvero TUTTI, così l’analisi dei dati non è affare solo degli analisti! Di troppi dati si può “morire”: quali sono davvero quelli essenziali, “incontestabili” e che danno una visione sintetica dello stato di salute che i nostri clienti attribuiscono alla nostra impresa? Se i dati servono a conoscere la realtà, per lavorare coi dati occorre quindi un grande amore alla realtà per quello che essa è, e non “per quello che io pensa che sia”. La Trimestrale del Cliente parte da questo amore alla conoscenza della realtà che è parte essenziale dell’amore al lavoro.

Con una bravissima collega analista, Valentina Romagnoni, e con l’aiuto di studio, occasioni e casi di lavoro, abbiamo trovato un’idea semplice. La semplicità è una complessità risolta e questa “trimestrale” aiuta ad affrontare l’enorme complessità di questi tempi in cui molti sono chiamati a innovare, sperimentare e riprogettare la propria offerta».

Buona Trimestrale!
Mario Sala


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