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Monica Filograno

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Classe 1996, barese di nascita e milanese d’adozione. Vincitrice di una borsa di studio della durata di cinque anni per il collegio di merito Camplus Turro, realtà meneghina d’eccellenza; si è laureata in Management Internazionale all’Università Cattolica di Milano con una tesi magistrale sull’internazionalizzazione delle imprese del lusso Made in Italy in Russia, iniziando in seguito la collaborazione con News and Customer Experience in qualità di Contributor. Conosce l’inglese, il francese e il russo e unisce alle competenze linguistiche la conoscenza di discipline economiche, in particolare del marketing e della comunicazione in ambito internazionale. Ama viaggiare ed esplorare realtà sempre diverse. È alla continua ricerca di un equilibrio tra benessere mentale e fisico. È legata alla sua terra d’origine, di cui ama la semplicità e i sapori, ma si sente perfettamente a proprio agio nei ritmi vivaci della metropoli. Tende sempre alla migliore versione di se stessa.

NUTRIRE LE RELAZIONI CON DEI FIORI: QUANDO LA CURA È NELLE VITAMINE

È la missione di Colvin, che risponde al distanziamento sociale impegnandosi ad accorciare le distanze

Nel difficile periodo che stiamo attraversando, che ci costringe all’isolamento anche durante le feste, quale idea migliore di un bouquet di fiori che ci faccia sentire più vicino alle persone amate?

Così quello di Colvin diventa più di un semplice regalo, è un modo per stupire e per emozionare, anche da lontano!

Ed è proprio quello che ho provato in occasione della mia laurea, ricevendo dei fiori Colvin da parte di amici che, non potendo essere presenti, hanno pensato di affidarsi a dei veri professionisti.

Cosa rende Colvin speciale?

L’efficace sponsorizzazione sui social e l’intuitività del sito sono solo il punto di partenza.

Quello che davvero conquista è il packaging con cui i fiori vengono accuratamente consegnati, avvolti in un panno che li mantiene freschi anche in caso di ritardo della consegna, e protetti nelle colorate e sicure Colvin box. Il tutto accompagnato da un biglietto personalizzato e da una guida su come conservare i fiori più a lungo.

Ed è qui che mi sono davvero innamorata.

“Power for your flowers”

Sì, perché all’interno della confezione ho trovato due bustine di vitamine nutrienti, da sciogliere nell’acqua per permettere ai fiori di restare in vita più a lungo.

Questo sì che è un vero gesto d’amore.

Perché non significa soltanto avere la possibilità di abbellire la casa per più giorni, bensì è un’attenzione al cliente di quelle che difficilmente si trovano in giro, in quanto permette di prolungare l’emozione legata all’esperienza vissuta e sentirsi più vicino al mittente del bouquet.

Ogni promessa è debito

Di fiorai ce ne sono a dismisura e si moltiplicano sempre di più le aziende che aprono il proprio e-commerce, ma l’esperienza vissuta con Colvin mi ha davvero colpita.

Questo non solo perché i bouquet hanno un particolare design, vengono realizzati a mano in appositi atelier e confezionati con una cura al dettaglio che impressiona, ma soprattutto perché la promessa di una “freschezza che dura a lungo” viene mantenuta in un modo che addirittura emoziona.

Sarà il bisogno di sentirsi amati, amplificato da un clima di sospensione delle relazioni, o la voglia di ritrovare un po’ di bellezza in questa complessa quotidianità, ma è certo che il modus operandi del brand non renda difficile trovare degli #HappyColviners.

P.S.

Il bouquet da me ricevuto, caratterizzato dagli allegri toni predominanti del rosa, del magenta e del lilla, era composto da garofani, fresie, rose e alcuni rametti di limonium, eucalipto e lentisco, così come dettagliatamente descritto sul sito.

Colvin si distingue, infatti, anche per la possibilità di scegliere delle composizioni standard, ciascuna con un proprio nome e una specifica combinazione di fragranza, resistenza e durabilità, che vengono consegnate esattamente come mostrato nelle foto sulla pagina web, dimostrando ancora una volta la cura e l’attenzione rivolta al cliente, nonché la trasparenza del brand.

 

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