CHANEL OMAGGIA L’ITALIA
Dopo la recente fondazione della “Capri Holdings Limited” (clicca qui), l’alta moda continua a rivolgere gli occhi all’Italia
Il “Giardino all’italiana“, si sa, è una tra le innumerevoli espressioni artistiche nate in Italia e amate in tutto il mondo. Sono passati secoli dal fiorire (è proprio il caso di dirlo) dalla nascita di quest’arte, ma ancora oggi attira tantissimi turisti nel Bel Paese, ispira repliche per le ville dei più facoltosi e funge da scenario per gli eventi tra i più importanti in tutti i campi della creatività e del jet set.
Il 22 gennaio 2019 il Giardino all’italiana è tornato alla ribalta. Ancora una volta vi parlo di Chanel e delle sue memorabili sfilate all’interno del Grand Palais (clicca qui). Lo scenario scelto per la presentazione della collezione haute couture primavera/estate 2019, disegnata dal direttore creativo Karl Lagerfeld, è sublime. I (fortunati) spettatori presenti, ma anche chi, come me, l’ha ri-vissuta grazie ai potenti mezzi digitali, si trova immerso in una cornice onirica dove, come la tradizione dei più gloriosi giardinieri prescrive, verde ed acqua sono gli elementi fondamentali. La colonna sonora: anch’essa tutta “italiana” (Mina, Umiliani e Trovaioli gli autori).
Questo set, singolar museo di mirabilia (cit. Luigi Zangheri, docente di storia del giardinaggio), è la cornice di una collezione ricca di look ispirati contemporaneamente al diciottesimo secolo e agli anni ’70 e ’80 del ventesimo secolo, soprattutto nel make up delle bellissime modelle.
Chanel ispira così una donna capace di valorizzare il meglio di epoche diverse, all’interno di una cornice italiana.
Godiamoci i momenti migliori di questa, ennesima, sfilata memorabile!