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SKY ITALIA: 4,7 MILIONI DI CLIENTI AL CENTRO CON IL NET PROMOTER SCORE

skylogoÈ il Net Promoter Score lo strumento di monitoraggio della Customer Experience utilizzato da Sky Italia, la piattaforma satellitare nata nel 2003 dalla fusione di Stream e Telepiù.

Da quando, a cavallo tra il 2011 e il 2012, Sky avverte la necessità di seguire e conoscere sempre di più i propri abbonati, il Net Promoter Score, l’indice internazionalmente riconosciuto che misura il tasso di passaparola positivo che un brand è in grado di generare, è diventato il mezzo per ascoltare la voce del cliente.

Monitorare costantemente l’andamento del NPS sia a livello relazionale che transazionale (ossia dopo una specifica interazione tra l’azienda e il cliente, come per esempio una chiamata al call center), consente a Sky di misurare la Customer Experience  e di agire su specifiche aree per migliorare costantemente il servizio lungo tutto il viaggio del cliente.

Viaggio del cliente che è sapientemente mappato dalla Direzione Customer Experience dell’azienda che valuta i suoi obiettivi rispetto a quelle che sono le aspettative del cliente, soprattutto in quei touchpoint che sono considerati strategici per il business, come, per esempio, il Customer Care e i servizi di installazione e post vendita.

Report, presentazioni, progetti, focal point nelle varie Direzioni aziendali e meeting di Governance sono l’occasione per condividere con tutto l’ecosistema i risultati di ogni singolo dipartimento e per ricordare che tutti, indipendentemente dal ruolo e dal contatto diretto con il cliente, sono coinvolti e partecipi nella progettazione dell’esperienza degli oltre 4,7 milioni di abbonati.

fattura skyIn questo senso, Martina Sammaria, Customer Experience Specialist dell’azienda, ci racconta di come un minisito intranet e una newsletter aziendale tengano aggiornati tutti i dipendenti sull’andamento del Net Promoter Score, sugli sviluppi nella mappatura del viaggio del cliente e su iniziative reali e concrete che le singole Direzioni mettono in atto in ottica cliente-centrica. Un esempio su tutti, il progetto che ha visto la collaborazione delle direzioni Finance, Marketing & Sales e Customer Care e che ha permesso di semplificare la lettura della fattura: un motore di ricerca permette di comprendere il significato delle principali voci fatturate ed è stato creato inoltre un leaflet dedicato ai nuovi clienti, recapitato a casa insieme alla prima fattura, per spiegare loro nel dettaglio come leggere le fatture Sky. E se questo ancora non basta, un video-tutorial accessibile dalla sezione Assistenza di Sky.it fornisce indicazioni chiare e precise per non perdere nessun dettaglio o informazione amministrativa importante (guarda qui il video).

sky hallPer coinvolgere al massimo i suoi dipendenti nella consapevolezza di essere protagonisti della creazione di un’esperienza piacevole per i clienti, a fine 2015, Sky ha attivato un importante progetto di comunicazione interna diffuso nelle tre sedi aziendali (Milano, Roma e Cagliari). Con lo slogan “La felicità del cliente dipende anche da te”, video, videowall, poster e banner ricordano, come un ritornello, l’impegno che ciascuno deve sempre avere nei confronti degli abbonati. A sostegno della campagna sono stati scelti otto “volti noti” degli schermi Sky, idealmente i “più vicini” agli spettatori: Anna Billò, Marco Cattaneo, Alessandro Costacurta e Guido Meda, protagonisti dei canali sportivi, da una parte, Bruno Barbieri, Alessandro Cattelan, Stefania Pinna e Fortunato Cerlino, star dei canali di informazione e intrattenimento, dall’altra. Insieme a loro, 73 dipendenti sono stati ripresi all’interno di 12 location nel racconto di 8 case history con lo scopo di ispirare un lavoro che continui a mettere sempre di più il cliente al centro.

Il contributo e l’impegno di ogni dipendente per un costante miglioramento, quindi, sono fondamentali per Sky che, sì, punta a una programmazione ricca e di qualità, ma anche, e soprattutto, a una relazione vicina e concreta con il suo cliente più affezionato (il promoter) che è in grado di indicargli quelle aree di miglioramento all’interno delle quali la sua esperienza può diventare davvero indimenticabile, risultando in un passaparola virtuoso, nell’aumento della fedeltà e in operazioni di business come, ad esempio, di up-selling e cross-selling.

MEDIASET E VIVENDI, UN’ALLEANZA IN NOME DELLA CUSTOMER EXPERIENCE

La notizia dell’alleanza Mediaset-Vivendi ha tenuto banco lo scorso weekend, attirando l’attenzione di esperti e operatori non solo del settore telecomunicazioni.

Attraverso uno scambio del 3,5% di quote, il colosso francese attivo nell’industria televisiva, cinematografica e discografica si lega alla società di produzione e distribuzione televisiva di casa nostra.

Tanto e molto è stato detto sull’argomento, soprattutto a partire dalle varie strategie che Bollorè (CEO di Vivendi) e Berlusconi hanno messo in atto per arrivare alla conclusione dell’affare e da quelle che ne saranno invece diretta conseguenza.

Noi vogliamo invece soffermarci su un particolare non da poco: la partnership viene siglata poco dopo l’approdo in Europa (Gennaio 2016) di Netflix, il servizio di TV on demand che ha spopolato negli Stati Uniti (dove registra 44milioni di abbonati) e che sta conquistando il pubblico oltreoceano (30milioni di abbonati nel resto del mondo) a suon di contenuti in esclusiva disponibili su una piattaforma che fa della Customer Experience la sua parola d’ordine.

vivendiNon è un caso che l’accordo Mediaset-Vivendi abbia come scopo – si legge in una nota – “la creazione di una piattaforma pan-europea di contenuti on demand che sia in grado di garantire un forte sviluppo tecnologico, Customer Experience sempre più evoluta e un’offerta di film e serie tv sempre più ampia e pregiata”. Una piattaforma, che a Bollorè sembra piaccia chiamare il “Netflix latino”, progettata e dedicata al particolarissimo pubblico “sud europeo” (Francia, Italia e Spagna), estendibile poi anche alla Germania e che dovrebbe prevedere anche la partecipazione di una grande major americana.

Questa nuova alleanza potrebbe essere una risposta bella e buona ai disastrosi risultati rilevati dalla Forrester Research in occasione dell’ultimo Customer Experience Index in Italia (Luglio 2014). L’evidenza dei bassi valori di Customer Experience segnalati dai consumatori italiani nel settore televisivo (Sky Italia e Mediaset le aziende considerate) e l’arrivo dello “spauracchio” Netflix hanno messo, come si suol dire, il pepe alla coda anche degli operatori nostrani.

Attendiamo i risultati!

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