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13 SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE LA E-COMMERCE EXPERIENCE

Parlando di Customer Experience, non bisogna dimenticare un aspetto oggi più che mai fondamentale della relazione tra cliente e brand, ossia l’e-commerce. Con una previsione nel 2020 di 6 miliardi di persone con un dispositivo mobile e 5 miliardi che saranno regolari utenti internet, è necessario fin d’ora attrezzarsi per offrire loro un’esperienza online che sia coerente con le promesse del proprio brand.

A oggi sono diversi i problemi che inficiano la facilità e la piacevolezza degli acquisti online (eccone qui alcuni), quindi vediamo un veloce elenco di “trucchi” attraverso i quali si può migliorare l’esperienza dell’e-shopper:

  • La velocità di caricamento del sito e-commerce deve essere efficace, sia attraverso computer, sia attraverso la connessione mobile.
  • La navigazione deve essere facile ed essenziale: troppi click possono diventare fastidiosi e spazientire l’e-shopper.
  • Una buona foto vale più di mille parole (leggi qui).
  • Quando si tratta di contenuto, “una parola è troppa e due sono troppo poche”: troppo testo, troppi video, troppe immagini rischiano di distrarre l’utente.
  • Includere le recensioni di altri utenti è strategico: una ricerca di Power Reviews a fine 2014 ha rilevato che per l’86% dei consumatori le trova essenziali nel momento della decisione di acquisto e che il 56% degli e-shopper, per i propri acquisti, cerca specificatamente siti con recensioni.
  • Mettere bene in evidenza le disponibilità del prodotto, quando, eventualmente, tornerà disponibile e le opzioni di consegna: fare la fatica ci cercare, trovare e scegliere un prodotto per poi scoprire di non poterlo acquistare perché non è disponibile è frustrante.
  • Rendere facilmente reperibili le informazioni di contatto: l’e-shopper, pur acquistando online, vuole mantenere un rapporto diretto e vicino con il brand.
  • Una live chat aiuta sempre: questo perché online e offline devono essere sempre più intrecciati, intercambiabili e allineati.
  • Una pagina con le FAQ (Frequently Asked Questions) preverrà l’utente dall’aver bisogno di contattarvi, trovando già (facilmente) le informazioni di cui ha bisogno.
  • Rendere facili le operazioni di check out e pagamento, permettendo di salvare il carrello: distrarsi online è estremamente semplice e l’utente deve essere facilitato nel compiere l’operazione in modo snello e fluido.
  • Offrire la spedizione gratuita: è un modo per vincere la concorrenza e conquistare i clienti.
  • Rendere tracciabile il percorso del pacco: la trasparenza è una parola chiave nell’Era del Cliente (leggi qui).
  • Rendere facili le operazioni di reso: se sono complicate o molto costose, l’e-shopper sarà scoraggiato dall’effettuare l’acquisto.

E’ bene ricordare che nella progettazione (e quindi poi nell’offerta) di una customer experience vincente, online e offline devono essere allineati tra di loro e con le promesse del brand. Italian Customer Intelligence ti aiuta a scoprire come. Scrivi a info@italiancustomerintelligence.it

TASSI DI CONVERSIONE TROPPO BASSI? ECCO PERCHÉ…

Marco Conte (@MarcoConte1) segnala a Italian Customer Intelligence  con un tweet assai pertinente un bell’intervento di Adriana de la Cruz (@delacruzduffo) sui motivi per i quali si abbandona il proprio carrello in mezzo all’e-commerce e si guadagna velocemente l’uscita.

Perché i tassi di conversione sono bassi?

businesswoman with laptop and credit cardIl 56% fra coloro che rinunciano a completare la propria spesa, asserisce di essersi trovato davanti a costi inaspettati. Il 44% lamenta costi di spedizione troppo alti come motivo del proprio abbandono. Il 32% si accorge solo alla fine della spesa che il conto totale è troppo salato per le proprie tasche. Il 25% si spaventa per la complessità del sito e-commerce in cui aveva pensato di acquistare. Il 24% (!) comunica che il sito è “crashed”. Un altro 22% trova insoddisfacenti o addirittura assenti le informazioni sui tempi e modalità di consegna del “pacco”. Il 21% si scoraggia a metà strada per il troppo tempo che l’acquisto implica a causa delle troppe informazioni richieste. Il 18% trova scoraggiante l’eccessivo carico di controlli di sicurezza nel pagamento. Il 17%, al contrario, è preoccupato che non ci sia abbastanza sicurezza sulle proprie informazioni bancarie e pertanto rinuncia.

Davvero ottimi indicatori per coloro che sono impegnati a migliorare il “tasso di conversione” del proprio e-commerce, ovvero la  percentuale di quelle visite nello shop online che si traducono effettivamente in acquisti.

In fondo il tasso di conversione non è altro che la misura della customer experience della “e-customer” e, quindi, di quanto l’e-commerce risponda ai suoi bisogni, con che grado di facilità di interazione e con che livello di piacevolezza.

Le soluzioni e-commerce che Italian Customer Intelligence promuove sono valorizzate dal servizio Web Presence Check (clicca qui per scoprire il servizio) proprio per offrire una customer experience superiore al navigatore e migliorare i tassi di conversione.

Guarda il video di Italian Customer Intelligence:

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