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DIZZ CONCEPT: IL MASSIMO RENDIMENTO NEL MINIMO SPAZIO

Sei un single con un monolocale da arredare e vuoi coniugare stile e praticità? Fai parte di una giovane coppia dinamica, alla moda e con un buon gusto per il design ma con poco spazio in casa e un budget ridotto? Hai un ufficio da rinnovare e vuoi stupire i tuoi dipendenti e collaboratori? O, ancora, vuoi affittare la tua casa ma la cucina a vista riduce enormemente gli spazi?

UNA CUCINA SMART E SPACE SAVING

La soluzione c’è e viene da Zagabria. Si chiama Pop Up Kitchen Pia, una cucina “smart e space-saving”. Per progettarla, DizzConcept, azienda croata pluripremiata che da più di vent’anni produce arredamento innovativo e sostenibile, ha chiesto direttamente ai suoi clienti quali fossero le loro necessità e i loro desideri. La lista era lunghissima, ovviamente, e, come ci si poteva aspettare dai clienti metropolitani di oggi (cliccaqui), le richieste erano tante e difficili da soddisfare in un unico prodotto: bellezza, qualità, design, praticità e – ovviamente – risparmio.

Ma DizzConcept ce l’ha fatta. Il risultato? Un concept multifunzionale che combina due ambienti differenti, salvando spazio e aumentandone la funzionalità. Si tratta di una cucina fornita di tutti gli elettrodomestici, gli accessori e lo spazio necessario nascosta…dietro una televisione a 40”! Non ci credi?

Guarda il video!

Una parete da salotto, arredata con una tv che può essere ruotata per favorire una visione migliore, è solo la parte esteriore di una cucina “apribile” di 90 o 120 gradi, composta da un piano di lavoro lungo ben 182 centimetri, lavandino, piano cottura con tanto di cappa, lavastoviglie, frigorifero, mensole, armadietti e cassetti per riporre piatti, posate, utensili, e scorte di ogni genere, spazio per la spazzatura, luci led per un’illuminazione integrata e prese della corrente per piccoli elettrodomestici. Come se non bastasse, basta chiudere la parete per “spegnere” tutta la cucina.

PIA si adatta davvero ad ogni spazio: la sua modularità compatta permette di combinare i differenti elementi seguendo le necessità e i gusti dei clienti (orientamento a destra o a sinistra) e le metriche degli ambienti disponibili. Non solo, PIA è disponibile in diversi colori e richiede tempi e costi di installazione irrisori.

Ovviamente, PIA non è che uno dei tanti prodotti proposti da DizzConcept all’insegna dell’innovazione, della sostenibilità, del design e della qualità.

Insomma, un “WOW” per DizzConcept!

 

Ph.Credit: DizzConcept

ROOM & BOARD: UNA FURNITURE EXPERIENCE BELLA, CONVENIENTE E DURATURA

Room & Board viene fondata nel 1980 da John Gabbert a Minneapolis, Minnesota, e oggi conta sedici store dislocati negli Stati Uniti.

room&boardL’ispirazione dei suoi arredamenti (il 90% dei quali sono prodotti americani) viene da tendenze di design del passato come Shaker, Asiatica, Danese, Arts & Crafts e Moderna. Alla base di questi movimenti, il principio fondamentale e condiviso dall’azienda che per un design di qualità siano necessari materiali naturali, forme semplici ed ecologiche oltre che la capacità di rendere la bellezza funzionale. Questa è la tradizione nella quale Room & Board affonda le radici e che reinterpreta alla luce della vita moderna.

Il motto di Room & Board è quello di offrire ai propri clienti prodotti “belli, convenienti e duraturi”.

Un motto che si riflette a pieno anche nel tipo di esperienza che il brand promette ai suoi clienti durante tutto il loro customer journey. Vi riportiamo di seguito un estratto della “Customer Experience Philosophy” riportata sul sito internet.

room&boardCXAlla Room & Board crediamo che ogni interazione possa lasciare un’impressione durevole nel tempo, così ci sforziamo nel creare per i nostri clienti delle esperienze grandiose in ogni punto di contatto. Che il cliente si trovi in uno dei nostri store, che ci contatti al telefono, che stia dando un’occhiata al nostro sito web, stia ricevendo a casa il suo acquisto o che ci stia rivolgendo delle questioni di servizio, noi siamo lì per aiutarlo.

I nostri clienti amano le loro case e la scelta dell’arredamento è una decisione importante. Non vogliamo che si sentano pressati nel prendere una decisione: per questo proponiamo un ambiente di vendita senza commissioni. Il nostro approccio incoraggia il lavoro di squadra attraverso i diversi touchpoint del cliente in modo da poterci concentrare nell’eccedere le sue aspettative.

Lavoriamo con i nostri clienti in ogni fase, offrendo servizi di design e soluzioni creative funzionali per aiutarli nel creare la casa dei loro sogni.

Quando un cliente prende una decisione, non vede l’ora di ricevere il suo arredamento il prima possibile. Per questo la maggior parte dei nostri prodotti è disponibile in stock. Se mai dovesse esserci un cambiamento sulla data di consegna prevista, è nostra responsabilità contattare il cliente e informarlo. Una comunicazione premurosa e il portare a termine tempestivamente i nostri impegni sono il modo con il quale con orgoglio costruiamo relazioni con i nostri clienti.

I nostri partner per la parte di delivery ci permettono di distinguerci da altri retailer: dal condividere l’entusiasmo dei clienti per il loro nuovo arredamento fino al rispetto delle case nelle quali entrano. Con la crescita dello shopping online, spesso sono proprio loro la prima interazione face to face che il cliente ha con Room & Board. Oltretutto, sono competenti in materia di design, di messa in posa e di cura del prodotto. Il loro tocco personale lascia sempre una piacevole impressione che dura nel tempo.

Vogliamo che i nostri clienti amino i loro acquisti da Room & Board. Per questo siamo sempre pronti quando vendiamo e facciamo in modo che il cliente sia sempre soddisfatto del suo arredamento e della sua esperienza”.

room&boardstoreUna Customer Experience a tutto tondo per la quale, come visto, Room & Board coinvolge tutto il suo ecosistema aziendale interno ed esterno, a partire dai produttori ai quali si rivolge, come si evince da un altro estratto del sito web dell’azienda:

“Sappiamo che comprare arredamento per la tua casa è molto più che una semplice decisione economica. È anche un investimento emotivo. Dal primo schizzo al prodotto finito, noi lavoriamo direttamente con le persone che costruiscono i nostri mobili, eliminando ogni intermediatore e risparmiandoti così ricarichi non necessari. Questa relazione ci permette di proporti la combinazione perfetta di qualità di materiali, artigianalità, design e prezzo”.

Ecco, quindi, la strategia di Room & Board: un’attenzione a progettare una Customer Experience coerente con le promesse del brand in ogni touchpoint con il cliente, avvalendosi dell’aiuto non solo dell’ecosistema interno all’azienda, ma anche quello esterno, coinvolgendo partner e fornitori.

Italian Customer Intelligence e Nuove Sales ti aiutano a impostare una strategia che permetta alla tua azienda di approcciare in modo efficace il mercato cliente-centrico degli Stati Uniti, con il fine di attrarre partner, distributori e retailer sempre più indirizzati a far vivere al cliente un’esperienza davvero soddisfacente.

I MILLENIALS CRESCONO E CERCANO CASA: IL MERCATO DELL’ARREDAMENTO IN USA

Buone notizie dal settore arredamento negli Stati Uniti: la ripresa dell’economia sta restituendo forza al mercato immobiliare che, a sua volta, supporta una crescita delle vendite di arredamento che tra il Novembre 2013 e il 2015 sono aumentate dell’8% e il cui valore previsto nel medio termine è di 96 miliardi di dollari.

Attenzione però: gli operatori del settore si stanno scontrando con un panorama di mercato che sta cambiando sensibilmente, soprattutto dal punto di vista generazionale.

I cosiddetti “Millenials” (nati tra gli inizi degli anni Ottanta e i primi anni del 2000) sono il target più in crescita nell’acquisto di arredamento, costituendo quasi il 40% del mercato, e tra il 2012 e il 2014 la loro spesa è aumentata del 142%.

Il loro approccio al mercato immobiliare e, conseguentemente, a quello dell’arredamento si scosta da quello delle generazioni precedenti: per diversi motivi (tra gli altri, l’accessibilità economica, i debiti studenteschi e la crescita della sharing economy) ritardano la loro uscita di casa, ma, quando lo fanno, hanno bisogno di arredamento “piccolo, multifunzionale e a buon mercato che si adatti a un lifestyle dinamico e urbano”.

Sono individualisti, vogliono differenziarsi dai loro pari, sono interessati a prodotti classificati come “etici ed ecosostenibili”, sono molto attivi sui social media, usano la tecnologia, si informano online più che nello store.

Tutte questa caratteristiche danno indicazioni preziose agli operatori del settore, soprattutto dal punto di vista di una sempre più necessaria strategia omnichannel: le vendite via ecommerce stanno aumentando (non solo tra i Millenials) e questo porta delle enormi conseguenze in termini di presenza online sia di produttori che di retailer. Infatti, se nel 2013 le vendite di arredamento influenzate dal web (siti internet, social media, app, ecc) erano il 47%, le previsioni per il 2018 salgono fino al 62%, grazie anche alla crescita del valore dello smartphone come device utilizzato per accedere online (a scapito di pc e tablet). Per lo stesso anno, inoltre, le vendite previste tramite online sono di 32 miliardi di dollari (il doppio rispetto al 2012).

Per le aziende di settore, di fatto, l’aumento delle vendite online significa la necessità di un forte sviluppo della struttura logistica e si traduce in un segnale positivo per l’arredamento “ready-to-assemble”.

Vuoi scoprire se il tuo progetto di esportazione può funzionare nel dinamico e sempre fervente mercato degli Stati Uniti? Nuove Sales e Italian Customer Intelligence, grazie a Instant Market, ti mettono in contatto con professionisti ed esperti di settore disposti a rispondere ai tuoi quesiti di ordine strategico e operativo.

IKEA: FARE, DI FACILITÀ E CHIAREZZA, VIRTÙ

L’ultimo Customer Index Report effettuato in Italia dalla Forrester ha visto Ikea sbaragliare la concorrenza di tanti altri player. Classificata dagli esigenti consumatori italiani come quella con la Customer Experience migliore (con un punteggio di 75, seguita da Apple e Amazon con 74), Ikea è stata fondata in Svezia nel 1943. Oggi conta più di 380 negozi in 48 Paesi riuscendo a farsi apprezzare in tutto il mondo, tanto che qualcuno ha addirittura paragonato la sua Customer Experience a quella di Apple, universalmente riconosciuta come l’azienda che più fa in termini di progettazione di un’esperienza che entusiasmi il cliente in ogni touchpoint. Certo, per un’azienda come Ikea, un punteggio di 75, corrispondente a un valore ai limiti del “good”, non è sufficiente, ma la strada da percorrere nella progettazione di un’offerta davvero “excellent” è lunga e Ikea l’ha appena imboccata.

Del colosso svedese, gli italiani apprezzano il design dei negozi, la distribuzione dei prodotti, ovviamente i prezzi; ma anche piccole grandi cose come la chiarezza con cui sono segnalate le casse e le uscite, fino alla presenza di letti e sofà “messi proprio nei punti in cui è più probabile che i clienti siano stanchi”. Tra le cose più apprezzate, per arricchire l’esperienza d’acquisto, il servizio babysitting e il ristorante.

Facciamo un veloce giro in uno store Ikea, per vedere come l’azienda si preoccupa di progettare un’esperienza a 360° che coinvolga i suoi clienti lungo tutto il viaggio che compiono.

Innanzitutto, Ikea mette a disposizione dei suoi clienti grossi e comodi parcheggi, ben segnalati e con indicazioni di direzione chiare e precise. Lasciata l’auto, si viene subito accolti da cartelli che indicano le condizioni di reso di Ikea, le opzioni ristorative e suggerimenti sulle ultime novità e offerte.

IKEA matita e metroAppena entrati nello store, vengono messi a disposizione fogliettini e matite per appuntarsi codici di prodotti, idee o misure, e gli ormai famosi metri di carta. Si possono trovare anche i cataloghi che – nel caso non fossero già stati consultati a casa dove arrivano puntuali a ogni inizio stagione – possono tranquillamente essere sfogliati comodamente seduti alla caffetteria sorseggiando un caffè o mangiando una fetta di torta. All’inizio del percorso, l’area bimbi consente ai genitori di “parcheggiare” i propri pargoli e godersi il giro in negozio servendosi di comodi carrelli adatti a ogni tipo di esigenza.

L’area espositiva suggerisce diversi ambienti, permettendo di considerare soluzioni per i bisogni più piccoli e quelli più grandi di ciascuno. In ogni area, diversi esperti sono a disposizione per consigli su misura o per localizzare i singoli prodotti. Il personale, discreto ma sempre competente e affabile quando interpellato, è facilmente riconoscibile e individuabile grazie alle ormai note divise e alla puntuale segnaletica.

Nella zona “mercato”, suddivisa chiaramente per categoria di prodotto, tutto è disponibile per essere portato a casa immediatamente in autonomia, a meno che non si voglia usufruire del servizio di consegna e di assemblaggio a casa. Anche qui, personale discreto ma efficiente è sempre disponibile sia per la localizzazione dei prodotti sia, eventualmente, per un aiuto in caso di peso eccessivo dell’item scelto.

Sia nell’area espositiva che nell’area mercato, poi, ogni prodotto ha un’esauriente etichetta che ne indica misure e caratteristiche.

Avvicinandosi alle casse, un’area dedicata all’usato d’occasione permette di scovare gli ultimi affari appena prima di uscire. Le casse stesse, poi, sono divise tra automatiche e non, permettendo così a ciascuno di scegliere la soluzione più adeguata ai propri bisogni.

All’uscita, anche in questo caso segnalata in modo evidente, messaggi di saluto augurano un caloroso “Arrivederci”.

Ma non è finita qui: Ikea completa la sua Customer Experience con il programma Ikea Family che, attraverso regolari newsletter, offre sconti, propone offerte e suggerisce soluzioni personalizzate.

Ultima nota: le istruzioni per il montaggio non si perdono in lunghi discorsi, ma seguono ogni passaggio attraverso esaustive vignette che rendono perfettamente chiaro e facilmente replicabile ogni operazione.

Insomma, sembra ovvio che per Ikea la parola d’ordine nella progettazione della sua Customer Experience siano facilità e chiarezza e tutto questo dà una direzione positiva a Ikea che, come abbiamo visto, è stata premiata dai consumatori italiani. Ma la strada da un punteggio 75 a un punteggio 100 è ancora lunga!

FURNITURE.COM E LA NUOVA FURNITURE EXPERIENCE NEGLI STATI UNITI

furn.com“È davvero strano: le persone non comprano quasi mai arredamento per ragioni ‘infelici’. Le persone comprano nuovi arredamenti perché gli è nato un bimbo o hanno comprato una nuova casa o hanno un nuovo lavoro. Ma, nonostante questo, le persone non raccontano altro che storie dell’orrore quando si tratta di esperienze nel settore arredamento. Questo perché, fondamentalmente, è sempre stato un settore produzione-centrico, più che cliente-centrico”. Questo il commento di Andrew Brooks, Chief Executive di Furniture.com, il più importante online retailer di arredamento degli Stati Uniti. Gli fa eco Carl Prindle, Executive Producer: “Mettere il cliente al centro non è mai stata la priorità di questo settore. E le frustrazioni sono tantissime, a partire dal dover girare diversi negozi prima di trovare quello che serve, al dimenticarsi le misure di casa, al trovare prodotti apparentemente molto simili ma con prezzi molto differenti, al tempo che si deve attendere per ottenere i prodotti scelti.

Brooks e Prindle si propongono di cambiare tutto questo, reinventando la customer experience con la convenienza, la comodità e la facilità che il web consente.

A partire dall’assortimento dei prodotti, rivisitato in chiave di personalizzazione. Se, da una parte, Furniture.com può contare tra le sue pagine la bellezza di 50.000 item, a differenza dei “soli” 30.000 solitamente disponibili in un grande negozio offline, dall’altra è forte la coscienza che i clienti non sono interessati alla quantità, ma a quello che gli piace di più: un ventenne alla ricerca di un divano per la stanza che ha preso in affitto all’università non sarà interessato a valutarne 150 tipi diversi. Allo stesso modo, una coppia anziana che ha tutta la casa arredata e decorata in stile country, non perderà tempo a valutare gli ultimi tavoli per la sala da pranzo dall’innovativo design scandinavo.

design teamLa soluzione di Furniture.com ha dell’incredibile: utilizzare una tecnologia in grado di proporre al cliente i prodotti che rispecchiano perfettamente i suoi gusti, con l’aiuto di un “Design Consultant” che offre suggerimenti e consigli esperti via telefono, email o chat.  Design Consultant che non sono operatori qualunque, ma professionisti del settore, nella maggior parte dei casi interior designer, che possono mandare al cliente sample di tessuto o di materiale perché possano valutarlo meglio, o che possono suggerire componenti compatibili con quanto già all’interno del carrello.

buying guideOsservando i clienti all’interno di negozi offline, Furniture.com, poi, si è accorta della loro sempre più grande necessità e desiderio di informazioni sul prodotto che non fossero solo “manifacturer-oriented”, come il prezzo o il processo di produzione del prodotto. Viene così creata una “Buying Guide”, che dà indicazioni al cliente sulle questioni da tenere a mente durante l’acquisto: dimensioni del divano, del letto o della cucina, sulla necessità di misurare l’ampiezza degli ingressi della casa e delle stanze, considerazioni di funzionalità, di stile e di colore, istruzioni di lavaggio e quant’altro.

Inoltre, per ovviare al problema dei ritardi nella consegna dei prodotti, Furniture.com ha reso il processo di consegna estremamente trasparente, segnalando ai clienti i tempi di consegna delle aziende di produzione. Nel momento in cui l’ordine viene registrato e l’azienda manifatturiera viene incaricata, Furniture.com invia regolari comunicazioni ai clienti sullo stato dell’ordine. Non appena c’è il sintomo di qualche ritardo, sono loro i primi a informare i clienti, evitando così loro di fare il “primo passo”.

Per fare tutto questo, Furniture.com seleziona accuratamente i partner e i fornitori ai quali si rivolge: “vogliamo premiare le aziende che prendono la Customer Experience tanto seriamente quanto noi”, afferma Brooks.

Entrare nel mercato Statunitense con la propria proposta di arredamento, oggi, è diventata più una questione di Customer Experience che di prodotto o di prezzo. Distributori e Retailer sempre più si rivolgono a quelle aziende e a quei brand che sono in grado di supportarli, assecondarli e seguirli nella progettazione e nell’offerta di una Customer Experience superiore.

Italian Customer Intelligence e Nuove Sales indicano alle aziende aderenti al “Progetto USA” di Federlegno Arredo come approcciare in modo efficace il mercato cliente-centrico degli Stati Uniti, con il fine di attrarre partner, distributori e retailer sempre più indirizzati a far vivere al cliente un’esperienza davvero soddisfacente. Scrivi a info@italiancustomerintelligence.it

IL MADE IN ITALY (RI)TORNA IN AMERICA

Gli Stati Uniti sono in ripresa e tornano ad essere uno dei primi mercati di interesse per l’export Made in Italy. Gli ultimi dati sono decisamente incoraggianti e il momento favorevole del cambio euro/dollaro stimola ulteriormente l’interesse per il mercato a stelle e strisce.

Bruno Montesano, CEO di Nuove Sales (www.nuovesales.com), società di business development che da anni guida e accompagna le aziende italiane che vogliono entrare in USA, partner di Italian Customer Intelligence (www.italiancustomerintelligence.it), spiega che gli argomenti convincenti del prodotto Made in Italy sono la sua indiscussa e sempre molto apprezzata eccellenza qualitativa e la propensione tutta italiana alla customizzazione.

Gli Stati Uniti sono un mercato estremamente maturo, anche se la produzione “bella e ben fatta” dello Stivale è sempre molto appetitosa. Alcuni numeri: il settore moda (abbigliamento e pelle) l’anno scorso ha registrato 3 miliardi di euro di export, con un aumento dei valori del 10% soltanto in Dicembre; stesso importo per le esportazioni alimentari e di vino (equivalente al 10% del valore dell’export del settore), con un aumento a Dicembre dell’11,6%; 680 milioni di euro in mobili made in Italy sono arrivati nel 2014 in Usa (quasi l’8% dell’export totale del settore); il settore della meccanica a componentistica vede l’8,5% delle sue esportazioni dirette a Washington ed è quello che più si presta ad acquisizioni da parte di aziende americane; il calo dell’euro è significativo soprattutto per il settore dell’automotive che destina il 14% della sua produzione in uscita proprio agli Usa. Inoltre, il valore dell’Italian Sounding sul mercato statunitense è arrivato a 24 miliardi di euro nel solo 2014 (clicca qui per saperne di più).

Insomma, gli americani ci apprezzano, e questa non è una novità (leggi qui). Quello che c’è di nuovo è che è il momento giusto per l’Italia di rinnovare il suo interesse vero il mercato degli Stati Uniti, seguendo però un percorso che deve essere fatto con oculatezza, quasi a step graduali, sia dal punto di vista dell’impegno operativo che da quello economico, perché di difficoltà che si possono incontrare sul proprio percorso ce ne sono, a partire dal gap culturale che c’è tra il modello di business in Italia e in America, fino all’alta aspettativa sul servizio postvendita propria di un Paese che considera il cliente un vero e proprio ente giuridico con il quale “stipula un contratto” ad ogni occasione di vendita.

bruno montesanoClicca qui per vedere un’anteprima dell’intervento di Bruno Montesano al convegno “Progetto Speciale USA” di Federlegno Arredo: consigli e dritte su come affrontare un piano di marketing e come impostare la penetrazione commerciale della propria azienda per valutare seriamente la sua entrata nel mercato americano.

Voi state pensando di imbarcarvi in un viaggio, un’avventura e un’impresa che è importante non solo perché può incidere in modo positivo e significativo sul fatturato della vostra azienda nei prossimi anni, ma anche perché, se è impostata e gestita in modo incorretto, può essere fonte di gravi frustrazioni, insuccessi o addirittura perdite significative che sono ancora molto più gravi della mancanza di acquisizione di nuovi fatturati. Prima di partire per un viaggio e imbarcarsi in un’avventura bisogna sapere dove si va, capire come si fa ad arrivare dove si vuole andare e bisogna attrezzarsi per superare le difficoltà che inevitabilmente si incontreranno”.

B.Montesano

Per vedere il video integrale scrivi a info@italiancustomerintelligence.it

SICAM 2014, L’APPUNTAMENTO PIÙ IMPORTANTE PER L’ARREDAMENTO

Da martedì 14 a venerdì 17 ottobre si è tenuta a Pordenone Sicam, una manifestazione fieristica unica nel suo genere, rivolta alle aziende manifatturiere del settore arredamento. Un appuntamento imperdibile per gli operatori che ricercano soluzioni e componenti per poter “vestire” ed attrezzare le rispettive produzioni, aggiornare la funzionalità alla luce di nuove esigenze, arricchire il valore ed i contenuti dei propri prodotti.

SICAM LOGOUn business-to-business fra addetti ai lavori, che vede sul versante espositori la crema dei produttori internazionali di componenti e materie prime, quali  pannelli in legno e vari materiali, i rivestimenti, le finiture in tutte le possibilità, gli elementi che nobilitano e rendono funzionali i mobili da cucina, gli arredi componibili, gli imbottiti e tutta quella miriade di oggetti di design che hanno decretato il successo del Made in Italy nel mondo.

Ciò che colpisce soprattutto i visitatori è la possibilità concreta di trovare delle soluzioni customizzate alle proprie necessità, ottenute grazie alla presenza negli stand di titolari d’azienda e tecnici, in grado di poter rispondere con immediatezza e competenza ai quesiti proposti, di farsi carico in prima persona della ricerca di soluzioni innovative, di illustrare con dovizia di particolari le possibilità applicative dei rispettivi prodotti e servizi.

Qui il cliente è veramente al centro e l’attenzione a lui riservata è dimostrata anche dai piccoli, ma importanti gesti: un ingresso fiera a costo zero, previo accreditamento online, buffet in ogni stand ricchi di stuzzichini, bevande e dolci disponibili gratuitamente ai visitatori dei vari padiglioni, la possibilità per gli espositori di ospitare gratuitamente a pranzo i propri clienti e la presenza di copiosi e qualificati materiali bibliografici e campionature dei prodotti presentati.

Pur in un periodo particolarmente difficile per il settore arredamento, la fiera SICAM si conferma come l’appuntamento più importante dell’anno, dimostrando ai buyers e alle aziende dell’arredamento come l’innovazione nei processi, materiali e componenti rendono possibili quelle soluzioni di design che differenziano i prodotti Made in Italy in tutto il mondo.

Concentrare la propria attenzione innanzitutto sul cliente è l’unica strada per rimanere a galla nel burrascoso mercato di oggi. Proprio per questa ragione Italian Customer Intelligence ha invitato a Milano il prossimo 20 novembre Kerry Bodine, già vice presidente della Forrester Research e superstar della customer experience.

Per saperne di più e partecipare all’evento scrivi a info@italiancustomerintelligence.it

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