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L’HAMBURGER PIÙ SCHIFOSO D’ITALIA

Quando il tone of voice si fa politicamente scorretto

Uno dei punti forti di Burgez, catena di fast food tutta italiana, è la sua comunicazione. Essa non si basa su un piano editoriale, bensì su una linea editoriale. Il marchio crede fermamente nel marketing istantaneo (Instant Marketing), nell’imprevisto e nella tanta originalità dei creators.

L’unicità di Burgez parte dall’ideazione e creazione di un logo sfacciato “Cerca di non tornare indietro, se puoi”, quasi a voler lanciare una sfida al cliente. Numerose sono anche le iniziative per gli ambienti offline, al di fuori del mondo social e web. Un esempio è la scelta di affiggere sui tram di Milano frasi come “L’hamburger di Burgez è il più schifoso di Milano“, un messaggio forte, che attira la curiosità e sposta l’attenzione del cliente dal prodotto al brand.

Un dna comunicativo che ha senza dubbio due parole chiave: incisività e irriverenza.

Importante anche la scelta di co-branding con il cantante Coez in occasione dell’uscita dell’album “È sempre bello”. La frase “È sempre bello averti intorno” è stata utilizzata in occasione della collaborazione come slogan del brand. Frase non scelta a caso, come si può immaginare.

Un’altra iniziativa, a mio avviso, divertente consiste nel lasciare dei bigliettini nelle shopper per l’asporto. Tra gli esempi più esilaranti, dei finti biglietti di sos da parte della cassiera del ristorante che sostiene di non essere pagata da mesi e dice di aver bisogno di aiuto e frasi del tipo “Dumb the reader” (scemo chi legge!).

Il 33,3% del successo periodico di BURGEZ è l’esperienza del cliente e, al di là dei numeri, il capitale umano rappresenta spesso il 100% del successo di un progetto di vendita al dettaglio. Non c’è niente di più bello che essere coccolati e trattati come un essere umano

Una strategia di comunicazione che lascia il segno e non può che strapparti un sorriso.

Non vedo l’ora che arrivi anche nella mia città per poter vivere una esperienza che va al di là del cibo!

Giovanni Rana… ti adoriAMO

Un e-commerce che non è solo un e-commerce

Grande novità di questo mese è il nuovo servizio e-commerce creato dal più famoso e longevo nonno della pasta italiano: Giovanni Rana.

Per rispondere ad un pubblico sempre più esigente, indaffarato e ricercato, Giovanni Rana da tempo ha messo in atto una strategia di offerta sempre più ampia. Tale strategia va a integrarsi con una vasta possibilità di abbinamenti pronti per essere portati in tavola in poco tempo.

Velocità e qualità caratterizzano i piatti di Giovanni Rana, i quali, in pochi minuti, soddisfano il palato anche dei cuochi meno esperti. Così, è diventato più semplice sorprendere se stessi e le persone con cui si condivide la tavola.

Eppure, come interpretare al meglio l’esigenza della velocità? Giovanni Rana ha creato un e-commerce (scoprilo qui) per far arrivare direttamente dalla produzione alla casa di tutti gli italiani i prodotti freschi della tradizione, senza dover prendere macchina o mezzi di trasporto per andare al supermercato. Ad ingolosire la proposta si aggiungono una selezione di prodotti proposti in cofanetti che fanno leccare i baffi.

Ph. Credit: Giovanni Rana

In tal modo, osserviamo un processo di sviluppo di una catena food-retail sempre più complessa e digitale, capace di scavalcare gli ormai noti sistemi di distribuzione. Una scelta anche sostenibile perché riduce la complessità dei trasporti merci verso luoghi disparati, senza la certezza del consumo.

È così che si risponde al bisogno reale: “Io ordino ciò di cui ho davvero bisogno e… Giovanni Rana produce e mi manda a casa ciò che è davvero da me richiesto”.

Una scelta di personalizzazione che non riguarda solo Giovanni Rana, ma molti altri produttori, estendendosi fino ad altri settori.

Un simile esempio lo riscontriamo in un settore differente: l’automotive. Alfa Romeo, infatti, sta per evolvere l’approccio produttivo. Non vedremo più camionate di auto che spesso rimangono parcheggiate ferme nei concessionari, ma ordineremo le macchine e saranno prodotte solo nella misura dettata dalla domanda reale, con possibilità di personalizzazioni ad hoc, secondo il modello produttivo “Built to order” che limita lo stock e riduce lo spreco. (Cfr. Corriere Economia)

Rispondere alla domanda reale è il modo più intelligente per guardare ad un mondo più sostenibile e in evoluzione. Pertanto, Giovanni Rana ha adottato una strategia “Built to eat”… se volessimo usare le parole del “modello Alfa”. Una vera novità che presto vedrà coinvolgere numerosi altri settori produttivi. Quale sarà il prossimo settore in cui si diffonderà questo modello di produzione?

Giovanni Rana non ha creato un semplice e-commerce, ma ha lanciato un modo nuovo ed innovativo per favorire ed accontentare la domanda e i bisogni dei propri clienti, riducendo gli sprechi e rispondendo al bisogno reale.

MENU D’AMORE

Proposte per tutti i gusti: innamorati, ex in pena, litiganti in cerca dell’equilibrio di coppia

La festa di San Valentino ha origini lontane e incerte, legate a miti e leggende non adeguatamente rappresentativi del romanticismo simbolico legato al 14 Febbraio. Una data che, nel bene o nel male, coinvolge proprio tutti!

C’ è chi la considera un’opportunità per dichiararsi e onorare il proprio amore; chi l’occasione per riaprire la scatola dei ricordi di una storia appena finita, chi un nuovo inizio per ritrovare l’equilibrio perduto.

Quest’ anno l’emergenza e le limitazioni hanno messo a dura prova le relazioni di coppia ed i brand della ristorazione non potevano lasciarsi sfuggire questa occasione per sperimentare nuove formule destinate a tornare ad emozionare i propri clienti.

DUNKIN DRIVE – THRU WEDDING

Dunkin’ ha promosso un menu dedicato per l’occasione, offrendo la possibilità ad alcune coppie di sposarsi o rinnovare i loro voti in una corsia drive-thru partecipando al concorso “Marriage is on the Menu”, ispirato da un dipendente di Dunkin che, lo scorso autunno, ha scelto di sposarsi nello stesso luogo in cui ha incontrato per la prima volta l’amore della sua vita.

Oltre alla cerimonia a tema Dunkin, completa di decorazioni festive, le coppie vincitrici hanno ricevuto regali di nozze speciali brandizzati, tra cui un cesto regalo di attrezzature e accessori per il proprio matrimonio, foto professionali del grande giorno e un premio in denaro di $ 500.

Quest’anno, inoltre, il brand risponde alla chiamata degli appassionati con l’apertura ufficiale del suo primo pop-up shop Dunkin online dedicato al matrimonio, con proposte di merchandising nunziale disponibili a partire dall’ 11 Febbraio.

L’AMORE È ANCORA NELL’ARIA AL WHITE CASTLE

Dal 1991 i ristoranti White Castle celebrano il giorno di San Valentino, trasformando le proprie sale da pranzo in raffinati ristoranti in cui tutto è curato nei dettagli. 

Quest’ anno l’azienda ha voluto continuare la tradizione nel rispetto delle nuove norme di sicurezza, trasformando i parcheggi di ben 300 ristoranti White Castle in “Slider Lover’s Point”, ovvero drive – in, completi di servizio carhops, consentendo ai clienti di celebrare la festa dell’amore rimanendo socialmente distanti.  

I clienti hanno ricevuto una brochure con diverse attività suggerite per intrattenersi in attesa del cibo.

Infine, la catena ha offerto la possibilità di enfatizzare l’atmosfera romantica grazie ad una Playlist di Spotify chiamata “Slider Lover’s Luv Channel” che include un mix di canzoni sentimentali, ringraziamenti e dediche romantiche. 

L’ANTI SAN VALENTINO È DA BURGER KING

Sulla scia dell’uscita del film Birds of Prey il cui l’anti eroina Harley Quinn intraprende la sua prima emancipazione dopo essersi separata da The Joker, alcun ristoranti Burger King, in partnership con Warner Bros Pictures, hanno festeggiato l’Anti-San Valentino trasformando le vecchie fiamme in panini Whooper.

Le sedi Burger King di New York City, Los Angeles, San Francisco e Boston, consentivano, infatti, di liberarsi dei vecchi ricordi fotografici d’amore in cambio dell’hamburger al momento più apprezzato della catena.

Lascia sorridere la formula che l’azienda ha condiviso nel pubblicizzare l’iniziativa “partecipando a questa attivazione accetti di far distruggere l’oggetto della tua ex fiamma da BKC o da una terza parte che agisce per conto di BKC”. 

Un po’ come la migliore amica che desidera non vederti più soffrire per una storia ormai finita. In questo caso, ha offerto anche la cena!

SHAKE SHAKE PER UNA CELEBRAZIONE ROMANTICA TRA LE MURA DI CASA

Il gruppo musicale Boyz II Men porta l’amore direttamente nelle case dei propri fan invitandoli all’evento online “Love Delived”: una notte di jam d’amore, ballate soul e conversazione amichevole, presentato in partnership dalla piattaforma delivery DoorDash e la catena fast casual Shake Shack, unite per aiutare le persone a celebrare San Valentino con una cena romantica tra le mura delle proprie case.

Per l’occasione, la catena Shake Shack ha creato un frullato dal nome “Berryz II Men” a base di crema pasticcera alla vaniglia e fragola, condita con panna montata, salsa fudge e crumbl di biscotti al cioccolato e fragole ricoperto di cioccolato, proposto in edizione limitata.

Inoltre, la sede natale di Boyz II Men ha offerto la possibilità di ricevere il kit “Love Delivered” gratuiti ai clienti che ordinavano tramite l’app o il sito Web DoorDash che includeva una candela profumata per creare l’atmosfera per la serata e cimeli della performance “Love Delivered”, tra cui una t-shirt brandizzata e un cordino VIP “backstage”.

KRAFT HEINZ PER ALLENTARE LA TENSIONE DI COPPIA

La pandemia ha messo a dura prova l’equilibrio di molte coppie, costretti ad una condivisione forzata dei propri spazi. Kraft Heinz coglie questo disagio offrendo loro un riparo dal “dilemma dell’ultimo morso” con il lancio del nuovo Philadelphia Cheesecake Crumble, una nuova linea di cheesecake a tre strati con salsa di frutta o cioccolato sul fondo, un ripieno di cheesecake ricco e cremoso e un cracker graham o condimento crumble biscotto, disponibile in confezioni di due comode tazze monouso.

Per assicurare che condividere il dessert non fosse un problema per le coppie nel giorno più romantico dell’anno, i produttori hanno offerto gratuitamente il prodotto durante il fine settimana di San Valentino fino ad esaurimento scorte, promuovendo l’iniziativa attraverso un cortometraggio nel quale la reale coppia Ashley Iaconetti e Jared Haibon si confrontano con una terapista Nicole Watts sui loro problemi di coppia, partendo proprio dall’ultimo morso di una cheescake.

Per coloro i cui problemi di condivisione si estendono oltre la cheesecake e il “dilemma dell’ultimo morso”, il marchio ha offerto a partecipanti selezionati appuntamenti di terapia di coppia per alleviare parte della tensione. Un modo intelligente e costruttivo per mostrarsi attenti ai bisogni dei propri clienti e offrire loro un’esperienza unica e destinata ad essere ricordata!

Anche in questa occasione, il mondo del food ci offre, con le sue proposte, uno sguardo panoramico sulle sfaccettature dell’amore e ci ricorda di come il cibo continui nel tempo a rappresentare un atto d’amore.

Preparato, Gustato, Condiviso. Pensateci anche voi, quanti ricordi d’amore hanno un sapore indimenticabile?

 

McDONALD’S PUNTA SULL’INTRATTENIMENTO FAMILIARE

Se le famiglie non vanno da McDonald’s, McDonald’s bussa virtualmente alle loro porte

In Inghilterra Mc Donald’s decide di entrare nelle case delle famiglie, puntando sull’intrattenimento attraverso la lettura, lo sport e la musica, nel tentativo di offrire nuovi momenti di condivisione familiare e ritrovare emozioni ormai sempre più lontane.

I bambini, a partire dal 26 Ottobre, possono entrare a far parte di un esclusivo club di lettura “Happy Readers Holiday Story Club“, ospitato dall’autore di best seller per bambini Tom Fletcher che, ogni giorno, alle 10 di mattina, condivide online la lettura dei suoi nuovissimi libri di racconti, scritti esclusivamente per McDonald’s e disponibili con ogni Happy Meal.

Genitori e figli hanno potuto aderire all’iniziativa “Fun Foodtball”, divertenti sessioni di calcio giornaliere, sfide casalinghe in occasione delle quali McDonald’s ha collaborato con la star del Lionesses Football Club Lucy Bronze, l’ex nazionale inglese Peter Crouch, il capo allenatore femminile del Manchester United Casey Stoney e l’ambasciatore del calcio, fan di McDonald’s Jack Rutter per creare una serie di abilità ed esercizi facili da apprendere e da replicare nelle proprie case, con l’obiettivo di divertire e coinvolgere l’intera famiglia, usando oggetti di uso quotidiano come cibo in scatola, carta igienica e un cesto della biancheria.

Cliccando qui è possibile recuperare le sessioni di coaching susseguitesi dal 26 al 30 Ottobre ed aderire alle sfide lanciate dal brand.

Venerdì 30 ottobre, infine, ha avuto inizio un grande evento musicale virtuale di 3 giorni “I’m Lovin’ It Live”, fruibile gratuitamente – scaricando l’app My McDonald’s – solo per i clienti residenti nel Regno Unito e in Irlanda, coinvolgente sette tra gli artisti più influenti del Regno Unito: Becky Hill, Jess Glynne, Kaiser Chiefs, Olly Murs, Craig David, Lewis Capaldi, Stormzy.

Andrew Timms

“Sappiamo che la nuova normalità è dura per tutti. [….] Speriamo che la nostra iniziativa offra qualcosa per tutti, dalle famiglie in cerca di divertimento ai fan della musica che si stanno perdendo l’esperienza dei concerti dal vivo”

Michelle Graham-Clare, VP Food and Beverage

In un periodo nel quale le limitate occasioni di socialità costringono a restare in casa e condividere spazio e tempo con le proprie famiglie, Mc Donald’s offre nuove occasioni di intrattenimento ed esperienze emotive di cui ognuno di noi sente la mancanza.

L’azienda diventa un alleato: aiuta i genitori a destreggiarsi tra lavoro e figli e conquista bambini e ragazzi offrendo loro contenuti di valore, attraverso la fantasia di nuovi racconti, lo sport promosso da idoli del calcio e la musica degli artisti più influenti del Regno Unito.

Mc Donald’s regala, in questo modo, l’opportunità di collezionare nuovi ricordi positivi in un periodo in cui il ritorno alla normalità sembra sempre più lontano e lo fa costruendo occasioni di intrattenimento su misura delle esigenze e dei desideri di questa nuova realtà, offrendo la possibilità di evadere con le emozioni e, parallelamente, rimanere al sicuro nelle proprie case.  È proprio il caso di dirlo…I’m Lovin’ It “ !

Questa iniziativa lascia spazio ad una riflessione generale di fondamentale importanza: la nuova era pandemica (e post pandemica) ci chiede di pensare e trovare soluzioni alternative, andando oltre i servizi fino ad ora offerti.

Rimarrà nel tempo l’impronta di questo periodo e, di riflesso, le modalità con le quali le aziende hanno reagito!

Flessibilità, creatività e innovazione sono le nuove chiavi del successo – in molti casi della sopravvivenza – delle aziende, le quali non possono permettersi di fermarsi, come tutto il mondo attorno sembra fare.  Non è più una scelta, ma una priorità!

UN MICROMARKET NELLA PROPRIA AZIENDA

La proposta innovativa di FOODIE’S

Ecco come rinnova la sua offerta, amplificandola e diversificandola, MicroMarket FOODIE’S, il brand fast casual (lanciato da http://www.tramezzino.it/) che si propone come alternativa alla tradizionale ristorazione aziendale con mense, offrendo una risposta alle nuove ed evidenti esigenze del cliente metropolitano (specie in questo periodo così difficile).

La proposta è davvero innovativa: viene offerta l’opportunità di aprire, all’interno delle aziende, un piccolo supermercato self-service, aperto H24, 7 giorni su 7, nel quale i dipendenti possono non solo acquistare cibi freschi e salutari, ma anche bere un caffè di qualità, consumare la colazione e il pranzo con piatti e prodotti gustosi e genuini, e scegliere, anche all’ultimo momento, un rifornimento estemporaneo per la cena. Le aziende debbono solo mettere a disposizione uno spazio idoneo e la connessione internet, a tutto il resto pensano loro.

L’allestimento prevede diverse soluzioni in base allo spazio disponibile: abitualmente si compone di frigorifero, scaffale, macchina per il caffè professionale e freezer per i gelati; nella configurazione più ampia, invece, sono previsti anche forno a microonde, televisione, area relax con divani, sgabelli, mensole e tavolini. A completamento del servizio, è prevista anche una comoda cassa automatica, facile, veloce e sicura. Il tutto realizzato con un design moderno, elegante, allegro, in una parola: accattivante.

Non solo, dunque, una grande comodità per i dipendenti, a cui viene offerta l’opportunità di consumare, nelle pause dal lavoro, pasti veloci, sani e di qualità, o di prendersi al volo qualche sfizioso pasto da portare a casa per la cena, ma anche la possibilità per le aziende di creare ambienti accoglienti e piacevoli al loro interno, dove i propri dipendenti, mentre fanno colazione, pranzano, si prendono un caffè o si gustano uno sneak, abbiano modo di conoscersi meglio, fare due chiacchiere, entrare in empatia e, perché no, creare l’occasione per avere idee innovative in ambito lavorativo.

Colpisce lo scopo che questo brand propone di far perseguire ai propri clienti, racchiuso in una frase che viene messa in grande evidenza nel sito: “Volete rendere felici i Vostri dipendenti con un MicroMarket FOODIE’S ?”. Questa domanda apre un mondo. Basti infatti pensare che, in numerose ricerche, è stata ampiamente studiata la correlazione tra la gioia provata dai dipendenti nel fare il proprio lavoro e la qualità delle loro performance. Non è un caso che negli Stati Uniti, dove hanno notoriamente molto a cuore il business, i MicroMarket siano in crescita da diversi anni. Il motivo è semplice: creare un ambiente piacevole dove i dipendenti possano consumare un pasto, trovare prodotti sani e prendersi un caffè scambiando due parole, li rende senza dubbio più contenti e più felici, con un aumento del loro potenziale ed un conseguente incremento della loro produttività, il tutto a beneficio dell’azienda stessa.

I MicroMarket, insomma, rappresentano un caso emblematico in cui l’azienda che si innova per andare incontro alle esigenze dei propri dipendenti riesce non solo a rendere felici questi ultimi, ma anche ad ottenere un incremento di redditività.

L’innovazione che porta felicità produce redditività: un assunto che suscita grande interesse.

UNA CENA STELLATA A DOMICILIO

Il pollo arrosto dello chef Daniel Humm entra nelle case degli Americani

Il ristorante Eleven Madison Park, tre stelle Michelin, n. 1 al mondo nel 2017 , chiude momentaneamente al pubblico le porte del proprio ristorante situato nel cuore di New York City e, in attesa di poter accogliere di nuovo i propri ospiti, lancia il servizio Eleven Madison Park To Go, consegnando l’amata cena del famoso pollo arrosto dello chef Daniel Humm direttamente a domicilio.

I commensali (le porzioni previste posso soddisfare dalle 2 alle 4 persone) possono ricevere direttamente a casa un pollo crudo da 3,5 libbre Green Circle ripieno di brioche, foie gras e tartufo nero, da consumare insieme ad una zucca al forno con alghe e burro marrone, insalata di verdure amare, patate gratinate con parmigiano e groviera e una torta di mele con acero e mandorle.

Il pacchetto prevede, infine, un barattolo della tipica muesli del ristorante per la colazione del mattino successivo, rievocando il ricordo di un’esperienza che, questa volta, sarà di certo diversa!

Evan Sung Photo

Una cena stellata per un costo totale di $ 275, corrispondenti a 232,40 euro.

Per ogni cena acquistata, il ristorante fornirà 10 pasti ai residenti locali che soffrono di insicurezza alimentare attraverso la sua partnership con Rethink, organizzazione no profit co-fondata da Humm per affrontare la disuguaglianza alimentare e le questioni correlate della sostenibilità.

Non c’è da sorprendersi, infondo, che anche i ristoranti stellati sperimentino nuove opportunità per mantenere contatto con i propri clienti o potenziali tali. Diventa necessario constatare, infatti, che l’attuale periodo di crisi, la costretta perdita di socialità e l’esplosione dei numerosi distributori di cibo a domicilio, non fanno altro che alimentare lo sviluppo di fenomeni che alimentano sempre di più il consumo nelle proprie case.

Bisogna, tuttavia, ammettere che l’Eleven Madison Park lo fa nel modo giusto!

Per chi teme di sporcarsi le mani, il ristorante rassicura informando che non sarà necessario dedicare troppo tempo alla cucina. Il pollo sarà preparato e farcito e le istruzioni dello chef su come arrostirlo saranno incluse nel delivery box, quasi a voler confidare in via esclusiva ai propri clienti i piccoli trucchi del mestiere.

Eleven Madison Park To Go non è semplicemente un tentativo per affrontare la crisi attuale, ma parallelamente una strategia per coinvolgere emotivamente i propri clienti che potranno, in un certo senso, partecipare alla creazione di piatti stellati, vivendo l’emozione di essere contemporaneamente sous chef e consumatori, ad un prezzo tutto sommato accessibile considerato il numero di commensali che le porzioni sono in grado di soddisfare!

Le persone più creative potranno, tra le mura di casa, divertirsi nel ricreare un’atmosfera elegante e raffinata, utilizzare il famoso servizio di piatti chiuso nel mobile per le grandi occasioni e aprire la bottiglia di vino riservata ad un evento speciale.

In questo modo, il piatto stellato regalerà l’illusione di evadere dall’ambiente casalingo, negli ultimi mesi divenuto – sempre di più – cornice di ogni nostra attività quotidiana.

Da non dimenticare l’aspetto sociale al quale i clienti contribuiscono con il loro acquisto. Un motivo in più per non rinunciare a questa occasione, al momento limitata al periodo di chiusura del locale, ma probabilmente destinata ad evolversi in vista del Ringraziamento e del Natale. L’Eleven Madison Park è costretto, insieme a tante altre attività affini, a rinunciare al contatto con il proprio pubblico e dobbiamo ammettere lo fa con la vera classe di uno stellato!

Ma nella Grande Mela possono non temere! Lo chef Daniel Humm e tutto lo staff contano con impazienza i giorni prima di poter accogliere di nuovo i propri ospiti come i vecchi tempi. 

COLAZIONE DA TIFFANY… ANZI, DA SOMMARIVA!

Se fosse un film, lo rivedrei

La domenica è quel giorno in cui si recuperano veramente le energie, quel giorno in cui non si punta la sveglia. Sarà forse per questo che ci si alza la mattina un po’ grotteschi, cupi?

Così, la colazione diventa un rito sacro, un momento per iniziare la giornata con energia. Dove farla? Alla pasticceria Sommariva! È una bottega storica di Milano nata nei primi anni del ‘900, rilevata dalla famiglia Sommariva negli anni ’70. Tutt’ora continua la sua storia con i figli, i quali hanno deciso di seguire le orme del padre Giorgio che ha reso l’amaretto di Porta Romana, ormai, una vera e propria tradizione di quartiere.

Perché sono rimasto colpito? Perché avendo fatto colazione, ho pensato di riportare al banco la tazza del cappuccino che avevo bevuto ed il piattino su cui era stato servito uno degli splendidi pasticcini che avevo scelto accuratamente, essendoci davvero una vasta scelta. Forse il mio gesto è nato dall’aria che si respira nel locale, mi sentivo a casa, come quando la mamma mi ricordava di non lasciare la tazza sul tavolo finito di fare la colazione. Questo gesto è valso un amaretto di Porta Romana!

Infatti, il signor Giorgio mi ha voluto ringraziare, dicendomi: “Lo regaliamo a tutti coloro che dopo aver consumato, ci aiutano portando tazze, bicchieri e piattini qui al bancone. Lo facciamo per rendere felice il cliente e perché così poi si ricorda di noi e torna a trovarci”. Mi ha stupito l’autenticità del gesto, pensato con gratitudine sincera.

Quante volte ci sarà capitato di fare la stessa operazione nei fast food, in cui siamo stati spesso invitati a riportare il vassoio? Quante volte ci sarà capitato addirittura di dover suddividere la nostra consumazione in diversi cestini della spazzatura… senza ricevere nemmeno un grazie?

Ebbene, alla pasticceria Sommariva questo gesto è premiato, non solo con un sorriso, ma con un amaretto di Porta Romana! È un piccolo segno di gratitudine che fa venire voglia di tornare! Un piccolo extra inaspettato… che mi ha proprio cambiato la giornata.

Non posso che ringraziare il signor Giorgio, perché con la sua autenticità ha reso la mia colazione indimenticabile e senza alcun dubbio da ripetere!

HAI MAI ASCOLTATO IL CIBO?

Food Ensemble: il primo concerto che puoi mangiare

Il cibo gioca da sempre con i nostri sensi.

L’impiattamento incuriosisce la vista, il profumo ammalia l’olfatto, la consistenza convince il nostro palato, il gusto, infine, lascia esplodere in una melodia ogni nota sensoriale.

Ma, spesso, dimentichiamo che anche i suoni possono influenzare la nostra esperienza, spostando in un verso o in un altro la percezione dei sapori. Le alte frequenze, ad esempio, ci faranno percepire maggiormente i sapori dolci, mentre alcuni toni gravi accentueranno i sapori amari.

Quando parliamo di suono, non facciamo esclusivo riferimento alle note musicali, ma anche all’affascinante rumore del cibo stesso: il sobbollire dell’acqua, lo scricchiolio di una patatina, la mescita del vino, lo scoppiettio del soffritto, la danza delle fruste tra le nuvole bianche.

Un’immersione completa

Immagina di vedere uno chef cucinare dei bellissimi piatti davanti ai tuoi occhi, senti i rumori della preparazione che riempiono la stanza, lentamente i rumori si trasformano, si sommano e diventano musica.

A questo punto, mentre stai ascoltando la composizione, puoi assaporare il piatto i cui suoni la hanno generata.

È questa la premessa di un invito a cena dello chef Andrea Reverberi, il sound designer Francesco Sarcone, sous-chef e sommelier Marco Chiussi.

Tre giovani artisti che hanno dato vita al progetto Food Ensemble, il primo concerto che puoi mangiare.

Lo sviluppo dell’idea

Partiti utilizzando strumenti di cucina come elementi musicali, hanno presto capito che mancava un elemento di connessione con il pubblico in grado di stimolarne tutti i sensi.

Hanno, così, aggiunto il cibo dando vita ad un vero e proprio spettacolo: ogni brano è composto partendo dai suoni e dai rumori prodotti dalle materie prime e dagli strumenti utilizzati per la preparazione dei piatti, lasciati poi degustare agli ospiti.

Una performance di musica e cucina, un’esperienza da vivere come un concerto, uno spettacolo da gustare come una cena. Un nuovo modo di coinvolgere gli ospiti che, da fruitori dello spettacolo, diventano parte integrante dello stesso.

Pronti ad ascoltare il suono dei loro piatti?

Ricerca, contaminazione e sperimentazione sono gli ingredienti principali di Food Ensemble.

Le degustazioni si compongono generalmente di quattro portate e relative quattro composizioni musicali.

Ogni brano è composto partendo dai suoni e dai rumori prodotti dalla realizzazione dei piatti che accompagna, campionati dal vivo. Piatti che vengono realizzati davanti agli occhi dello spettatore proprio come in uno show cooking. Musica che viene eseguita dal vivo come in un concerto live.

Nel pieno rispetto di tutti i 5 sensi, nei loro piatti nulla è lasciato al caso come conferma una delle recensioni condivise “Un’immersione fatta di ritmo, profumi, colori e richiamo all’estetica che mi ha regalato una forte sensazione di armonia e trasporto e fatto percepire che tutto fosse nel posto giusto, nel momento giusto”.

Come sviluppate l’ideazione delle vostre performance?

Partite dalla materia prima che volete utilizzare o dalla melodia che volete creare?

Ogni piatto è un viaggio a sé, a volte partiamo da un gusto che abbiamo in mente, a volte da un passaggio musicale che vogliamo descrivere con i sapori, a volte dal suono di qualcosa che mangiamo ogni giorno ma che in quel preciso giorno ci ha comunicato qualcosa.

Di solito le idee migliori nascono quando ci poniamo delle domande, ad esempio: “come facciamo a creare un piatto healthy, vegetale, con un carattere deciso e che suoni da paura?” Così è nato “Cannoli Babaganoush”, una delle nostre composizioni più apprezzate, dopo tanti tentativi, uno studio approfondito delle materie prime e una ricerca sonora minuziosa.

Il 2019 vi ha visto impegnati in un tour di 6 mesi contrassegnato dal “Tutto esaurito” in 20 città attraverso 4 Paesi; avete collaborato con importanti brand del settore alimentare e raccontato in musica 4 ricette di Davide Oldani, un progetto da cui è nato un album ascoltabile su Spotify e un disco in vinile “Spaghetti Symphony”, presto in uscita.

Eravate pronti per il Tour 2020. La pandemia vi ha costretto a rinunciare al contatto diretto con il pubblico, ma non ha spento fiamme e amplificatori che avete acceso nelle vostre case.

Quali nuove forme di intrattenimento avete sperimentato in questo periodo e quali sono, invece, i vostri progetti per il futuro?

Ci siamo interrogati molto sul concetto di vicinanza, perché la nostra preoccupazione non era quella di stare fermi, bensì di continuare ad essere vicini alle persone che ci seguono e ci aspettano. Perciò abbiamo raccontato ricette, ci siamo esibiti nelle nostre case, abbiamo condiviso le nostre storie e le nostre passioni… e abbiamo ascoltato tanto gli altri!

Novembre e dicembre saranno i mesi del ritorno ai live per noi, riparte quindi il nostro tour che ci vedrà in diverse città d’Italia, poi per il 2021 abbiamo tante novità, alcune nuove collaborazioni e un sacco di produzioni nuove pronte a uscire.

Ultima domanda, per noi la più importante!

Sui vostri social, rivolgendovi ai vostri ascoltatori, scrivete: “A volte alziamo lo sguardo per vedere se ci siete ancora. Siete in perfetto silenzio. In questi momenti ci chiediamo cosa si viva dalla vostra prospettiva “. Avete trovato una risposta?

Non del tutto! Ognuno ha la sua risposta e non è possibile sintetizzarle tutte. Quello che più spesso ci riportano i nostri ospiti è lo stupore, quella sensazione di qualcosa che non ti aspetti anche se sai che devi aspettarti qualcosa di diverso.

L’ingrediente segreto del successo del trio Food Ensemble è, dunque, la capacità di stupire, emozionare ed entusiasmare i propri ospiti regalando loro un’esperienza in grado di risvegliarne tutti i sensi.

Non ci resta che attendere di poter mangiare uno dei loro concerti!

UNO CHEF NELLA TUA CUCINA: I LOVE OSTRICA

Fra le prime 100 eccellenze italiane la perla del mare di Luca Nicoli 

Devi organizzare una cena importante, un evento aziendale, vuoi festeggiare un anniversario, stupire i tuoi ospiti o semplicemente assaporare del pesce fresco? I love Ostrica è la soluzione che fa per te!

Il progetto imprenditoriale ha inizio da un’idea di Luca Nicoli, bergamasco di origine, che da sempre ha il sogno di promuovere la cultura dell’ostrica e dei prodotti più rari e preziosi del mare. Nel 2007 Luca fonda La Piazzetta del Pesce, un e-commerce ittico che vende pesce di alta qualità e freschezza a ristoranti e privati, promuovendo non solo l’ostrica, ma tutta la cultura e la tradizione legata al pescato fresco. 

La passione di Luca, i “luxury fish events” che periodicamente organizza in cui le ostriche diventano protagoniste di degustazioni, banchetti, catering a domicilio ed eventi aziendali, l’entusiasmo del pubblico, portano alla nascita di “I love Ostrica”, www.iloveostrica.it, originale shop online, catering e degustazioni con protagoniste ostriche, crudités di mare e pescato di altissima qualità.

Il viaggio nel mondo delle ostriche, crudi, caviale e delizie del mondo del pesce ha inizio sul portale dove a seguito dell’ordine i prodotti vengono acquistati presso i migliori fornitori, abbattuti a -40° in tempi brevissimi per mantenere tutte le proprietà, confezionati in una speciale Fresh Box per conservare la freschezza del prodotto, e infine consegnati direttamente a casa tua in sole 24 ore.

Per completare la tua cena/evento, sul sito puoi trovare anche degli ottimi vini da abbinare, gli accessori utili per le tue preparazioni nonché delle gustose ricette per valorizzare il pesce che stai acquistando.

I love Ostrica non è un semplice shop on-line, offre anche un servizio di “chef a domicilio” che ti permette di non rinunciare alla tua idea, di organizzare cene ed eventi o di stupire la tua Lei in un’occasione particolare. Uno chef dopo aver ricevuto il dettaglio del tuo ordine, acquista i prodotti migliori, li porta a casa tua e li valorizza nella tua cucina, trasformando la tua casa in un ristorante di lusso.

L’ideazione di una soluzione originale ed esclusiva per privati e aziende, l’eccelsa qualità, la velocità di esecuzione dell’ordine e l’invenzione dei luxury fish event, ha permesso a I love Ostrica di aggiudicarsi il premio come una delle 100 eccellenze italiane del 2020, assegnato da So Wine So Food e Forbes Italia.

UN BRAND INNOVATIVO ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE

Alla Gastronomia Firenze entri in cucina con la webcam

Erano una holding di successo nel campo della ristorazione, operante da anni sul territorio fiorentino, con 117 dipendenti, 11 punti vendita e un fatturato che nel 2019 raggiungeva i 10 milioni di euro. Poi, all’improvviso, il 9 marzo è arrivato il lock-down, con la chiusura di tutto.

Dopo qualche giorno di comprensibile sgomento, questo gruppo di prestigiosi artigiani non ha esitato a rimboccarsi le maniche, iniziando a progettare nuovi modelli di business, il tutto sotto la regia dell’eclettico Federico Menetto, che si occupa da anni dello sviluppo di business e startup in questo settore.

Ne è nata l’idea di un nuovo progetto, che hanno deciso di chiamare “Gastronomia Firenze”. Un brand che raggruppa in un’unica realtà diversi artigiani, maestri ciascuno di una propria specialità: Davide Bedu, maestro del pane, Domenico Grisafi, chef di talento, Raimondo Mendolia, maestro della pasta, Michele e Peppe Zullo, cuochi di prestigio.

In pochi giorni, hanno costruito una piattaforma web per l’e-commerce di piatti delivery. Alla velocità della luce sono stati realizzati: marchio, sito e acquisizione delle competenze sul delivery (ordini on line e al telefono, consegne, packaging con metodi di conservazione dei cibi). Due gli investimenti fondamentali: la formazione per la digitalizzazione delle competenze e i nuovi macchinari per riuscire ad essere efficienti ed efficaci in tutta l’organizzazione.

Martedì 14 Aprile 2020, Gastronomia Firenze è partita, e in un attimo è arrivata al numero di 100/150 ordini al giorno.

Il sito è fatto davvero bene. Da qui, anche con l’ausilio di un operatore in chat, si possono ordinare facilmente sia prodotti alimentari sia piatti pronti, dalla colazione alla cena, scegliendo tra una vasta gamma di prelibatezze. Ed è prevista la consegna a domicilio gratuita, e senza un minimo di spesa, a Firenze e Sesto Fiorentino. Le immagini dei piatti da poter ordinare e dei prodotti genuini in vendita sono accattivanti e realistiche, nel senso che sembra davvero di avere il cibo davanti agli occhi, tanto da percepirne quasi il gusto e il profumo. Difficile non farsi prendere dal desiderio di ordinare. E poi, si possono vedere i video esplicativi degli chef che preparano i piatti, cosa che trasmette genuinità, competenza e serietà.

Ma la vera novità che propone questo brand è quella di ricreare l’esperienza di bottega, che in questo periodo non è stato possibile vivere in prima persona, attraverso un sistema di video conference che offre l’opportunità agli utenti di entrare virtualmente in contatto con il bottegaio: ed infatti, cliccando sull’icona “Entra in Bottega!”, si ha modo di entrare con una webcam nelle loro cucine e di poter parlare direttamente con lo chef che prepara i piatti in quel momento, potendogli fare domande e richieste ad hoc. E’ una cosa davvero sensazionale: si ha la percezione di poter avere piatti sani, buoni e personalizzati direttamente dalla cucina dello chef a casa propria!

Dopo il successo su Firenze, questo nuovo brand verrà presto replicato in una serie di altre Città italiane: Venezia, Verona, Padova, Roma, Torino e, prima di tutte, Milano, che partirà già dal prossimo mese di Giugno. Il progetto è quello di un franchising digitale, con uno scambio gastronomico tra le diverse Città.

Quello di Gastronomia Firenze è un esempio emblematico di uno dei punti individuati nel nostro Magazine come fondamentali per progettare una nuova Customer Experience (“E’ tempo di riprogettare una nuova CX”) nell’era del “dopo Covid”: “Reagire velocemente al cambiamento dei comportamenti dei clienti da una parte e riprogettare le proprie offerte dall’altra”.

Loro ci sono riusciti, e in modo sorprendentemente efficace ed innovativo.

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