HO DECISO, MI ISCRIVO ALLA PIXAR UNIVERSITY

Osservare ed immaginare oltre gli schemi

Leggendo il libro “Verso la creatività ed oltre…”, che rappresenta la testimonianza dell’esperienza vissuta da Ed Catmull, uno dei fondatori della Pixar, ho trovato interessante il racconto di un seminario organizzato dalla Pixar University: una vera e propria realtà di formazione interna.

Il seminario era dedicato specialmente ai disegnatori, eccezionali tecnicamente, ma che non erano (o forse non credevano di essere) dei veri e propri artisti.

Sembrava un semplice seminario dedicato ad acquisire maggiore creatività, ma Elyse Klaidman ha davvero stupito tutti. Dopo aver introdotto aspetti maggiormente scientifici che riguardano il funzionamento delle parti del cervello, che si attivano a seconda del tipo di senso messo in moto (parte destra visuale e percettiva, parte sinistra verbale e analitica), ha spiegato come per disegnare veramente andando “oltre” l’immagine, occorra inibire la parte sinistra del cervello.

In effetti i personaggi della Pixar, non sono “esattamente” una riproduzione della realtà. Se li dovessimo analizzare sarebbero completamente diversi… ma ci ricordano profondamente ciò che vediamo, rendendoci assolutamente impossibile un’associazione mentale diretta. Incontriamo qualcuno o qualcosa di unico, nuovo ed irripetibile.

Per spiegare ciò, ha fatto fare diversi esercizi che hanno davvero rivoluzionato non solo il modo di disegnare, ma il mindset delle persone che lavorano in Pixar. Sono stati fatti esercizi per capire come cambiare il punto di visuale: ad esempio, osservando oggetti al contrario… oppure concentrando l’immaginazione su punti negativi in cui manca un pezzo d’immagine: ad esempio, la sedia che vediamo qui sotto.

Ecco, l’artista è colui che riesce a disegnare una sedia con questi pezzi mancanti e che osservando i pezzi mancanti è in grado di tracciare quelle linee con la propria fantasia… che profondità di sguardo, che creatività che sono necessari!

Tante volte siamo ingabbiati in schemi mentali! Pensiamo, ad esempio, a come disegnare un lago… tutti prenderemmo istintivamente in mano una matita blu, ma esso in realtà contiene davvero un’infinita vastità di colori…

American Lake Scene, Thomas Cole, 1844, Dalla collezione di: Detroit Institute of Arts

Esiste davvero una grande differenza tra ciò che osserviamo e ciò che crediamo di vedere.

Disegnare la sedia con i pezzi mancanti ha insegnato qualcosa di nuovo… Catmull ci racconta come abbia contribuito, anche in diverse fasi decisionali in azienda, a spostare il problema quando certe scene di un cartone in produzione non convincevano… le persone hanno smesso di focalizzarsi sulla scena “sbagliata”… cercando la soluzione e la causa altrove…  “La vera soluzione arriva sempre riponendo l’attenzione sulle premesse… scovando i preconcetti che precedono il problema che è necessario affrontare”.

Consultant di Praxis Management e Contributor di News & Customer Experience. Studia l’applicazione della Customer Experience nel settore dell’Arte, della Cultura e della Comunicazione. Nasce a Venezia nel 1994, frequenta il Liceo Classico, si laurea nel 2016 presso l’Università Bocconi in Economia. Affronta il mondo della comunicazione e del marketing con esperienze trasversali in diversi media (Web TV, Radio, Giornalismo). Inoltre, fonda una delle associazioni studentesche più attive in università: “BFood-Bocconi Students Food Association”. Prosegue gli studi magistrali in Storia dell’Arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ottenendo il massimo dei voti con lode con una tesi intitolata: “Arte Contemporanea Africana, nelle mostre internazionali e nei mercati dell’Arte: il ruolo del critico Okwui Enwezor e l’opera di El Anatsui”. Si avvicina al mondo dei mercati dell’Arte grazie ad una breve esperienza di formazione presso il Sotheby’s Institute of Art di Londra ed in seguito presso la sede milanese della Casa d’Aste Wannenes. mail: andrea.telesca@praxismanagement.it

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