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TRA FOGLIE DI MATCHA E TÈ NERO, SI TORNA A VIAGGIARE

«L’arte di riparare le ferite»

«L’arte di riparare le ferite» o anche quell’arte-terapia che in giapponese viene espressa con il termine kintsugi. Altro non è che una filosofia orientale che prende il suo significato dalla tecnica giapponese di riparare le ceramiche utilizzando frammenti di oro per rimettere insieme i pezzi rotti. Kintsugi significa letteralmente “riparare con l’oro” e rappresenta il biglietto da visita dell’omonima tea room a Torino.

Tra un dolce e una tazza di tè

Il progetto è quello di una ragazza che un paio di anni fa ha aperto una tea room unica nel cuore di Torino. Il nome scelto non è un caso, è l’augurio di potersi ritrovare e ricomporre nonostante tutto, magari proprio attraverso una tazza di tè in compagnia. Ispirandosi al Giappone e alle esperienze vissute, Francesca Alessio decide di portare un po’ di quei luoghi magici a Torino e lo fa, aprendo una tea room unica e dal sapore tutto orientale.

Le creazioni homemade, dai tipici mochi alle japanese cakes, sono delle deliziose espressione dell’arte giapponese.

La prima impressione è quella di aver appena preso l’aereo ed essere arrivato in Oriente, il tutto in soli cinque minuti. Entrando da Kintsugi and cakes si dimentica, per un istante, di essere ancora in Italia e di vivere una pandemia. L’aroma caratteristico del matcha ci accompagna fino al nostro posticino in mezzo al verde, ed ecco che stiamo di nuovo viaggiando senza preoccuparci di varianti e vaccini. Un piccolo mondo, una “ tana del bianconiglio” in cui poter staccare la spina e godersi, sorridenti, un tè caldo e un dolce. 

Matcha come vuoi tu

Il menù è estramemento vario e, a una prima occhiata, viene davvero voglia di provare tutto, soprattutto per chi come me appartiene alla categoria dolce-batte-salato. D’altronde si sa che gli zuccheri fanno tornare il buonumore. Sicuramente il matcha non poteva mancare nella mia scelta ed è per questo che ho scelto la torta al matcha e crumble di cioccolato, scoprendo poi che si tratta proprio del dolce simbolo del locale. Io ho scoperto il locale in inverno, quindi ho deciso di accompagnare la torta con un bel tè nero dello Yunnan aromatizzato con pesche dolci di montagna e rosmarino fresco. Esistono, ovviamente, anche varianti fredde come ad esempio il tè ghiacciato ai mirtilli o latte vegetale, butterfly pea tea, cardamomo e vaniglia Burbon.

Ogni nome sembra una formula magica, l’incantesimo di una creatura dei boschi come d’altronde un po’ tutto da Kintsugi and Cakes.

Ciò che davvero rende speciale questo locale è l’estrema cura per i dettagli, quel tocco delicato ma speciale che rende unico ogni singolo elemento nel menù. Non c’è dolce o bevanda che non sia caratterizzata da un tocco personale: dalle pagliuzze d’oro nella torta al matcha, al fiore rosso della black bonseki. Frutto di passione e amore, la tea room nel cuore di Torino è un luogo che ho avuto il piacere di scoprire perdendomi e, in tal modo, ritrovandomi.

Un piccolo angolo che rende queste giornate meno grigie.

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