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GLI STATI UNITI CRESCONO E VOGLIONO il MADE IN ITALY

A Natale ci si sente sempre un po’ più buoni e un po’ più felici. Grandi film americani ci hanno insegnato che, sotto le luci dell’albero e tra una pattinata e l’altra all’ombra del Rockefeller Center, tutti i sogni si possono avverare.

Depositphotos_6338106_mE proprio dagli Stati Uniti, quando tutti cerchiamo di destreggiarci tra la chiusura delle ultime incombenze lavorative prima della chiusura natalizia e l’assalto dei centri commerciali alla ricerca di quel regalo che anche quest’anno abbiamo lasciato per ultimo, ci arriva una bella notizia che ha il sapore del sogno che diventa realtà: l’America si sta pienamente riprendendo dalla crisi. E non è una ripresa lenta, timida, singhiozzante. È una ripresa sicura, prorompente e, soprattutto, inaspettata. Contro ogni pronostico che auspicava una crescita del Pil interno degli Stati Uniti nel trimestre luglio-settembre del 4,3%, il valore è invece arrivato a toccare quota 5%: il maggior tasso di incremento dal lontano 2003. Soltanto un mese fa il Governo, in fase di revisione dei dati, aveva indicato addirittura una crescita “solo” del 3,9%. La strada è ancora lunga, ma finalmente si sono poste delle robuste fondamenta perché la ripresa possa essere condivisa da tutti gli americani.

Il Pil aumenta, la ripresa ormai sembra una palpabile realtà e negli Stati Uniti entro il 2018 ci saranno 18,4 milioni di persone in più rispetto al 2012, che deterranno ben il 9,5% della ricchezza mondiale (che per il 60% sarà divisa tra Cina, India, Brasile e, appunto Stati Uniti).

Una buona notizia non solo per gli USA, ma anche per l’Italia, che da sempre trae preziosi vantaggi dalle sue relazioni commerciali con l’America, soprattutto in chiave esportazione. L’export Made in Italy verso il Paese a stelle e strisce ha registrato nel primo semestre di quest’anno una crescita del 6%. I dati Istat della primavera passata hanno previsto per la fine dell’anno un valore complessivo di esportazioni di 28,7 miliardi di euro, il dato più alto di sempre, 2 miliardi in più del 2013 che già aveva stabilito un record.

Gli Stati Uniti hanno sempre avuto e hanno ancora fame di bellezza Made in Italy, quel “Bello e Ben Fatto” di cui abbiamo parlato qualche giorno fa (leggi qui l’articolo). Una fame che abbraccia tutti i prodotti del Bel Paese: dall’abbigliamento e il tessile, all’arredamento e il design, fino agli alimentari e le bevande, ma anche macchinari e apparecchiature.

Italian Customer Intelligence supporta le aziende italiane nel loro sogno americano, attraverso Instant Market (clicca qui per approfondire il servizio), un servizio rapido ed efficace per conoscere le prospettive di esportazione attraverso interviste ad esperti e professionisti del settore di riferimento disponibili a rispondere a precisi quesiti di tipo strategico-commerciali.

 

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