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BONELLI TALKS: QUANDO SIAMO DAVVERO “IN POCHI” A SAPERE

I dettagli in anteprima tra spoiler e trailer

Il dettaglio è una circostanza minuta che molto spesso ha la capacità di stravolgere tutto, ma essendo appunto minuto rischia di essere trascurato. Quando si vive un’esperienza intrigante, quando si ha la possibilità di interagire con qualcosa che appassiona, è ovvio tentare di cogliere tutti i dettagli così da poter vivere in maniera quanto più completa possibile quell’esperienza.

Viviamo ormai nell’epoca delle serie in streaming e non è raro incontrare persone disposte a vedere decine di episodi in orari notturni, subito dopo la pubblicazione, per evitare di ricevere spoiler la mattina successiva. Nessun appassionato però rinuncerebbe a vedere la serie a causa di un dettaglio spoilerato, al contrario si svilupperebbe in lui il desiderio di vederla con ancor più attenzione così da cogliere quella minuzia. Offrire in anticipo un dettaglio senza rivelare l’intero prodotto è una perfetta esca per catturare l’attenzione del cliente. Fin qui non si è detto nulla di nuovo, è stato semplicemente esposto il principio alla base dei trailer.

L’esperienza dei Bonelli Talks: anteprime per “pochi”

I trailer hanno però due caratteristiche: non rivelano dettagli fondamentali ma quelli minimamente indispensabili per attirare l’attenzione e, soprattutto, sono destinati a una diffusione quanto più ampia possibile. Abbandonare questi due principi è possibile e permette di offrire al cliente un’esperienza totalmente diversa e più coinvolgente. Ciò è stato fatto ad esempio dalla Sergio Bonelli Editore, una delle più importanti case editrici di fumetti italiani, attraverso un’iniziativa varata nei mesi di lockdown. Questa iniziativa si è articolata in due rami, sviluppati parallelamente, titolati “A casa con l’autore” e “A casa con la redazione” e riuniti sotto l’hashtag #aCasaconBonelli, sui canali ufficiali della casa editrice sono stati pubblicati video realizzati direttamente dai redattori e dagli autori con lo scopo di mostrare la loro attività. Gli autori hanno presentato in anteprima ciò a cui stavano lavorando e inoltre al pubblico è stata offerta la possibilità di interagire direttamente con loro ponendo domande tramite le storie Instagram pubblicate sul profilo ufficiale. L’iniziativa ha riscosso un enorme successo al punto che si è deciso di prolungarla oltre i mesi di lockdown e farla diventare un appuntamento fisso dal nome “Bonelli Talks”. Tramite un “Bonelli Talks” ho scoperto in anteprima che la storia sviluppata in quattro numeri della serie mensile Tex da luglio a settembre e che si considerava conclusa, avrebbe trovato invece epilogo nel MaxiTex (albo speciale edito ogni sei mesi) la cui pubblicazione era fissata per ottobre. Si tratta di un’informazione data ad una ristretta cerchia di lettori (il video in questione non raggiunge le 2300 visualizzazioni), tutti gli altri lo avrebbero scoperto leggendo l’albo.

La reazione emotiva all’anteprima

L’esempio appena fatto potrebbe essere considerato una semplice operazione di marketing, ma a seguire i “Bonelli Talks” sono i lettori appassionati che avrebbero comunque comprato l’albo ed è quindi lecito pensare che non abbia modificato di molto il numero di copie acquistate da questo specifico gruppo di clienti. Nell’esempio appena fatto non si è tentato di vendere un prodotto ma di offrire un’emozione, l’emozione di far parte di una ristretta cerchia che si interfaccia direttamente con gli autori e da questi è messo al corrente dei progetti di prossima pubblicazione. L’essere umano non può fare a meno di pensare al futuro, elabora continuamente visioni di possibili futuri a breve o lungo termine ma nella quasi totalità delle volte gli eventi non scorrono nel modo in cui si era prefigurato, per questo un’anticipazione è talmente entusiasmante, è un punto fermo nell’incertezza del futuro. L’esempio fatto riguarda ovviamente un piccolissimo frammento di vita che non incide profondamente nell’esistenza del soggetto, ma appunto perché si tratta di un elemento infimo è controllabile e offre un punto fermo nell’incertezza del futuro. L’anticipazione appaga l’umano desiderio di controllo, ribadiamo che si tratta di eventi insignificanti ma la sensazione che si prova è comunque piacevole. Tale piacere è inoltre rafforzato dal fatto di far parte di un gruppo relativamente ristretto di persone, l’essere tra i pochi che vengono messi al corrente di una certa informazione dalla fonte primaria risulta entusiasmante per chiunque e questo entusiasmo porta un altro vantaggio per il brand: il passaparola. Il soggetto entrato in possesso di quell’informazione non può fare a meno di presentarla agli altri, di renderli partecipi del suo entusiasmo. Tutto questo, rimanendo legato all’esempio, grazie a brevi video realizzati in prima persona dagli autori; senza investire grandi somme l’azienda riesce a fidelizzare il cliente rendendolo partecipe dei progetti futuri e a ottenere anche pubblicità gratuita. Perché, come detto in apertura, una circostanza minuta ha il potere di stravolgere tutto.

 

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