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Gavin Rothwell

IL FOOD-TO-GO IN EUROPA: SEI PICCOLI FORMAT DAI QUALI IMPARARE

Un articolo di Gavin Rothwell, senior retail insights manager a igd e head of food-to-go and retail Safaris

Alla vigilia del nostro Food-to-go Summit a Londra dell’8 Novembre, dove una tematica chiave sarà proprio quella sui nuovi format che si stanno affacciando a questo segmento di mercato, diamo un’occhiata ad alcuni concept di retail che, in Europa, sono i primi a vedere con successo un’opportunità nel business del “food-to-go”.

FRANPRIX E FRANPRIX NOÈ, PARIGI – UN SUPERMERCATO PREMIUM DI NUOVA GENERAZIONE

Franprix, di proprietà di Casino, è stato per lungo tempo protagonista del panorama dei supermercati premium di Parigi, ma i suoi ultimi format di “mandarine store” hanno creato una proposta su diversi piani. Cibo da asporto, caffè e posti a sedere all’interno del negozio sono al centro dell’offerta, con un range di soluzioni molto attraenti sia per il cibo da consumare subito che per quello da consumare più tardi. In alcune location selezionate, il concept è stato ulteriormente sviluppato diventando “Franprix noè”, un format che prende i principi di Franprix mettendo al centro prodotti naturali e biologici.

FRESH THE GOOD FOOD MARKET, DUBLINO – OPZIONI DI “FOOD-TO-GO” ECCEZIONALI IN UN NEGOZIO ATTRAENTE

Per molto tempo abbiamo tenuto in grande considerazione il lavoro di questa azienda con base a Dublino. Sono uno tra i migliori esempi di fusione di retail e “food-to-go” e spiccano in un mercato che continua ad aprire porte a questo segmento. Una vasta gamma di soluzioni di pasti caldi e freddi, sia per il pranzo che per la cena, è affiancata da prodotti complementari come birre, vini e liquori. In occasioni speciali, l’offerta è supportata da display e casse di partner selezionati, come la Off Beat Donut Company. Località, qualità e freschezza sono i tratti caratteristici dell’offerta che spesso è integrata da un ottimo merchandising.

DELI DE LUCA, NORVEGIA – DIFFERENZIAZIONE NEI PIAZZALI ATTRAVERSO “FOOD-TO-GO” SERVITO AL BANCONE

Un altro retail al quale abbiamo a lungo guardato come fonte di ispirazione in Europa è Deli de Luca, in Norvegia, che mette al centro della sua offerta il rifornimento di pasti. Da qui, nel corso degli anni, Deli de Luca è stato in grado di convertire la sua offerta basandola su sandwich, panini e hot dog, diventando forte nei piazzali e riuscendo ad allargare ulteriormente la gamma di cibi caldi. Questo aggiunge attrattiva all’offerta da consumare all’interno dello store, cosa sempre più importante in un mercato che vanta la più alta penetrazione di auto elettriche in Europa.

COOP TO GO, SVIZZERA – UN’OFFERTA “PRENDI E VAI”

Coop è uno dei player maggiori nel mercato del food retail svizzero ed è stato tanto entusiasta da costruire un’offerta di impatto nel segmento del “food-to-go”. L’efficienza deve essere un focus in un mercato come la Svizzera dove il costo del lavoro è alto e questo si traduce in una larga proposta di “prendi e vai” (grab and go). Alla Coop non solo viene fatto questo, ma l’offerta viene completata con una vasta gamma di opzioni fresche, tra cui la pizza, la panetteria e la caffetteria self service, creando così un grande appeal per la clientela che cerca cibo da asporto.

7-ELEVEN, DANIMARCA – SFRUTTA AL MEGLIO L’OPPORTUNITÀ DEL “FOOD-TO-GO”

7-Eleven si è creata una forte posizione nel mercato del “food-to-go” a Copenhagen, sostenuta soprattutto da due fattori. Il primo è il suo focus su un’offerta per pranzo sempre più salutare che include anche una serie di specifiche opzioni dietetiche. Il secondo è un caffè buonissimo, biologico e proveniente dal mercato equo solidale che affianca il tutto. La natura biologica dell’offerta, qui, riflette anche un trend locale: perfino le tazze del caffe sono al 100% di origine vegetale ed ecologiche. In questo modo, 7-Eleven è stata in grado di recuperare un po’ di quel terreno che a lungo è stato saldamente occupato da specialisti del “food-to-go” in mercati come Londra.

AH TO GO – COMBINA UN’AMPIA SCELTA ED EFFICIENZA PER CLIENTI IN MOVIMENTO

Lo sviluppo del prodotto è stato per molto tempo una priorità per il leader del mercato olandese Albert Heijn (AH). Negli ultimi anni si è focalizzato sempre più nella preparazione di cibo e di opzioni sempre più salutari. AH to go ha messo tutto questo insieme a una grande efficienza e a prodotti da asporto personalizzati a seconda dell’occasione d’uso. Infatti, una visita ai supermercati Albert Hejin è in cima alla lista anche di chi cerca ispirazioni sempre più sane di “food-to-go” da non consumare al momento.

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L’8 Novembre a Londra condivideremo gli ultimi insight dai concept più innovativi d’Europa, dai retailer agli specialisti del “food-to-go”. Ci raggiungeranno speakers da Fresh the Good Food Market, Deli de Luca e Coop Schweiz che racconteranno il loro punto di vista su cosa rende grande un format svelando alcuni dei princìpi dietro al loro successo.

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Dopo il nostro Food-to-go Summit dell’8 Novembre, dove uno dei principali temi riguarderà i format del cibo d’asporto del futuro, daremo un’occhiata ad alcuni retail concept che, in Europa, sono i primi a vedere con successo un’opportunità nel food-to-go.

Gavin Rothwell

Gavin conduce il programma “food-to-go” di IGD, società di ricerca inglese nel campo del food e dell’industria alimentare. In IGD Gavin si è lungamente occupato di grocery retail ingisht coprendo quasi 400 retailer in tutto il mondo e fornendo una visione su mercati, canali e trend. Attualmente il suo lavoro consiste nel guidare gli “IGD’s retail safari programme” in Europa grazie ai quali traccia i maggiori trend e le migliori strategie nei settori del “food-to-do” e del retail, fino ad arrivare a format di contaminazione tra i due.

Per maggiori informazioni, Gavin è contattabile attraverso il suo profilo Linkedin o Twitter.

 

Harriet è Senior Retail Analyst presso IGD , lavorando soprattutto sulle best practice nel retail alimentare. I suoi lavori sono pubblicati e citati a livello internazionale.

Per maggiori informazioni, Harriet è contattabile attraverso il suo profilo Linkedin o Twitter.

* Articolo originariamente pubblicato su dall’autore e tradotto da News & Customer Experience per la rubrica Food su sua gentile concessione.

Ph.Credit: IGD Research
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